Esteri
Lo ha detto Muammar Gheddafi in un discorso telefonico alla televisione di Stato per la popolazione di Az-Zawiyah, città a ovest di Tripoli che il leader libico ha fatto bombardare: «Le mie più sentite condoglianze a chi ha perso i figli negli scontri, ma pensate che Bin Laden ve li riporterà indietro?». E poi minaccia: «Se la situazione peggiora, basta petrolio»

Luigi Geninazzi legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «Andiamoci piano con i morti, 10 mila è un numero pazzesco, già 500 sono tantissimi, non c'è bisogno di dare il pugno nello stomaco sempre più forte. Il discorso di Gheddafi è da pazzo sanguinario, spero che cada presto ma c'è il rischio di un altro Milosevic. Ci vogliono i caschi blu dell'Onu»

La Tv al-Arabiya parla di 10 mila morti dall'inizio degli scontri in Libia, eppure non c'è nessuna condanna unanime da parte dell'Africa perché Gheddafi con i petroldollari finanzia molti paesi. Tra questi, il Ciad, la Repubblica centrafricana, il Mali, la Liberia. Soldi anche per le missioni di pace in Darfur e Somalia

Gian Micalessin, inviato de il Giornale, parla a Tempi dal confine tra Libia e Tunisia: «L'impressione è che Gheddafi cadrà a ore, tutte le città stanno insorgendo. Nessuna conferma sulle fosse comuni. Il dopo Gheddafi? In Cirenaica la componente jihadista è molto forte, ma la situazione è più imprevedibile che in Iraq dopo la caduta di Saddam»

Daniele Bellasio legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «In diplomazia mai chiudere le porte, tenere aperte tutte le possibilità, ricordando sempre il processo democratico. Il rimpallo di accuse tra destra e sinistra è ridicolo: erano giustamente tutti d'accordo a trattare con Gheddafi. L'Ue è imbarazzante. Si faccia chiarezza sul black out della Borsa»

Il centrosinistra strumentalizza i rapporti tra Italia e Libia per abbattere Berlusconi, ma è a Romano Prodi che Gheddafi si rivolse nel 2004: «Voglio esprimere la mia gratitudine a mio fratello Romano». E fu Prodi ad andare in Libia dal Colonnello l'8 settembre 2006; infine, il trattato di amicizia tra i nostri paesi è stato votato anche dal Pd

Il tribunale di Strasburgo ha stabilito che la legge britannica del 1870 che nega il diritto di voto a chiunque si trovi in prigione al momento delle elezioni è incompatibile coi diritti umani. Il Regno Unito non se ne è mai preoccupato e ha multato 600 detenuti a pagare 76 sterline perché hanno fatto ricorso

Il premier ha parlato agli Stati generali di Roma: «L'Italia guarda con attenzione alla Libia perché importante fornitore di energia e siamo felici che il vento della democrazia abbia soffiato in quei paesi, soprattutto grazie a quei giovani che vogliono essere liberi e hanno dato il via ai sommovimenti». Oggi pomeriggio l'Ue decide per ventuali sanzioni alla Libia
