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Cervellera: perché vado in missione a Hong Kong

Di Bernardo Cervellera
13 Luglio 2021
«L’ideale per un missionario è morire in terra di missione». Padre Cervellera spiega perché, a 70 anni, torna a Hong Kong
Padre Bernardo Cervellera, missionario del Pime. Ha diretto il sito Asianews
Padre Bernardo Cervellera, missionario del Pime. Ha diretto il sito Asianews

Ai primi di agosto partirò in missione ad Hong Kong. Dopo un breve intervallo per ravvivare la lingua cinese, comincerò a lavorare ancora una volta nel territorio dove ho già vissuto negli anni Novanta. Tornare alla missione diretta a 70 anni – l’età della pensione, quando si tirano i remi in barca – può sembrare strano. Ma per moltissimi missionari – a meno che non abbiano malattie difficili da curare – l’ideale è morire in terra di missione e stare con quella che alcuni di noi definiscono “la mia sposa”, le comunità, le persone, la cultura di un popolo diventati familiari a noi e alla Chiesa.
Arrivo ad Hong Kong e in Cina in un momento molto difficile, non solo per il Covid e le quarantene. Nel territorio della ex colonia britannica, da oltre un anno è in atto una legge sulla sicurezza nazionale che previene e punisce azioni e attività che mettono in pericolo il Paese. Gli abitanti di Hong Kong potranno essere arrestati per sovversione, secessione, terrorismo e collaborazion...

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