Canada: disegno di legge per vietare qualsiasi simbolo religioso. «Il secolarismo è un valore»

Di Redazione
28 Agosto 2013
Il partito di maggioranza ha pronto un disegno di legge che vieterà di indossare qualsiasi simbolo religioso in tribunali, scuole, asili e ospedali

Lo Stato era già entrato nelle case dei canadesi residenti nella Provincia del Quebec, vietando ai genitori di educare i figli secondo il proprio credo. Così le scuole cattoliche avevano dovuto sostituire l’ora di religione con quella di morale laica programmata dalla Provincia.
Ora il partito di maggioranza (Parti Quebecois) ha pronto un disegno di legge che vieterà di indossare qualsiasi simbolo religioso nei tribunali, negli edifici delle forze dell’ordine, nelle scuole, negli asili e negli ospedali. Qualsiasi turbante indiano, velo islamico, crocifisso cristiano o kippah ebreo dovranno sparire. Non si sa ancora in che termini, ma la norma riguarda anche le attività private e religiose.

CARTA DEI VALORI LAICI. A pubblicare la notizia è stato il Journal of Montreal pochi giorni fa, ma già l’anno scorso, durante la campagna elettorale, il Parti Quebecois parlava della necessità di approvare una “Carta di valori laici” della Provincia. E già tre anni fa sono state vietate le celebrazioni religiose negli spazi pubblici, anche se affittati, e l’ingresso di esponenti religiosi negli asili finanziati dalla Provincia per cui non si può più far alcun riferimento al sacro, neppure nei canti o nei lavoretti natalizi.

LAICISMO IN CASA. «Riconoscere che il secolarismo è un valore significa prendere consapevolezza dell’evoluzione della popolazione che negli ultimi cinquant’anni si è sempre più secolarizzata, vietando l’espressione religiosa nelle istituzioni», così ha commentato la governatrice del Quebec Pauline Marois.

Articoli correlati

19 commenti

  1. Tommasodaquino

    Perfetto adesso ci dicono anche come vestirci, il venerdì di quaresima quindi saremo obbligati a mangiare carne? non vorrei che fosse scambiato per “simbolo religioso”….

  2. Remo

    Alla fine si scoprità che è l’ennesima bufala.

  3. raffaele

    Da agnostico e convinto secolarista. Se una persona ha una credenza e una spiritualità personale non vedo perchè non debba esporla, certo che la persona con l’enorme catena d’oro al collo e relativo crocefisso a grandezza naturale mi disturba e personalmente non credo che mostri la sua religiosità, ma credo sia un altro discorso. Credo sia giusto in un posto pubblico non esporre simboli religiosi, ma ritengo assurdo il vietare di portarli seco. Soprattutto trovo assurdo il non potere portare con me il simbolo religioso in un ospedale, luogo in cui la spiritualità per ovvie ragioni è sempre stata presente, anzi, un nosocomio che si rispetta dovrebbe poter offrire ai suoi ospiti diversi ambienti in cui si possa manifestare tranquillamente la propria religiosità e spiritualità. Credo sia importante per una persona credere in qualcosa e credo sia importante coltivarla, sempre nel pieno rispetto di tutti. Inoltre credo che una scuola, soprattutto pubblica, debba avere il coraggio di affrontare questo tema che è al contempo importante e delicato, magari con lo studio serio di tutte le religioni e con l’insegnamento al rispetto dei personali valori di un altro individuo. Vedo tra i commenti degli utenti facebook quello postato da Emanuele Ciriachi in cui cita l’estremismo islamico chiedendosi quanto abbia contribuito a questa deriva; concordo con il suo pensiero, anche se aggiungo che molte altre persone appartenenti ad altre religioni hanno presentato e presentano atteggiamenti diciamo discordanti con la piena tolleranza. Concludo dicendo che un bell’esame di coscienza, da parte di tutti, non guasterebbe proprio.

