
Buon 2016 anche a te, grillino

Questo articolo è tratto dal numero di Tempi in edicola a partire dal 31 dicembre (vai alla pagina degli abbonamenti), che è l’ultimo numero del 2015 e secondo tradizione è dedicato ai “Te Deum”, i ringraziamenti per l’anno appena trascorso. Nel “Te Deum” 2015 Tempi ospita, tra gli altri, i contributi di Antonia Arslan, Sinisa Mihajlovic, Luigi Brugnaro, Marina Terragni, Totò Cuffaro, Gilberto Cavallini, Luigi Negri, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Marina Corradi, Roberto Perrone, Renato Farina.
Pulizie di fine anno. Riordinando la cassettiera della redazione mi sono capitati tra le mani vecchi ritagli ingialliti di giornale. Erano gli anni di Mani pulite e sui quotidiani capitava di leggere frasi come queste: «Non è un po’ farisaico fingere che per prendere politicamente atto della sconvolgente realtà emersa si debbano attendere le sentenze?» (Francesco Saverio Borrelli, luglio 1993). «Noi non incarceriamo la gente per farla parlare. La scarceriamo dopo che ha parlato» (sempre Borrelli, 4 giugno 1993). «La custodia cautelare non può essere limitata, altrimenti la gente si incazza» (Piercamillo Davigo, 14 luglio 1993).
Sono passati più di vent’anni, è finita Tangentopoli ma non Mani pulite. Solo qualche settimana fa, Luigi Di Maio, astro nascente del Movimento Cinque Stelle che secondo gli opinionisti ha soppianto Grillo e che per i sondaggisti gode ormai di una popolarità seconda solo a quella di Renzi, ha detto a Libero: «Non sono a favore della presunzione d’innocenza per i politici. Se uno è indagato, deve lasciare, lo chiedono gli elettori». Dovesse poi capitare, come è capitato in questi ultimi quattro lustri, che dopo essere stato rovinato dalla giustizia, risulti innocente, che si fa? Semplice, dice serafico il grillino: «Si ripresenta».
Un bel sollievo, che altro dire? Vent’anni fa simili ragionamenti li faceva un certo pm poi finito in politica, tale Antonio Di Pietro, oggi al pascolo nei giardinetti patri. Buon 2016 anche a te, Di Maio, con l’augurio di compiere la medesima transumanza.
Foto Ansa
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38 commenti
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Gentile Redazione, vedo che i miei ultimi post sono regolarmente cassati. Come potete vedere, non c’è alcun intento provocatorio, nè malevolo. Mi sembra di rispettare tutti i presenti e la loro sensibilità. Tuttavia, se ogni contributo alla discussione che venga ritenuto “fuori-linea” viene tagliato, tolgo il disturbo.
Per carità, lo spazio è vostro, e giustamente ne fate l’uso che credete opportuno. Anche io farò lo stesso con i miei soldi, al momento del rinnovo dell’abbonamento alla rivista.
Cordiali saluti
E’ un tantino prematuro fare la vittima del Pretorio, caro Ambrosetti.
In realtà i sei solo scontrato con l’algoritmo anti sproloquio utilizzato dal gestore del sito per bloccare preventivamente i post contenenti termini taggati come “sospetti” in attesa che la sottopagata componente organica del capitale (un essere umano facente funzione di redattore) si rimetta sul pezzo dopo il meritato e presumibilmente calorico riposo domenicale.
Se davvero non hai offeso o sproloquiato, i tuoi post ricompariranno, ponte permettendo.
Non vendono un cavolo, ricevono finanziamenti milionari dai politici che servono (ormai buona parte dell’arco parlamentare: FI, NCD, Radicali, Monti, Letta e Renzi) e poi sottopagano pure i “moderatori”? Questa si chiama sussidiarietà?
Il moderatore, fosse pure lautamente retribuito come un PR del Gruppo Bildenberg, sarebbe un mestiere comunque sottopagato, visto che consiste nell’aver a che fare con quelli come te.
Caro Marcellino, più pane e meno vino.
Giannino, sei mitico…:)))))
Il senso dell’umorismo di Giannino dev’essere la gioia di chi gli sta intorno!
Caro Ambrosetti, come ti ha detto Giannino, devi portare un po’ di pazienza.
A me è successo che li abbiano bloccati per tre giorni di fila. qualche volta ho anche rinunciato a riscrivere, anche perché il sistema mi diceva “commento duplicato” (ma non lo pubblicava lo stesso) o “hai scritto troppo velocemente” (almeno credo sia questa la traduzione dall’inglese).
