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Nicola Imberti commenta per Tempi il dato (momentaneo) del calo di affluenza in Italia e dell'aumento a Torino e Milano: «Pisapia ha saputo convincere chi non ha votato nel 2006. Il 2% in più non è per la Moratti. A Torino il candidato del Pdl è giovane e si contrappone a Fassino che rappresenta una politica vecchia. Penso sia stato premiato»

Il premier Silvio Berlusconi ha tenuto un comizio elettorale a Napoli. Forti accuse al sindaco uscente Iervolino: «La città è sporchissima, le ho chiesto di portare la differenziata al 35% e non ha raggiunto neanche il 17». Poi: «Stop agli abbattimenti delle case abusive di famiglie povere e stop alla tassa sui rifiuti finché stanno nelle strade»

Oggi pomeriggio, in pieno silenzio elettorale, la festa per la vittoria dello scudetto del Milan potrebbe trasformarsi in una campagna per raccogliere voti per SIlvio Berlusconi, che medita di salire sul pullman insieme ai suoi giocatori. Sempre atteso poi il suo discorso alle urne e infine lunedì, al processo, potrebbe tenere un comizio improvvisato

Martino Cervo espone a Tempi il paradosso delle elezioni comunali di Milano, dopo lo scontro verbale tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia: «L'errore del sindaco del Pdl ha portato tutti a parlare del percorso e del passato di Pisapia, vicino ad ambienti legati a numerosi atti violenti che tutti a Milano ricordano. E questo non può che favorire la Moratti»

La gaffe della Moratti è perdonabile, il problema di Pisapia è nei contenuti, non nel suo passato. La "forza gentile per cambiare Milano" non è sufficiente al capoluogo lombardo che ha bisogno di piano territoriale, cura dei servizi, Expo, gestione accogliente ma anche ferma dei rom come ha fatto la Moratti. Perché, come dice Vittadini: il criterio giusto per scegliere «è quello di un'alleanza tra ente pubblico, privati e realtà sociali». Il modello Milano che la Moratti ha provato a realizzare

Dopo aver ricevuto da Letizia Moratti la falsa accusa di aver rubato un'auto, Giuliano Pisapia dichiara: «Avrebbe fatto meglio a chiedere scusa, come le hanno consigliato». Il sindaco di Milano non retrocede ma precisa: «Ho solo espresso una posizione rispetto a una storia personale estremista e di frequentazione di terroristi»

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato agli studenti universitari a Firenze a tutto campo: «L'intervento in Libia era inevitabile». Il capo dello Stato chiede anche di misurare «gli effetti sociali» dei decreti del federalismo e di rilanciare «Il ruolo del Parlamento e delle donne». Berlusconi risponde: «La sinistra ci boccia le riforme. Non penso al Quirinale»
