Ennesimo appello a sostenere Tempi sottoscrivendo l’abbonamento al mensile? Sì, ennesimo appello. Abbiamo in redazione una cinquina di formidabili ragazzi (si fa per dire, ormai quarantenni con vasta prole) i quali, non soltanto ci credono ancora, ma stanno facendo i matti. E sfidando le intemperie di una fama da affamati si sono presi sul gobbone i conti di un’impresa estrema. E giù, a rimettersi al lavoro sulle sudatissime carte.
Ora dovete metterci l’euro voi. Lo so, sempre voi. Gli stessi. Gli stessi più gli amici. E gli amici degli amici. Infatti, a cosa serve la vita se non per essere data? Così i soldi. Se ci devi comperare il latte per il pupo, per carità, tieniteli ben stretti. Però se hai un conto in banca per il quale 50 euro sono meno che un fuscello alla ventura, beh, l’hai capito anche senza l’appello di un pirlacchione rimasto per strada. È l’ora di rabboccare. Non ditemi tutte le vostre buone ragioni a nicchiare, cari lettori. È andata così.
Però adesso, bando alla lagna, avanti con i cinque dell’Ave Maria e il signor direttore Lele Boffi, campione di controinchieste e mattanza di tonni, bufale e cicciobelli del mondo delle notizie poco affidabili ma di grande spettacolo. E già si capisce che senza questi cinque che in redazione ci stanno da almeno dieci anni, Tempi non sarebbe stato riempito facilmente. State già leggendoli, no? Se questi qui non vi stessero già informando di come vanno certe cose in Belgio. O di quello che vi avevamo detto già anni orsono e si è confermato solo adesso, circa le inchieste farlocche e la perdita secca di benessere anche a causa di una nevrastenia da giustizialismo d’accatto. Se vi foste persi per sempre le micidiali articolesse del tiratore scelto Casadei. O il punto sulle fregnacce del giorno infilzate dal bravissimo Piccinini. Se vi fossero mancate le originali (e in esclusiva) notizie dagli esteri a firma del mostruoso Grotti (lo sapete che per servire Tempi il Leone ha imparato il cinese?). E, infine, le delicatesse femminili della signora Giojelli. Ok, non devo spiegarvelo io, siete d’accordo che sarebbe mancato qualcosa di serio allo spettacolo dell’informazione che deve andare avanti. Per non parlare del giro dei collaboratori alla Corradi e Perrone, Miriano e Mantovano, Corigliano e Fortunato, me ne dimentico tanti e gli altri che arriveranno. Però non dimentico una prece per il compagno Veltroni, partito democratico e tornato a recensire i Coelho altrove.
Scusate la nota polemica finale. Ma cos’altro dovete aspettarvi se non ancora e sempre un Tempi da Carolina Reaper, il peperoncino più piccante del mondo? Perciò, avanti popolo. Grazie popolo. E non fiori ma bigliettoni da 50. Grazie. Vi vogliamo bene.