Ho mandato una mail in redazione e mi hanno spiegato quello che ti ha già detto Giannino: l’algoritmo talvolta prende fischi per fiaschi. Il moderatore, quando ha tempo, sblocca il post (sempre che non abbia contenuti offensivi).
Del resto, se hai la pazienza di farti un giretto fra i vari post precedenti, di gente “fuori linea” (e a volte fuori di testa) qui ce ne scrive – e liberamente – parecchia, al contrario di tanti altri siti “democratici” nei quali si viene bannati in poche ore anche se usi tutti i crismi dell’educazione e della netiquette.
Peraltro, se ti può far piacere, apprezzo il tuo modo – sempre educato e corretto – di contribuire alle discussioni.
A proposito, Buon Anno.
Sì, come no, il “rinnovo dell’abbonamento ” !
Ma inventatene un’altra, “Ambrosetti ” – Giovannino -immancabili nick trucidi d’ordinanza.
Cordiali saluti, cordialmente, basta …la solita troll firma !
E come al solito, minacci di involarti e poi stai sempre qui, come un uccellaccio, cara trollona.
Però vorrei sapere dalla redazione, in tutta sincerità, se proprio è possibile proprio appurare l’indirizzo IP dei commentatori…ci riesce una piccola testata locale on line del mio paese, possibile che non ci riusciate voi ?
La questione l’hanno posta in tanti, ma non ancora non si è avuta una risposta.
Magari nel 2016 !
( come in altre occasioni la trollona , qui “Ambrosetti “si presenta col nuovo nick con un tono accomodante, easy, con ammiccamenti ai lettori, per carpirne la benevolenza, poi, piano piano, tracima, il tono si alza….avete notato come ha dato di matto nei miei confronti ,sotto un altro articolo, pure prendendo un granchio colossale, al primo apparire, come se mi conoscesse da anni ? Forse perché mi conosce da anni ??? 🙂
Dai, Ambrosetti, parlaci un po’ di te, hai figli, scommetto due gemelli !!! 🙂 🙂 🙂 )
“Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti, che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro”.
Era il ricatto craxiano al Parlamento del 3 Luglio 1992. Ora, possiamo discutere sugli errori della magistratura (che pure ci sono stati), ma il silenzio dell’aula seguito all’accusa di un Craxi attorno al quale stava franando la terra, testimonia come l’intero arco costituzionale ad eccezione di radicali e missini, fosse testimone e complice di un pervasivo sistema di corruzione.
Dire che questo non ha avuto impatti sulla vita democratica della nazione, condizionandone le scelte ed i processi decisionali, sarebbe come negare il visibile.
Il problema di oggi – a mio modesto parere – è che dopo più di vent’anni, la politica non ha saputo autoproteggersi dall’infezione di soggetti “dubbi”, e oltretutto, non è riuscita nemmeno ad esprimere una classe dirigente che avesse una cultura politica ed un empatia con la base elettorale.
Sembra che questi anni siano passati invano; sono d’accordo sul fatto che il vuoto politico non debba essere riempito dai magistrati come “categoria”. Quello che invece non mi vede d’accordo con il buon Boffi, è ridurre i cinquestelle a fenomeno di costume: sono un gruppo che esprime proposte politiche (magari non tutte condivisibili), presente in Parlamento attraverso il voto popolare espresso in libere elezioni.
Possono piacere o non piacere, ma gli avversari si combattono sul terreno delle proposte politiche, della credibilità (personale e del proprio partito di riferimento), e di quei valori etici che dovrebbero accomunare laici e cattolici.
Fin adesso, non mi sembra che la condotta personale e politica di Di Maio possa essere oggetto di critica, però se proprio vogliamo criticare, in questa legislatura c’è un vasto orizzonte su cui posare il nostro sguardo…
Buon anno a tutti
Ambrosetti, ma quando scrivi:
“…Fin adesso, non mi sembra che la condotta personale e politica di Di Maio possa essere oggetto di critica…”
mi sorge un sospetto, che tu non abbia letto la parte finale dell’articolo, laddove c’è scritto:
“…Solo qualche settimana fa, Luigi Di Maio…ha detto a Libero: «Non sono a favore della presunzione d’innocenza per i politici. Se uno è indagato, deve lasciare, lo chiedono gli elettori». Dovesse poi capitare, come è capitato in questi ultimi quattro lustri, che dopo essere stato rovinato dalla giustizia, risulti innocente, che si fa? Semplice, dice serafico il grillino: «Si ripresenta»…”
Questo per dire dell’ideologia del personaggio.
