Che cosa si è salvato dall’incendio di Notre-Dame
L’incendio della cattedrale di Notre-Dame di Parigi è stato finalmente domato. Intorno alle 5 di questa mattina la notizia è stata confermata dalle autorità. Dal tardo pomeriggio di ieri, lunedì 15 aprile, le fiamme divampate – così pare – dalle impalcature allestite per lavori di restauro hanno fatto in tempo a divorare quasi tutto il tetto e la celebre guglia, che è crollata.
Tuttavia i 400 vigili del fuoco che sono rimasti all’opera tutta la notte per spegnere il rogo (e stanno ancora lavorando per raffreddare l’edificio) sono riusciti a salvare le due torri della facciata, una delle quali è stata aggredita più volte dal fuoco nelle scorse ore, e la gran parte della struttura portante. Tra i pompieri si registra un ferito grave.
«UNA FORMIDABILE CATENA UMANA»
Naturalmente permangono ancora importanti dubbi sulla stabilità della struttura, che dovrebbero avere risposte dai sopralluoghi degli esperti in programma per oggi. È ufficialmente in salvo, comunque la maggior parte del celebre tesoro conservato nella cattedrale, di inestimabile valore religioso, oltre che artistico e storico.
Il merito di questa importante impresa, ha sottolineato in un tweet di ringraziamento il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, è dei vigili del fuoco e degli agenti di polizia «che hanno realizzato una formidabile catena umana per salvare le opere di Notre-Dame. La corona di spine, la tunica di san Luigi e molte altre opere maggiori».
Merci aux @PompiersParis, aux policiers et aux agents municipaux qui ont réalisé ce soir une formidable chaîne humaine pour sauver les œuvres de #NotreDame. La couronne d’épines, la tunique de Saint Louis et plusieurs autres œuvres majeures sont à présent en lieu sûr. pic.twitter.com/cbrGWCbL2N
— Anne Hidalgo (@Anne_Hidalgo) 15 aprile 2019
LA CORONA DI SPINE
Conservata all’interno di un contenitore di vetro e oro fatto realizzare da Napoleone, la Corona di spine di Notre-Dame viene esposta ai fedeli nei venerdì di Quaresima, e dunque il suo recupero proprio all’inizio della Settimana Santa non poteva passare inosservato. La reliquia fu portata a Parigi da Gerusalemme e riposta in una cappella costruita appositamente per la sua conservazione.
IL CORAGGIO DEL CAPPELLANO DEI POMPIERI
Come ha scritto sempre su Twitter Etienne Loraillère, giornalista di una tv cattolica francese, tra i coraggiosi che si sono precipitati all’interno della cattedrale in fiamme per mettere al sicuro il tesoro figurava anche il cappellano dei vigili del fuoco, padre Fournier, che «è entrato con i pompieri a Notre-Dame per salvare la corona di spine e il Santissimo Sacramento».
Le père Fournier, aumônier des @PompiersParis, est allé avec des pompiers dans la cathédrale #NotreDame pour sauver la couronne d’épines et le Saint-Sacrement… pic.twitter.com/4IoLVdoJZW
— Etienne Loraillère ن (@Eloraillere) 15 aprile 2019
LA CROCE INTATTA
Non è ancora chiaro invece quanto sia stato risparmiato dall’incendio all’interno dell’edificio. A giudicare dalle prime foto circolate, però, come riporta RaiNews, si può già constatare che «la volta della navata centrale è crollata in alcune sezioni e sul transetto, dove poggiava la guglia. I rilievi in marmo appaiono bruniti dal fumo e in fondo all’abside si vede la croce dell’Altare maggiore, rimasta intatta».
I pompieri entrano nella cattedrale: le prime immagini dopo il disastro https://t.co/B0gQeFPQWX pic.twitter.com/pokMIZOrqe
— Corriere della Sera (@Corriere) 16 aprile 2019
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