Da sole queste due pagine non basterebbero a contenere il curriculum vitae di padre Samir Khalil Samir. Egiziano, gesuita, docente di storia della cultura araba e di islamologia preso l’Università Saint-Joseph di Beirut, il Pontificio istituto orientale di Roma e il Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica di Roma. È il fondatore e direttore del Cedrac (Centre de documentation et de recherches arabes chrétiennes) ed è stato visiting professor all’Università del Cairo, alla Sophia University di Tokio, alla Georgetown University di Washington, a Graz, a Betlemme e Torino. È autore di una ventina di volumi e di circa 500 articoli scientifici riguardanti l’islam e l’Oriente cristiano. Queste, tra altre sue innumerevoli attività, ne fanno uno dei più importanti islamologi oggi viventi ma, come hanno scritto Giorgio Paolucci e Camille Eid nell’introduzione al bel libro Cento domande sull’islam (ed. Marietti), «sbaglierebbe chi pensasse di trovarsi davanti uno studioso che guarda all’oggetto delle sue ricerche con il distacco dell’intellettuale raffinato. Ciò che colpisce nella sua personalità è che la conoscenza della materia è sempre accompagnata dalla passione per l’uomo».
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi