Qualcun say al popol of internet (and a Biancofior) che “Berlusconi is not a delinquent” si trov sul dizionar
[internal_video vid=112489]Gli italiani, che tragedy, non sanno l’Inglese. Ieri ad esempio è stato diffuso un video in cui il sottosegretario a non so che Michaela Biancofiore dichiarava alla Bbc che Berlusconi è innocent, mica delinquent. Allora giù improperi e sberleffi da parte del cosiddetto popolo di internet, cioè il quarto Stato composto da chi anziché fare qualcosa sta seduto ad aspettare di criticare quello che fanno gli altri: che imbarazzo la Biancofiore che parla Inglese togliendo le vocali in coda alle parole, the vocals from the parols.
Ebbene, se il popolo di internet sapesse l’Inglese saprebbe anche che si tratta di una lingua composita che assomma termini di origine sassone a termini di derivazione latina, i quali pertanto spesso coincidono con quelli italiani scevri dell’ultima vocale. Se avesse mai prestato opera di traduzione o interpretariato, il popolo di internet, saprebbe che l’Inglese più diventa difficile per loro più diventa facile per noi, ovvero che i termini inglesi più aulici sono proprio quelli di origine latina che risultano più immediati e intuitivi per gli italiani. Se il popolo di internet avesse quanto meno letto Beppe Severgnini, saprebbe che costui si rallegra all’idea che in quanto italiani latinofoni disponiamo di un arsenale di termini elementari che ci consente di parlare un Inglese sofisticatissimo per i madrelingua.
Se possedesse un dizionario Inglese/Italiano, il popolo di internet, potrebbe trovarci scritto (ricopio dal mio Hazon/Garzanti): «Innocent, agg., innocente, non colpevole: the accused (o the defendant) is innocent, l’imputato è innocente. Delinquent, agg., (dir.) colpevole, (amm.) inadempiente, insolvente: s. juvenile delinquent, delinquente minorenne».
Ora, non voglio dire che Michaela Biancofiore conosca a memoria il dizionario, ed è magari probabile che andando a intuito sappia l’Inglese a sua insaputa; fatto sta che il famoso popolo di internet è composto da una manica di presumptuous ignorants.
Tratto dal blog di Antonio Gurrado
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3 commenti
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Ma non credo che la si prenda in giro per quello, direi piuttosto per “judgestesse”.
E’ sempre un errore affidarsi ai dizionari bilingue; così si perpetuano errori e si perdono molte sfumature, come in questo caso. Infatti i dizionari d’inglese monolingue riducono l ‘uso attuale di “delinquent” e “delinquency” ai giovani commettono piccoli reati
– “Delinquency: Criminal behaviour carried out by a juvenile.” Merriam Webster;
– “delinquent adjective 1(typically of a young person) tending to commit crime, particularly minor crime:delinquent teenagers. noun: a delinquent person:juvenile delinquents”. Oxford Dictionaries;
– “delinquent noun someone, esp a young person, guilty of delinquency” Collins cobuild
e non mi pare che Berlusconi possa fare parte di questa categoria (sia per il reato attribuitogli, sia per l’età anagrafica). Per cui direi che ci siano prove a sostegno della critica al livello di lingua inglese dell’intervistata.
Detto questo trovo maggiormente scandalosa la frase precedente: “The Italian people are in love with Silvio Berlusconi” è infatti decisamente falsa. “Some Italian people” sarebbe stata più corretta; “many Italian people” anche; “most” un po’ tirata, ma almeno prudente…
Sostenere però che gli italiani, popolo tutto, siano innamorati del Signor B. mi sembra decisamente una falsità.
Come sanno bene gli “scienziati” come me, l’inglese più ricco di termini neolatini è quello scientifico. Ai congressi internazionali accade spesso che i congressisti UK facciano le loro comunicazioni andando a usare, dove è possibile, rarissimi termini d’origine anglosassone, si dice per far “dispetto”, non tanto a noi latini, quanto ai loro invidiati-odiati “cugini” nord-americani.
Comunque, tornando all’argomento, l’inglese “made in Biancofiore” può fare brutti scherzi: ci sono parole inglesi d’origine neolatina, che non hanno lo stesso significato dei corrispondenti italiani: così “people”, derivato, forse attraverso il francese antico, dal latino “populus”, non significa “popolo”, ma “gente”, più esattamente – essendo un singolare che regge il verbo al plurale – “le gente”, alla maniera lucchese. Chi sa se gli inglesi non abbiano imparato a parlare “educatamente” da quei miei concittadini, che, nella Londra medievale avevano in mano tutto il commercio internazionale, e il fiorino lucchese era più apprezzato, nelle transazioni commerciali, del “pound” – altro termine d’origine latina, da “pondus”, “peso” – locale…