
Chi offre di più? Quando all’asta vanno i cimeli delle star. [link url=https://www.tempi.it/fotogallery/i-cimeli-doro-delle-star]Foto[/link]
[internal_gallery gid=28270] Quanto sareste disposti a pagare per qualcosa appartenuto alla vostra star, cantante o attrice preferita? Se la risposta è tanto, tantissimo, non dovete fare altro che rivolgervi alle case d’asta come Christies’s, famose in tutto il mondo per avere sempre a disposizione pezzi rari o patrimoni interi di personaggi famosi, costretti a vendere per risanare i debiti accumulati. È stato ad esempio il caso della giacca rossa di pelle indossata da Michael Jackson nel video di Thriller, battuta all’asta per 1,8 milioni di dollari. O i vestiti della bellissima Marilyn Monroe, quello candido e svolazzante usato nella scena del tombino di Quando la moglie è in vacanza o quello bianco e scintillante indossato per cantare l’happy birthday Mr President a John Fitzgerald Kennedy, altrettanto indimenticabile e acquistato per 1,26 milioni di dollari.
I cimeli cinematografici sono quelli che vanno per la maggiore tra i collezionisti milionari. Per le scarpette rosse di Judy Garland, nel Mago di Oz, o il vestitino azzurro con cui cantava Somewhere over the Rainbow, si sono battuti in molti. Stesso dicasi per i gioielli di Liz Taylor, regalati alla diva dal suo grande amore Richard Burton. Una collana di nome Peregrina, appartenuta all’attrice, composta da una perla di 50 carati e un collier di rubini e altri preziosi, è stata pagata dal compratore 12 milioni di dollari. E pensare che il prezzo iniziale era stimato a “soli” 2 milioni.
Quanto potrebbe valere invece un oggetto di per sé comune come una tazza da the, se a quei bordi di ceramica si è abbeverato un personaggio famoso? I fan di Lady Gaga hanno fornito la risposta. 57 mila dollari per avere quella tazzina bianca usata dalla cantante durante una conferenza stampa in Giappone. 6 milioni di yen, che verranno stanziati per borse di studio. La cantante non ha avuto il coraggio di tenersi il malloppo, dopo l’accusa di aver trattenuto i proventi dei braccialetti concepiti dopo lo Tsunami giapponese dello scorso anno.
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