Che sarà anche simpatico, non è imbecille al punto di ipotizzare tavoli di trattative con l’Isis, o di non credere che l’uomo sia andato sulla luna, o di credere all’esistenza dei sirenidi o dei chip sottopelle, o di propugnare per l’impiccagione immediata senza processo per i marò (giusto per dire qualcosa anche sulla credibilità del suo partito di riferimento).
E non dico nulla, ma solo perché non inerente alla questione, sulla credibilità delle loro proposte “politiche” o sull’insieme dei “valori” che loro sostengono.
Buonasera Sebastiano: spunto interessante per un dopocena.
Le confermo di aver letto l’articolo, incluse le parti “incriminate”; mi sembra che ci sia materia per discutere della presunzione di innocenza (principio sacrosanto), ma anche delle distorsioni che il suo abuso sta riverberando sul contratto sociale.
Negli ultimi anni, la presunzione di innocenza è stata il grimaldello attraverso il quale alcuni politici hanno blindato il proprio ruolo (sarebbe meglio dire: “la propria persona”), non solo dalle attenzioni della magistratura, ma anche dal legittimo potere del popolo sovrano alla revoca della fiducia accordata.
E’passata la tesi secondo cui, fino al terzo grado di giudizio, la legittimazione popolare costituisca di per sè una sentenza assolutoria con valore “definitivo”.
Non faccio nomi, perchè la mia non è una polemica di parte: ci sono illustri esempi in entrambi gli schieramenti, e niente garantisce che prima o poi qualche esponente pentastellato non vada ad aggiungersi a questa lista.
Tuttavia, Di Maio pone un problema: cosa dovrebbe fare un politico a fronte del ricevimento di un avviso di garanzia? Sebastiano, la risposta non è semplice. Personalmente, credo che l’apertura di un’indagine non sia sufficiente a ledere il rapporto di fiducia, anche se – nel mondo del lavoro – costituirebbe giustificato motivo per la rescissione del rapporto. Ma se si arriva ad una condanna in primo grado, non pensi che il rispetto per l’istituzione rappresentata, dovrebbe consigliare al politico un passo indietro?
Sto parlando di azioni volontarie, non di una legge, non di un codice deontologico di partito. L’onestà, il senso civico, non li puoi imporre per legge.
Sulle varie amenità di alcuni esponenti cinquestelle, alle quali facevi riferimento, sono d’accordo con te: siamo appena un gradino sotto la follia. Il metodo di selezione non è trasparente, e c’è anche il fumo del sospetto di una eterodirezione per quanto attiene alla linea politica.
Però, almeno riconoscerei un merito: quello di aver alzato almeno un pò l’asticella della virtù sull’azione politica (ne conosci molti altri che si siano ridotti lo stipendio per devolverlo al microcredito aziendale?), e sui comportamenti personali.
Ovviamente è solo la mia opinione. Un saluto cordiale
Vedi Ambrosetti, io potrei concordare con il 99% delle cose che affermi.
Tuttavia ci sono alcune cosette che mi fanno storcere il naso:
Se fossimo in un paese civile, cosa di cui spesso dubito, dovrebbe accadere che all’ingiustamente accusato e all’altrettanto ingiustamente messo alla gogna mediatica, una volta che si sia riconosciuta la sua totale innocenza, venga riconosciuto – questo sì, per legge – un risarcimento congruo (e non l’elemosinetta che talvolta lo stato riesce a scucire).
Assistiamo invece da decenni al triste spettacolino di folle plaudenti al boia, alcune anche dopo l’avvenuto riconoscimento dell’errore giudiziario (che, fra l’altro e non è cosa secondaria, avviene spesso dopo anni e anni di attesa).
E assistiamo anche all’imperturbabilità di coloro che gli errori li hanno commessi, i quali sono assolutamente certi di non pagare per l’imperizia, l’imprudenza e la mancanza di diligenza della loro condotta. E questo nonostante ben due referendum popolari abbiano deciso chiaramente al riguardo: segno che il totem della “volontà popolare” viene esposto solo quando fa comodo.
