
La preghiera del mattino (2011-2017)
Un romanzo “scoreggion-criminale”
Sabato 29 agosto, durante la “Festa del Fatto quotidiano” organizzata dall’omonima testata presso i giardini di Castel Sant’Angelo a Roma, è andato in scena “Romanzo Capitale”, e cioè una lettura drammatizzata delle intercettazioni telefoniche raccolte (e già ampiamente diffuse dai giornali) nell’ambito dell’indagine giudiziaria nota come “Mafia Capitale”. Pubblichiamo di seguito alcuni stralci dell’ironica “recensione” dello spettacolo scritta da Fulvio Abbate per il Garantista, riproposta integralmente da Dagospia.
Sia detto senza polemica, ma i bravi attori – oh, ma bravi davvero bravi – che “recitano” le intercettazioni dell’inchiesta “mafia capitale” alla festa romana del Fatto Quotidiano con talento da commedia all’italiana reloaded, bravi e convinti, ma davvero convinti d’essere lì a piantare il papello della denuncia, tutti loro, sia detto con il massimo della franchezza, dimostrano il decesso giornalistico della fantasia camuffato però da morte della legalità.
Quella roba orchestrata per l’occasione dal capogita Travaglio, infatti, non è teatro civile, non è teatro militante, non è teatro verità, è piuttosto quanto di più crudele si possa ordire in termini scenico-politici. Roba da anvedi questo, anvedi chi cazzo se sente… Commedia scoreggion-criminale da stagione teatrale all’ombra della Quercia del Tasso, roba però che Maurizio Battista in confronto diventa Ionesco.
(…) Lo spettacolo degli attori bravi, davvero bravi, ordito invece dai convocati del Fatto Qutodiano grida vendetta in nome della vera ironia, grida vendetta contro la dittatura dell’ovvietà post-girotondina. L’ho detto o non l’ho detto che rappresenta il decesso della fantasia camuffato da morte della legalità?
Tu adesso, preoccupato dall’assalto oggettivo alla diligenza del bene comune del Campidoglio, mi dirai: è bene che la gente sappia tutto l’orrore che Buzzi, Carminati e il loro intero clan affaristico-criminale hanno donato all’Urbe, e qui sgorgano parole di veemente, necessario sdegno. Vuoi mettere, insomma, Sabrina Ferilli nostra che dice che ‘sto schifo deve da finì? Vuoi mettere, no?
(…) Tutta roba che, ahimè, non riesce tuttavia a diventare davvero teatro leggero tra Alvaro Amici e ri-Maurizio Battista, ma assomiglia semmai ai banner di gusto grillino che ammorbano Facebook e l’intera rete per denunciare ‘sti cornuti, ‘sti gran pezzi demmerda che ce stanno a rubbà li quatrini nostri… Retorica da M5S con prenotazione obbligatoria presso la trattoria “da Cencio la Parolaccia” (…). Mancava ancora la celebre “Nun me rumpe er ca’…” cantata da Gigi Proietti in versione giustizialista, piegata all’estetica del post-mani pulite pronta a trovare in Grillo, Casaleggio e nei loro adepti una nuova possibilità di vita, di platea. Sembra quasi che, finalmente, proprio grazie alla filodrammatica glamour del Fatto Quotidiano il compianto Bombolo abbia idealmente ottenuto la scrittura per vestire i panni di Madre Courage nell’ennesimo remake di Romanzo criminale. (…)
Foto Ansa
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10 commenti
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Onestamente Travaglio è uno che è diventato qualcuno diffamando gente…non mi fermo a giudicare se abbia ragione o meno ,ma rendiamoci conto che questo qui come tanti purtroppo in Italia ,fa su palanche compreso in questa squallida operetta teatrale(se di teatro si può parlare) buttando letame addosso alla gente. Che l’urbe sia mafiosa lo si sa dalla notte dei tempi caro Travaglio,non mi sarai mai simpatico…Vivi del sudore del tuo lavoro non dai fiati della tua bocca
E perché non si dovrebbe buttare letame addosso alla gente, se questa gente merita di essere coperta di letame?
Perché sennò ti tocca comprare pure a te una maschera antigas.
Scusa Daniele ma non sarai mica lo stesso Daniele che sotto l’altro articolo hai affermato di essere stato 6 mesi in USA per il dottorato e, invece di studiare, ti sei ammazzato di pippe?!
No guarda che era diverso: lui ha detto che lo pagavano per fare quello che tanto avrebbe fatto lo stesso….
(sto ancora ridendo)
Sì, sono lo stesso. Però non direi che mi sono “ammazzato” di pippe. Insomma, una o due alla settimana mi pare un ritmo sostenibilissimo per un maschio giovane. E tempo per studiare me ne rimaneva 😉 E comunque non vedo il nesso logico fra le pippe e la mia stima per Travaglio…
“E comunque non vedo il nesso logico fra le pippe e la mia stima per Travaglio…”
Io sì!
“…Però non direi che mi sono “ammazzato” di pippe. Insomma, una o due alla settimana mi pare un ritmo sostenibilissimo per un maschio giovane. E tempo per studiare me ne rimaneva…”
Ahahahahahahahahahh….
Oddio, basta, credo che mi verrà un’ernia dalla risate….
Mah, Sebastiano, se poi consideri che queste robe le ha scritte una donna cinquantenne, con problemi d’autismo, effettivamente la cosa fa un po’ ridere, ma anche un po’ piangere.
Questi racconti di prodezze sessuali o simil-sessuali le escono spesso, ne ha scritte di ogni sul genere….., si è persino vantata, con un altro horror nick maschile, di aver abusato di una collega ……non so, a me fa una tristezza infinita.
Ma quale donna?!