Chi ha ragione su “Berlinguer”? Ne parliamo al cinema con Lodovico Festa

Di Redazione
15 Gennaio 2025
Al prossimo “Appuntamento al buio” di giovedì 30 gennaio a Le Giraffe di Paderno Dugnano vedremo il discusso film di Andrea Segre con Elio Germano nei panni dello storico leader comunista. In sala con Tempi e Simone Fortunato ci sarà anche Lodovico Festa
Elio Germano nei panni di Enrico Berlinguer nel film di Andrea Segre “Berlinguer - La grande ambizione”
Elio Germano nei panni di Enrico Berlinguer nel film di Andrea Segre Berlinguer - La grande ambizione

Al prossimo “Appuntamento al buio” al multisala Le Giraffe di Paderno Dugnano con Simone Fortunato e Tempi, in programma per giovedì 30 gennaio, ci lanciamo a capofitto in un dibattito non solo cinematografico, ma anche squisitamente, tremendamente politico: il film da guardare insieme, discutere e infine votare sarà infatti Berlinguer – La grande ambizione, opera di Andrea Segre che racconta gli ultimi anni del celebratissimo segretario del Partito comunista italiano, concentrandosi in particolare sulla ricerca del “compromesso storico” con la Dc di Aldo Moro.

Per l’occasione sarà presente in sala anche il nostro Lodovico Festa, pronto a giudicare il film con noi dopo la proiezione alla luce della sua lunga esperienza da “insider”, essendo stato dirigente del Pci milanese per diversi anni fino al suo scioglimento.

Gli entusiasti

Selezionato per aprire l’ultima Festa del cinema di Roma nello scorso ottobre, dove il protagonista Elio Germano ha vinto il premio di miglior attore proprio per la sua interpretazione di Enrico Berlinguer, il film ha generato reazioni di tutti i colori. Molti si sono accodati al coro entusiasta di quelli che ci hanno visto addirittura la cosa «di cui abbiamo bisogno per tornare a credere nella politica» (vedi Wired, per esempio), o comunque «un gran bel film» costruito con «fedeltà storica» e «cura filologica». È questo il verdetto di Repubblica, dove il critico Alberto Crespi non si trattiene dall’esprimere tutto il piacere provato nel trovare confermata in pellicola la tesi per cui se all’epoca avesse vinto Berlinguer ora noi tutti vivremmo in «un paese meno infingardo».

Fotogramma del film “Berlinguer - La grande ambizione”

I distruttori

Del resto gli stessi Andrea Segre e Elio Germano non fanno moltissimo per nascondere le loro simpatie pendenti verso sinistra. E forse proprio per questo nemmeno il capogruppo di Forza Italia in Senato Maurizio Gasparri si è fatto problemi a rilevare dalla barricata opposta «l’intento agiografico» di Berlinguer – La grande ambizione, dove a suo parere il capo del Pci «sembra quasi un eroe dell’anticomunismo, per i tardivi dissensi con l’Unione Sovietica». Concorda sostanzialmente Andrea Minuz in una divertente recensione apparsa sul Foglio: guardando il Berlinguer di Segre&Germano, scrive, «chi non sa nulla lo scambierebbe per il nostro Churchill, si prende il paese sulle spalle, lo tira fuori dall’ora più buia».

Il terzo polo (comunista)

Insomma chi ha ragione su Berlinguer? Repubblica o Gasparri? Oppure, invece, ha ragione il terzo incomodo Nanni Moretti? A novembre il famoso regista guru della sinistra ha scherzato (“scherzato” fino a un certo punto) su Segre e Germano dicendo che «se avessero avuto vent’anni nel 1973, avrebbero odiato il compromesso storico», altro che “grande ambizione”. Ed ecco in effetti un altro folto schieramento in campo in questa disputa: il terzo polo dei comunisti impenitenti. Sul manifesto Luciana Castellina si dice proprio «addolorata» per un Berlinguer presentato come «uno che la democrazia la invoca come avrebbe potuto fare un esponente del partito liberale», e che sulla democrazia «fa delle lezioncine a bulgari, sovietici e compagni. È sulla base di queste lezioncine che Berlinguer sarebbe diventato così popolare? Andiamo!».

Che ne pensa Fortunato? E Festa?

Per scoprire chi l’ha detta più giusta su Berlinguer, non c’è modo migliore che cliccare qui (o utilizzare il Qr code qui sotto) per prenotare il proprio posto in sala per giovedì 30 gennaio alle Giraffe, ore 21, godersi il film a soli 5 euro e partecipare alla chiacchierata con Tempi, Simone Fortunato e Lodovico Festa. Si parlerà di tutto questo, oltre ovviamente agli aspetti più strettamente cinematografici e artistici dell’opera, sui quali invece il giudizio della critica sembra essere quasi unanimemente positivo. A proposito, occhio allo spoiler: ricordatevi che Fortunato si è già sbilanciato su questo film nella sua newsletter.

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