Del resto la commistione fra il mestiere di giornalista e quello di magistrato ha raggiunti da noi livelli parossistici, al punto che anche una semplice iscrizione nel registro degli indagati (quella che per Di Maio dovrebbe essere sufficiente a far sgomberare il politico) fa prima ad arrivare sulla prima pagina di un giornale che alla scrivania dell’interessato. E taccio sulla pubblicazione dei verbali e delle intercettazioni e di tutto il materiale che dovrebbe essere coperto dal segreto di indagine (e che spesso chiama in causa persone che non c’entrano nulla con il reato in questione) ma che viene regolarmente pubblicato senza che alcun togato sollevi questioni di legittimità (e lo credo bene, visto che il materiale da pubblicare i giornalisti non lo trovano nelle merendine ma ci sarà pure qualcuno che glielo dà).
Scrivi: “se si arriva ad una condanna in primo grado, non pensi che il rispetto per l’istituzione rappresentata, dovrebbe consigliare al politico un passo indietro?”
Per quel poco che conosco di diritto mi pare che la legge Severino (che è pure retroattiva, un altro obbrobrio legislativo) dica proprio questo.
Ma i veri problemi sono quelli che ho sopra menzionato.
Sulla “asticella della virtù”, potrei concordare. Salvo che però i primi ad essersi opposti con tutta la loro potenza di fuoco alla riduzione dei loro emolumenti (e financo dello spropositato numero di giorni di ferie) sono stati…indovina chi? Quelli il cui stipendio è agganciato a quello dei parlamentari (e pertanto se si abbassavano gli uni, la stessa tagliola colpiva anche gli altri). E come al solito, dopo una flebile protesta non se n’è fatto più nulla (neppure da parte del M5S).
Se i processi avessero una durata ragionevole, se la procedura di indagine rispettasse regole certe, se coloro che sono ingiustamente finiti in pasto al pubblico ludibrio o ingiustamente condannati ricevessero un risarcimento equo, se coloro che avessero combinato i casini fossero chiamati a risarcire (come avviene in qualsiasi contesto della società civile), tutto sarebbe più semplice e parleremmo di altro, anziché di queste miserie.
Ricambio con piacere i Cordiali Saluti.
Carissimo, non so se e quando la redazione sbloccherà il post, ma sappi che ti ho risposto.
Saluti
Redazione capisco che l’argomento non c’entrava un fico secco con i grillini però non potete lasciarmi scrivere in risposta ai commenti di altri ospiti (neppure sfiorati dalla censura) dandomi l’illusione di essere libero e poi ripensarci cancellando il mio unico innocuo post. A questo punto scriveteli voi i commenti che vi piacciono al posto mio o fateli scrivere a Giannino Stoppani visto che pare così politicamente corretto da non urtare in nessun modo l’ex popolo eletto.
In coda dimostri chi sei e come i tuoi post siano tutt’altro che innocui.
Infatti è noto che Ferruccio uccide e tortura più gente dell’entità sionista. O forse è lui il responsabile dei sroni dul Vaticano? Buffone, stai bene sott’acqua.
E poi si lamenta che lo cassano…
Adesso 2 turisti giovani ed un po incoscienti diventano l emblema di un complottone antipapale? E per quale scopo recondito, poi?
Caro “Ferruccio”, prima che la censura sionista ti colpisca inesorabile e precisa come la sassata di Davide, se permetti mi conservo il tuo post per incorniciarlo, visto che a me “politicamente corretto” non me lo aveva mai detto nessuno.
Ma i droni sul Vaticano?
Mi meraviglio della tua disinformazione caro mio.
Ma se lo sa anche Blondet che i droni sul Vaticano servono a nebulizzare misteriose sostanze inalando le quali tutti i maschi si ritrovano chimicamente circoncisi.
Te ne approfitti perché, visto l’argomento, non ti posso rispondere a tono: “e tua sorella”!
🙂 !!
grillini: la peggiore feccia totalitaria.
Quindi, nell’ottica Di Maiana, basterebbe che un oscuro pubblico ministero alle prime armi, dotato del potere di vita e di morte su di noi solo perchè ha vinto un concorso, indagasse Di Maio per furto di una gallina, per cancellare questo astro nascente dal panorama politico italiano?
Se la Fiorentina non vince lo scudetto (cosa, ahimè, assai verosimile), anziché pigliarmela banalmente con l’inclinazione alla morigeratezza dei padroni della Tod’s o, ancor più banalmente, imprecare contro il destino cinico e baro, posso accusare dell’ennesima nefandezza lo stato canaglia di Israele e tutti perfidis Judaeis sparsi per il globo terracqueo?
P.S.: non è che sei un tantino fissato, vero?!
No, Giannino, non è che è fissato, lui è proprio per l’altro sistema: quello in cui i suoi compari nerovestiti ammazzano innocenti e dopo vengono festeggiati come eroi dal populino (rigorosamente “islamicamente moderato”).
