Che cosa accadrà alla mia pensione? Questo libro ti aiuta a capirlo
La progressiva mutazione del sistema previdenziale italiano è vicenda degli ultimi vent’anni, non è solo opera del ministro Elsa Fornero. E a ripercorrerne le tappe principali, approfondendo i più significativi cambiamenti introdotti dai singoli governi e i loro ministri del lavoro, c’è un bel libro, diverso dai soliti: si intitola Le nuove pensioni, l’ha scritto per la collana Oscar di Mondadori Angelo Raffaele Marmo, direttore generale della comunicazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Un libro, già in distribuzione, che ha il pregio di essere sintetico e puntuale nella ricostruzione storica e politica delle riforme delle pensioni in Italia. E che, al tempo stesso, è ricco di spiegazioni ed esempi che aiutano il lettore a capire cosa cambia, nel concreto, a partire da oggi, per il suo futuro previdenziale. Sia che si tratti di una persona comune, un lavoratore, che vuole capire con quanto e quando andrà in pensione, sia che si tratti di un addetto ai lavori, la ricca casistica e le tabelle a corredo del testo rendono esplicito a chiunque lo scenario futuro della previdenza italiana e a quali condizioni ciascuno potrà effettivamente andare in pensione a seconda dell’età, degli anni di lavoro e di versamento dei contributi, del tipo di impiego svolto e di eventuali agevolazioni godute o penalizzazioni incombenti.
CONTRIBUTIVO PER TUTTI. C’è un semplice messaggio che l’autore vuole comunicare al lettore – ai lettori, anzi, cui ama rivolgersi con un fraterno e al tempo stesso rispettoso “voi” – ed è questo: «Il passaggio al contributivo per tutti», oltre a fare «da apripista al cosiddetto pensionamento flessibile», «obbliga a riaprire il cantiere della previdenza complementare e a dedicare a essa una riflessione operosa e attenta». Perché, se è vero che il contributivo «rende più chiaro il rapporto tra quanto versiamo e quanto possiamo ottenere», lo è anche il fatto che, in un quadro in cui l’età pensionabile si sposta progressivamente per tutti verso la finestra dei 63-70 anni compiuti, con 40-42 di contributi versati alle spalle, e in cui gli importi delle pensioni si ridurranno quasi del 50 per cento rispetto all’ultimo stipendio percepito, i cambiamenti occorsi «comportano, dal punto di vista concreto e in linea generale, l’esigenza di una maggiore e più ampia copertura in termini di pensione integrativa».
UNA NUOVA CULTURA. Marmo, del resto, è fermamente convinto che «quanto più si farà strada nell’opinione e nella consapevolezza (e dovrà farsi strada) il principio in base al quale “più versi, più avrai”, tanto più la partecipazione e l’adesione alle diverse forme di risparmio previdenziale non saranno percepite come un onere fiscale o come una tassa ma per quello che sono: uno strumento di accumulazione e, dunque, di protezione per il futuro della propria vita». In questo senso, conclude Marmo, «è del tutto evidente come la cultura del contributivo possa agire via via nel profondo dei convincimenti delle persone», e far anche meglio comprendere il senso di quel «vero e proprio blitz» che è stata la riforma targata Monti-Fornero, «una rivoluzione, con cambiamenti radicali e benefici, ma, inevitabilmente, anche con costi sociali rilevanti».
SALVATI, ESODATI E RIFORMATI. Per le ragioni appena descritte è quanto mai opportuno informarsi tanto sui cambiamenti introdotti da ogni singola riforma quanto sulla personale situazione previdenziale di ciascuno. Ed è questo il punto di forza di Le nuove pensioni che, aprendo con una panoramica delle riforme Amato, Dini e Sacconi, giunge all’attuale riforma Fornero, descrivendo poi, capitolo per capitolo, ogni possibile tipo di pensione oggi esistente: da quelle ancora in vigore con le vecchie regole, fino a quelle, in vigore dal 2012, come la pensione di vecchiaia “new style” (riveduta e corretta) e la nuova pensione anticipata. Senza tralasciare le prestazioni riguardanti l’invalidità e quelle per i superstiti, oltre che l’assegno sociale per tutti coloro che, privi di altri mezzi di sostentamento, non possono contare su rendite costruite attraverso i contributi. Salvati, esodati e riformati, contributivo, “finestre” e scaloni, Inpdap, SuperInps e aspettativa di vita: il libro di Marmo è anche un piccolo vocabolario portatile, utile a chiunque per entrare nel lessico, spesso ostile, del sistema previdenziale italiano. Una lettura che non può mancare in alcuna libreria di famiglia e che può – perché no? – essere un sapiente regalo di Natale.
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