Fisichella: «La fede è la ricerca di Dio, il cristiano è sempre in cammino»

Di Redazione
16 Agosto 2012
Parlando della Festa dell’Assunta, monsignor Rino Fisichella ha illustrato «la bellezza di Maria» ed ha parlato del mistero della Vergine come «via che conduce a Dio».

(Tratto da ZENIT.org) – Nel corso della veglia che si è svolta a Parigi nella cattedrale di Notre Dame, monsignor Rino Fisichella ha illustrato «la bellezza di Maria» ed ha parlato del mistero della Vergine come «via che conduce a Dio».

«La fede è la ricerca costante di Dio. Per questa ragione, il cristiano è sempre in cammino» ha affermato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione, ed ha aggiunto, «molte persone cercano Dio» e tra i tanti che entrano a Notre Dame per contemplare la bellezza della cattedrale, potrebbero trovare il «bisogno di credere e pregare». Parlando della Festa dell’Assunta, il prelato ha sostenuto che «questa celebrazione ci invita a guardare il mistero della nostra esistenza attraverso la ricerca e l’incontro con il volto di Gesù Cristo». Perché «nel volto di Gesù ritroviamo le caratteristiche del volto di Maria sua madre».

Secondo monsignor Fisichella «i tratti di Maria nel volto di Gesù sono segni che ci avvicinano al mistero dell’incarnazione del figlio di Dio. Perché, attraverso Maria, Dio si fa umanità». In questo contesto «la vicenda di Maria è il segno più eloquente di ciò che Dio può fare con una persona che crede», ha commentato il Presidente del Dicastero per la nuova evangelizzazione, ed ha aggiunto: «Ciò che il Signore ha elogiato in Maria, è di aver fatto la volontà del Padre».

Per monsignor Fisichella la disponibilità totale a Dio e alla sua volontà, di cui Maria è espressione, ci conduce al mistero dell’Eucaristia. «Ogni giorno, – ha affermato il prelato – il Corpo di Cristo ci trasforma secondo il disegno di Dio e ci permette di vedere la sua vittoria sulla morte.  Quello che otteniamo è “pegno della vita eterna” e seme di immortalità».

Ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio: «Come a Maria fu chiesto di credere alle parole dell’angelo, ed essere certa che il figlio che portava in grembo era il Figlio di Dio, così noi siamo invitati a riconoscere in questo pane, il Figlio di Dio nel suo corpo glorioso». «L’esempio di Maria – ha affermato – non è altro che la fiduciosa obbedienza allo Spirito», e «la festa dell’Assunta ci racconta come la vita è forte, e come Dio è fedele alla sua promessa».

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6 commenti

  1. maio

    Un anno fa, in occasione di una processione, il Sindaco PDL (come vede non ne faccio una questione di Partito) si rifiutò di partecipare perchè l’ itinerario prevedeva che si passasse sotto il balcone del Boss locale che, come consuetudine, benediceva (lui!) la statua della Madonna.
    Quel Sindaco si rifiutò e fece l’ atto plateale di togliersi la fascia tricolore.
    La storia d’ Italia, sopratutto del Sud, è piena di tanti piccoli gesti individuali di ribellione alla delinquenza.
    Purtroppo, però ciò spesso non basta e non possiamo dimenticare che a costruire quella cultura di omertà e di condiscendenza, hanno partecipato pure elementi di tutti i gradi delle gerarchie cattoliche locali.
    Troppo spesso manifestazioni più o meno folcloristiche sono state scambiate per manifestazioni religiose.
    Troppo spesso ha prevalso la convenienza di mantenere l’ ordine. A te il primato economico, a me il primato sulle coscienze.

  2. maio

    Caro viccrep, io ho il torto di informarmi a 360° e di confrontare tra di loro le varie posizioni.
    Se leggo che Pippo ha fatto questo e questaltro e nessuno lo smentisce, posso arrivare a pensare che sia davvero così.
    Se ad esempio leggo per l’ ennesima volta, articoli del tenore di:
    “A Napoli, ma non solo. In Campania sono tantissime le feste patronali “patrocinate” dai clan. Con omaggi e applausi ai padrini in carcere. Cittadini e sacerdoti conniventi assicurano il successo del rito”,
    e nessuno smentisce, così come tante altre volte, arrivo a pensare che, purtroppo, sia proprio così.
    Lei è proprio sicuro che non sia così?
    D’altronde, caro viccrep, nella cattolicissima Italia, la storia spesso è fatta dalla cronaca quotidiana.

    1. viccrep

      a volte le notizie si costruiscono enfatizzando certi aspetti per renderle più appetibili.
      Ma se in certe zone le persone citate vivono libere e partecipano a una processione, il parrroco non è un giudice non può impedire che queste ci vadano
      M aproprio in campania qualche hanno fa un bos voleva dare un grosso contributo per la festa patronale, il contributo fu rifiutato ne diedero risalto anche i giornali
      prenda certe notizie con le molle

    2. Poppi Pippo

      Cosa centro io ?? 😉

  3. maio

    A proposito di processioni, feste patronali ed altro, perché non dite una parole sulle commistioni, sopratutto al sud, tra Chiesa e potentati locali?
    Con gli uni che fanno a gara a scambiarsi omaggi con gli altri? Io do un privilegio a te, tu dai una bella processione a me …
    Parroci e assessori si fanno l’ occhiolino, sotto l’ occhio vigile del boss del paese.

    1. viccrep

      certo sig Maio che lei conosce profondamente il sud e parla con una consapevolezza di conoscre segreti mafiosi.
      Ma perché non li denuncia altrimenti sono insulti del tutto gratuiti e se così se li tenga per se

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