Attenzione: notizia bomba sull’«apertura di Cl alle unioni gay»

Di Luigi Amicone
16 Settembre 2015
Davvero pensate di utilizzare le parole di Carrón come una benedizione del ddl Cirinnà? Chi scrive ne ha parlato faccia a faccia con lui. E la risposta di Carrón è stata…

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Dunque, secondo il tam tam che si va diffondendo in rete, “Comunione e Liberazione apre alle unioni gay”. Una bomba. Ma è vera? A noi non sembra. Il titolo bomba è infatti costruito sulla base di alcune considerazioni che il presidente della fraternità di Cl, don Julián Carrón, propone all’attenzione di Aldo Cazzullo, nell’intervista apparsa oggi, mercoledi 16 settembre, sul Corriere della Sera. Alla domanda sulle unioni omosessuali («Fenomeno irreversibile? Oppure va combattuto?», domanda Cazzullo), Carrón si limita ad osservare che, testuale, «la diffusione delle unioni omosessuali è un dato evidente a tutti, in una società plurale». E che, ancora testuale, «la questione è quale riconoscimento dare, e il loro rapporto con la famiglia fondata sulla relazione uomo-donna, i figli, le adozioni». Aggiunge inoltre che sul tema ha discusso con amici omosessuali consapevoli essi stessi delle delicate questioni in gioco; testuale: «Parlando dell’adozione dei figli: che conseguenze avrà per loro la mancanza di una figura femminile? E che scenario apre per la dignità delle donne l’utero in affitto?». Per concludere che su tutti questi temi, testuale, «c’è bisogno di uno spazio di libertà che permetta un dialogo che non costruisca muri».

Scusate, davvero pensate di utilizzare le parole del capo di Cl come una benedizione del ddl Cirinnà?

[pubblicita_articolo]Il commento più lungo, articolato e ardimentoso all’intervista a Carrón l’abbiamo letto sull’Huffington Post. Pubblicato giusto di spalla alla galleria de “I più clicccati”. Dove al primo posto spicca il titolo “Renzi esulta per i sondaggi” , al secondo “Perché masturbarsi fa bene alla salute”, al terzo “Cosa si prova davvero in un matrimonio senza sesso”.

Ecco, in questa bella cornice di impegnativa riflessione spicca anche il commento di Mauro Leonardi. Il quale anzitutto ci informa di cose che neppure i ciellini sapevano di non sapere. Per esempio, i ciellini, o perlomeno quelli che conosco io, non sapevano di non sapere che «don Giussani pochi giorni prima di morire, fece promettere allo spagnolo dai capi storici del movimento da lui fondato – ad uno ad uno – di seguirlo fedelmente, come fosse stato lui stesso». E, sempre quelli che conosco io, non sapevano di non sapere che «da allora il suo impegno per spiritualizzare e rendere interiore l’eredità del Gius (come i ciellini chiamano il fondatore) è stato costante».

Insomma, non sarà la bomba delle “apertura alle unioni gay” ma sono notizie rilevanti, i tecnici direbbero: da “insider”. Ma sono tali? Sono notizie riservate? O come con la “bomba” sono fantasie che galoppano?

Sia come sia, per parte nostra siamo in grado di smentire il commentatore dell’Huffington Post almeno su un punto. Quello in cui tira in ballo Tempi per interpretare il non detto da Carrón. Il quale non detto sarebbe questo: «Nell’intervista, senza parlarne apertamente, si spiegano ancor meglio i motivi per cui Comunione e Liberazione decise di non aderire alla manifestazione di Piazza San Giovanni del 20 giugno, suscitando le ire della rivista Tempi».

Ire? Ire de che? Chi scrive c’era – e veramente c’è da vent’anni a Tempi – e almeno a chi legge Tempi è noto che non siamo Cl. È vero, abbiamo aderito volentieri alla manifestazione per la famiglia. Anzi, abbiamo fatto anche di più, visto che abbiamo contribuito a lanciarla dedicandole una bella copertina. Ma che c’entrano le ire?

Se proprio volete una notizia la notizia è questa: chi scrive, siccome si reputa un claudicante ciellino da una parte e un pessimo adulatore dall’altra, ne ha parlato direttamente, amichevolmente, faccia a faccia con don Julián Carrón. E la risposta di Carrón è stata la stessa che ha dato a Cazzullo: «Libertà». Mai sentito dire dal capo di Cl “apriamo alle unioni gay” e – voglio dare un’altra notizia all’Huffington Post – neanche al “matrimonio senza sesso” o alla “masturbazione benefica”.

@LuigiAmicone

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98 commenti

  1. Fabio

    A chi ha risposto al dr .Leandro Aletti di “stare a cuccia” vorrei dire che ” a cuccia ” ci stia lui, e non gli permetto di offendere un uomo che ha dato una testimonianza coraggiosa per decenni a tutta la Chiesa e infierire solo perché è anziano è da vigliacchi.
    Chi ha scritto questo non è degno neanche di rivolgere la parola a un grande uomo come Leo Aletti, se lo ricordi.

    E comunque ha ragione Leo, Carron ha bisogno di consiglieri un po’ più saggi di quelli che ha.
    Uno che dice che chi non vuole seguire CL come lo intende lui , allora se ne vada o presenti le dimissioni se è visitor, non ha capito molto di Papa Francesco.
    Il Papa ha già condannato i cristiani quando dicono agli altri “noi abbiamo la verità e se voi non la volete andatevene”.
    Don Carron deve ancora imparare il dogma post conciliare del dialogo ,perché lui dialoga solo con chi vuole e se è in crisi scrive al Corriere. Questa tecnica si sopravvivenza ha già mostrato i suoi limiti.