    1. raffaele

      Da agnostico e convinto secolarista. Se una persona ha una credenza e una spiritualità personale non vedo perchè non debba esporla, certo che la persona con l’enorme catena d’oro al collo e relativo crocefisso a grandezza naturale mi disturba e personalmente non credo che mostri la sua religiosità, ma credo sia un altro discorso. Credo sia giusto in un posto pubblico non esporre simboli religiosi, ma ritengo assurdo il vietare di portarli seco. Soprattutto trovo assurdo il non potere portare con me il simbolo religioso in un ospedale, luogo in cui la spiritualità per ovvie ragioni è sempre stata presente, anzi, un nosocomio che si rispetta dovrebbe poter offrire ai suoi ospiti diversi ambienti in cui si possa manifestare tranquillamente la propria religiosità e spiritualità. Credo sia importante per una persona credere in qualcosa e credo sia importante coltivarla, sempre nel pieno rispetto di tutti. Inoltre credo che una scuola, soprattutto pubblica, debba avere il coraggio di affrontare questo tema che è al contempo importante e delicato, magari con lo studio serio di tutte le religioni e con l’insegnamento al rispetto dei personali valori di un altro individuo. Vedo tra i commenti degli utenti facebook quello postato da Emanuele Ciriachi in cui cita l’estremismo islamico chiedendosi quanto abbia contribuito a questa deriva; concordo con il suo pensiero, anche se aggiungo che molte altre persone appartenenti ad altre religioni hanno presentato e presentano atteggiamenti diciamo discordanti con la piena tolleranza. Concludo dicendo che un bell’esame di coscienza, da parte di tutti, non guasterebbe proprio.

  4. Mappo

    Scommettiamo che alla fine il divieto riguarderà solo i simboli cristiani e che tutti gli altri verranno tollerati?
    Ad esempio in Gran Bretagna vige già una legge per certi versi simile, ma gli indiani di fede sikh si sono opposti dicendo che per la loro fede è obbligatorio portare esteriormente i simboli della loro fede, primo fra tutti un coltello dalla lama ricurva. Questa obbiezione è stata accettata dal governo inglese, viceversa i cristiani che hanno provato a portare una catenina con il crocefisso sono stati ripresi e in certi casi puniti, perché è stato obbiettato che a differenza della religione sikh nel cristianesimo non esiste nessun obbligo ad indossare qualcosa che identifichi la persona come cristiana.

  5. Nicoletta Nomellini

    La nostra costituzione prevede la libertà religiosa; non so quella canadese, ma, essendo un paese democratico, presumo di sì. Il divieto di celebrare culti in spazi pubblici affittati a pagamento, e altre limitazioni di questo genere, vanno contro il principio di libertà di professare la propria religione. Il divieto poi di portare sul proprio corpo simboli religiosi è un’invasione della privacy.

  6. flaccido

    solo così potrete salvare la vostra religione dall’invasione dell’islam!

    1. Andrea Pirola

      Illuso!, le porte dell’inferno non hanno mai prevalso, ne prevarranno in futuro. I veneratori della Bestia e chi si crede pari a Dio verranno tutti cacciati all’inferno. Io se fossi in te inizierei a convertirmi.

    2. Cisco

      Molto più urgente salvare la nostra religione dall’invasione del vuoto ateo. Quanto poi al fatto che il laicismo sconfigga lslam c’è da sbellicarsi dalle risate, basta guardare a Francia, Olanda e UK, i paesi più laici d’Europa e ormai filiali del Qatar.

  7. Italo Sgrò

    Dittatura, dittatura, dittatura. E presto si avrà anche in Italia. Torna Diocleziano.

  8. Franco

    dittatura pura, anche la negazione di un simbolo é un simbolo: é una dittatura atea.