E se qualcuno obbietta, dirà che la causa di tutti i mali è ovviamente l’occidente (assieme a Israele, ovviamente).
Che si parli delle guerre puniche o dell’ignobilità di quelle tre frasette citate nell’articolo con nomi e date, il disco (rotto) parte in automatico. Salvo magari quando tocca a qualcuno dei loro, al che diventano ipergarantisti (Cesare Battisti, dalle spiagge brasiliane, docet).
Sì, sì, stai tranquillo che non dubito.
E allora, siamo intesi: se la Viola non vince lo scudetto neanche quest’anno posso incolpare i perfidi ebrei.
E a pensarci bene ‘sto “Della Valle” mi sa proprio di cognome giudeo!
Ah ! ça ira, ça ira, ça ira !
Les aristocrates à la lanterne.
Ah ! ça ira, ça ira, ça ira !
Les aristocrates on les pendra.
Si on n’ les pend pas
On les rompra
Si on n’ les rompt pas
On les brûlera.
Ah ! ça ira, ça ira, ça ira!
Grazie per avermi dato dell'”imbecille” e del “giullare”.
Epiteti che a tutti, prima o poi, capita di ricevere da certi emeriti mentecatti che si trovano a pigliare sul serio le bischerate più solenni pur di poter pigliare sul serio se stessi.
Una volta, si sa, sarebbe bastato dire “oui je suis Napoleon!” per assicurarsi un posto letto con vitto, alloggio ed elettrochoc una volta ogni tanto, ora però, grazie a Basaglia, tocca brigare non poco per meritare le gentile attenzioni del Servizio Sanitario. Nel tuo caso tuttavia, io sono incline all’ottimismo: se raccogli la tua produzione letteraria fake per fake e ti presenti al CIM più vicino, secondo me la scuci una pensioncina di invalidità intanto che aspetti il sospirato reddito di cittadinanza dei grillini.
P.S.: di voialtri chi è quello “serio”?
Mi spiace tanto deludere le tue paranoiche aspettative, ma al contrario di quanto pare risulti dal copione del pessimo film che ti proietti nella tua multisala del delirio, io ho cose più gravi di cui vergognarmi della preghiera che la Chiesa, fino a poco tempo fa, faceva intercedendo per coloro che, pur appartenendo allo stesso popolo del Redentore, restarono e restavano e restano increduli riguardo alla Sua natura divina.
Insomma, se cerchi un cattolico “adulto” e “sionista” hai sbagliato indirizzo, e pure di brutto.
In realtà, caro mio, l’indirizzo che ti serve davvero è quello di un bravo psichiatra.
Giannino le cene protestanti? Preferirebbe pane ed acqua mille volte!
D’altra parte pane e acqua è pure sempre meglio della bile di cui si nutrono certi citrulli!
Ovviamente quella di sopra è una risposta a Susanna.
Giannino,
‘na bella fiorentina al sangue come solo voialtri la sapete fare!
Un de’ mei figlioli si recò un dì in quel di Firènze con amisci e si presentò al ristorante per una bella fiorentina; il ‘amerière: “Un vi ‘hièdo ‘om’è ‘he la volete la bella, chè ve la ‘ociamo noi ‘ome si fa dalle nòstre parti”.
E l’era pure bòna!
Buon anno, Giannino, serenità, pace, gioia, amore.
Ops! Non l’avevo visto!
Buon anno anche a te e famiglia, Susanna.
Ah, è ancora valida a mia insaputa?
E io che credevo che l’aggettivo (pur malinteso) “perfidi” fosse stato tolto per lo zelo tutto cristiano di non offendere nessuno.
Si sa chi i cristiani, specie i cattolici, di norma son restii a rivolgersi al Signore con parole che risultino anche lontanamente offensive per i Suoi figli.
Tanto più che qui non si parla di figli qualsiasi, ma del Suo popolo (mica fichi secchi!).
Confesso però che a volte io son tentato di chiederGli in privato che la Juve perda qualche partita
Epperò se tu che sei così attento a leggere e a scrivere mi dici che quel “perfidi” non lo hanno mai cassato, chissà che non possa la si possa pure includere nel messale pure un’orazione “pro gobbi di m…!”
Scusa tanto se dilago nell’ironia e non approfondisco come merita l’argomento, ma sono atteso ad una cena a base di fiorentina (quella di ciccia) e Gallo Nero.
Ti pare abbastanza “protestante”?!