Servono cani da tartufo per scoprire i tesori nascosti del Terzo settore. È questa la suggestiva immagine che rimane nella testa di chi oggi ha partecipato all’intensa mattina di lavori organizzata a Milano da Cattolica assicurazioni. “In 4 per voi” il nome dell’evento che ha messo sotto la luce d’ingrandimento il mondo del Terzo settore. Un mondo che ha bisogno di essere “conosciuto, accompagnato, protetto e sostenuto”: queste le quattro parole che hanno fatto da fil rouge all’incontro.
Un mondo ricco di umanità
E proprio per conoscerlo meglio, questo mondo è stato indagato dal Cesen, il centro studi sugli enti ecclesiastici e sugli altri enti senza fini di lucro dell’Università Cattolica di Milano, che ha presentato un Rapporto sui fabbisogni associativi, scelte ed esigenze degli enti.
Uno studio che ha messo in rilievo quanto bene espresso da Samuele Marconcini, Amministratore Delegato di Cattolica: «Cattolica è storicamente attenta al mondo del volontariato e del Non Profit, realtà con oltre 360mila enti e circa 900mila dipendenti, che impegna oltre 5,5 milioni di volontari da Nord a Sud e che rappresenta il 5% del PIL italiano».
Le problematiche
A fronte di questa ricchezza esistono anche delle problematiche legate spesso a una poca coscienza di questi enti di doversi strutturare per essere più stabili, più efficaci e più capaci di gestire i rischi. Si pensi solo al fatto, come ha messo in evidenza lo studio, che su un totale di circa 5,5 milioni di volontari, non tutti sono assicurati.
Attualmente il 17,5% delle realtà potenzialmente soggette agli obblighi assicurativi conferma di non aver ancora sottoscritto le polizze previste dalla Riforma del terzo settore, con evidenti conseguenze, in caso di sinistro, in capo all’organizzazione e ai suoi amministratori.
Insieme e a fianco
Cattolica assicurazioni vuole essere «insieme e di fianco» alle realtà del non profit per accompagnarle ad esprimere al meglio la ricchezza che sono per il Paese. Non vuole sostituirle, ma valorizzarle, come spiegato da Piero Fusco, Responsabile della Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Cattolica Assicurazioni.
E per far capire meglio il proprio intento ha dato la parola a tre protagonisti: Anffas Onlus (la più grande associazione italiana di famiglie di persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo), Cooperativa Gea (che si occupa di accoglienza e di costruzione di reti territoriali in Sardegna) e Associazione Cometa (rete di oltre 60 famiglie che hanno aperto le loro case all’accoglienza di bambini e ragazzi in affido).
“Aiutiamo chi aiuta”
È stato Erasmo Figini di Cometa a lanciare l’immagine del tartufo. «Noi siamo il tartufo nascosto sotto terra. Un elemento prezioso, che ha bisogno di bravi cani per essere scoperto e valorizzato», ha detto.
E questo è l’intento di Cattolica assicurazioni che ha creato proprio a questo scopo una serie di prodotti (Cattolica&Non Profit, la soluzione modulare dedicata alla protezione di beni, patrimonio e persone) e iniziative (“Una mano a chi sostiene” in collaborazione con Fondazione Cattolica per sostenere progetti di inclusione sociale con una donazione complessiva di 500mila euro).
I claim scelti rendono bene l’idea della campagna: “Assicuriamo chi assicura il futuro”, “Aiutiamo chi aiuta”; “Proteggiamo chi protegge”, “Sosteniamo chi sostiene”. La persona è sempre al centro di ogni progetto. Perché, come sempre, sono le persone a fare la differenza.