  9. fabio

    Penso che siamo ormai al colmo della perversione e dell’idiozia.
    L’uomo è sempre stato un essere religioso e continuerà ad esserlo.
    Anche chi adora l’uomo con le sue voglie e passioni partica una forma di idolatria.
    E’ propio vero che dai prepotenti qualche volta ci si difende ma dalla stupidità umana (crassa e colpevole) non c’è rimedio…

  10. clemente

    Non si rendono conto che così producono il deserto.
    Sarebbe come se, per evitare che a qualcuno dia fastidio la luce del sole, costringano tutti a vivere nell’ ombra.

  11. Cisco

    Sconcertante ma non sorprendente: la dittatura del relativismo finisce sempre per diventare dittatura e basta, cioè laicismo, ideologia subdola peggiore di fascismo e comunismo.

    1. flaccido

      ottima idea!
      ne musulmani ne cattolici ne protestanti! ma esseri umani! tutti con gli stessi diritti!

      1. Quercia

        …Nè atei.

        In questo modo invece si costruisce una società che privilegia gli atei. Anzi gli ateisti, il che è molto diverso.
        Infatti a qualsiasi ateo non da alcun fastidio se gli passa vicino una signora velata oppure si trova in una scuola un crocifisso. Come a qualsiasi cristiano non da alcun fastidio se qualcuno si rifiuta di andare a messa. Si chiama rispetto reciproco.
        Se invece un governo obbligasse alcuni cittadini a nascondere le loro opinioni soltanto perchè non in linea con le proprie, allora si piomba in una dittatura atea. Se specularmente obbligasse un ateo a professarsi credente si scade in una teocrazia. In entrambi i casi i tuoi “tutti con gli stessi diritti” va a farsi benedire. Ops, scusate. Forse il termine “benedire” potrebbe offendere qualche ateista.

        Qui si sta parlando, se non ho capito male, che nessun cittadino potrà indossare ed esibire simboli “religiosi” in luoghi pubblici. Quasi quello che succede in Arabia saudita.
        Innanzitutto, per luoghi pubblici si intende solo ospedali e scuole oppure anche strade e viottoli?
        Inoltre, perchè vietare solo i simboli religiosi e non anche quelli “atei”? Perchè se sono ricoverato non posso indossare un crocifisso ma posso indossare una maglietta con scritto “Dio non esiste!!”?
        Visto che ho il sospetto che sia una trovata per punire i cristiani tipica di una certa ideologia (ma sono sospettoso di carattere), mi domando saranno vietati da tutto il Canada anche tutti i rastoni? La pettinatura rasta (dreadlocks) è un chiara manifestazione dell’adesione al rastafarianesimo, giusto? Che facciamo? lo rapiamo? obblighiamo il rastone di turno ad indossare una maglietta in cui si dichiara ateo? ..il che, tra l’altro, sarebbe punibile ugualmente perchè manifesta una propria adesione ad una “religione” (forse la + dogmatica di tutte), ossia l’ateismo.

        A meno che, dietro la parola laicità ma soprattutto la sua distorsione, non si voglia imporre un ateismo di stato. Ossia: lo stato è ateo, con tutti i relativi dogmi ed ideologie. Qualunque credente e qualsiasi ateo dotato di raziocinio, è pregato di uniformarsi al dogma oppure tacere (preferibilmente scomparire).

      2. Il Filarete

        E perchè mi devo nascondere? La mia religione mi costituisce uomo e cittadino, ed è una istanza politica direttamente. Queste norme non sono nè neutre nè inoffensive: ci costruiscono un carcere intorno.
        Tutto avrà fine quando i cristiani finalmente capiranno che occorre difenderci dai lupi mannari laici con tutti i mezzi disponibili. Altro che incontro o dialogo……

      3. beppe

        flaccido, complimenti per il tuo ”chic-name”. solo esseri umani , in balia del potente di turno che può essere un banale e insignificante burocrate. esseri umani e basta…ma a me non basta, io voglio essere un essere umano libero, lo capisci? e tirati su un pochino, che fai schifo.

I commenti sono chiusi.