Bologna alza l’Imu della prima casa. Perché lo fa se ora il governo Letta ha congelato la tassa?

Di Matteo Rigamonti
06 Maggio 2013
«Una decisione che ha destato la sorpresa di Pdl, Lega Nord e persino dei grillini», spiega Valentina Castaldini (Pdl). Il sindaco «ha il terrore di non chiudere il bilancio»

Mentre il governo Letta annuncia che sospenderà l’Imu sulla prima casa, il primo cittadino di Bologna Virginio Merola (Pd), al contrario, decide di alzare le aliquote, per assicurarsi un extragettito, pari a 12,5 milioni di euro l’anno, che, però, non vedrà mai. Portando le aliquote dallo 0,4 allo 0,5 per cento, infatti, il gettito complessivo della tassa sulla prima casa dovrebbe raggiungere i 60 milioni di euro (l’anno scorso era stato di 47 milioni), ma si tratta di un gettito soltanto “virtuale” perché, stando almeno alle dichiarazioni del premier, la tassa è stata congelata. L’innalzamento delle aliquote, ad ogni modo, sarà votata nel pomeriggio di oggi. E vorrebbe portare una vera e propria boccata d’ossigeno – a spese dei cittadini, s’intende – per le casse comunali nel momento in cui la giunta di centrosinistra si prepara a votare un bilancio che già piange.

SORPRESA. «Una decisione che ha destato la sorpresa di Pdl, Lega Nord e persino dei grillini», spiega, perplessa, a tempi.it Valentina Castaldini, consigliere comunale del Pdl a Bologna nonché presidente della prima commissione Affari istituzionali e generali. E che, oltretutto, non ha eguali in tutta Italia. Sono 125 mila le prime case a Bologna e «continuiamo tutti a non capire perché – prosegue Castaldini – il Pd sia giunto a questa decisione, dopo mesi di trattative con i sindacati e senza nemmeno chiedere nulla a noi». In cambio, «hanno solo promesso esenzioni per un totale di 5 milioni di euro, ma, per ora, non c’è nemmeno l’ombra del regolamento che dovrebbe introdurle».

BILANCIO. Probabilmente, secondo la consigliera pidiellina, il sindaco Merola, «che ha il terrore di non chiudere il bilancio», mira semplicemente «a un risultato politico, ossia quello di poter dire, quando il governo Letta sospenderà l’Imu, che loro avevano alzato le aliquote e che si attendevano un extragettito e così non è stato». Una magra, e anche un po’ strana, consolazione.

@rigaz1

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