    Anche Paolo VI con mons Lefebvre e altri 4000 prelati ha fatto così, parlava di dialogo con tutti , ma loro ha rifiutato di riceverli, non ha avuto il coraggio di dialogare con loro, e ha contribuito a portare alla divisione che persiste ancora oggi e di cui è responsabile tanto quanto mons Lefebvre.

    Don Carron sta facendo la stessa cosa all’interno di CL perché parla solo con Vittadini.
    E gli altri…vadano a ramengo…

    Leo Aletti hai ragione.

    1. tanto dubbio

      Davvero urlare nei reparti di ginecologia: «Siete assassini!» (che oggettivamente è una verità) è stato un contributo alla Chiesa? Neanche un piccolo dubbio?

      1. Fabio

        Tanto dubbio

        Alludevo a quel che ha sopportato in tribunale per anni con il dr. Luigi Frigerio per aver informato alcune donne sulla realta’dell’aborto come del resto e’previsto dalla legge. Infatti e’stato assolto.

        Sei sicuro che abbia detto cosi’?

        A me pare che abbia fatto dei richiami a donne che erano li’per la terza o quarta volta
        ma non in quei termini , a me risulta diversamente.
        Pero’ io non c’ero posso sbagliarmi.

        1. Fabio

          Comunque anche anni fa un tale si mise a urlare “razza di vipere, sepolcri imbiancati ecc…”?
          ma non abbiamo mai detto che non abbia dato suo contributo alla Chiesa.
          Non e’che da qualche tempo abbiamo sostituito al Vangelo il manuale di Della Casa ?
          Neanche un piccolo dubbio ?

  2. Sebastiano

    “…c’è bisogno di uno spazio di libertà che permetta un dialogo che non costruisca muri…”
    perbacco, sembra di sentire il cardinal Martini quando diceva:
    “emerge il bisogno di lotta e impegno, senza lasciarci prendere dal disfattismo”.

    Quanto a banalità non so quale delle due sia migliore.
    Ho il triste presentimento che si preparino mala tempora. E a partire dal prossimo sinodo, soprattutto se alla fine di quest’ultimo dovremo chiedere scusa a Tommaso Moro per essersi fatto mozzare la capoccia per nulla. Le nuove disposizioni sull’annullamento del matrimonio cattolico gli stanno già sghignazzando addosso.
    Mah…

    1. Fabio

      Caro Sebastiano
      capisco la tua preoccupazione ma tra concedere sic et simpliciter la Comunione ai divorziati risposati come da due anni si ventila e allargare gli annullamenti e’piu’corrispondente alla coscienza cristiana la seconda soluzione.
      Il Papa ha fatto bene cos’ sii evitano sacrilegi , si chiede alla gente di chiedere e di mettersi in posizione di verifica delle proprie scelte passate e anche i preti sono aiutati a capire : un prete checsi trova un divorziato risposato che vuole la Comuniine cosa deve fare ? Adesso puo’invitarlo a farevdomanda di nullita’e durante il procedimento il prete stesso puo’capire meglio davanti a chi si trova e decidere a ragion veduta.
      La cosa piu’importante e’ il rispetto per l’Eucarestia che con le proposte di Kasper rischiava di perdersi gravemente…
      lecsoluzuoni del Papa in qualche modo permettono di salvare il rispetto per i sacramenti.
      Penso che anche S.Thomas More condividerebbe che e’ male minore rispetto al.malr di concedere indiscriminatamente la Comunione ai divorziati risposati come vuole Kasper.

      Anche perche’lui ha difeso il matrimonio sacramentale di Enrico VIII perche’lo difendeva il Papa …ma se per assurdo il Papa avesse deciso diversamente lui sarebbe stato col Papa…
      Nel nostro caso il Papa ha deciso cosi’e come Sir Thomas noi stiamo col Papa…

  3. Sgarrubba

    Ma dai? Allora adesso i gay aprano a CL. I cuori, intendo.

    1. SUSANNA ROLLI

      Sgarubba, perchè i gay dovrebbero avercela con i cristiani? Solo perchè non riconoscono il loro “matrimonio”? Perchè sono eco di quel che aveva detto chiaramente Gesù? I cristiani amano tutti e pregano per la salvezza dell’anima di tutti -anche della loro. Cosa ti fa pensare che i cristiani ce l’abbiano con i gay? Piuttosto, rivolgiti a quelle confessioni religiose dove i gay vengono molto “semplicemente” fatti fuori..altro che cristiani!

      1. Fabio

        Hai ragione Susanna, anche Gesù nel Vangelo aveva detto che ci sono alcuni ” che nascono eunuchi dal seno della madre , altri che lo diventano perché evirati dagli uomini …..” (Matteo 19,12)
        e non ha condannato il fatto in sé di nascere così o diventare così (all’epoca si eviravano fisicamente, oggi possono esistere motivi di evirazione anche psicologica durante la crescita).
        Ma tutti, eunuchi e non, siamo chiamati a vivere la castità.

    2. Fabio

      L’esistenza degli eunuchi l’ha prevista anche Cristo nel Vangelo (Matteo 19,12) e non ha condannato il fatto in sé.
      Ha richiamato tutti eunuchi e non alla castità.

      Ripeto per l’ennesima volta che anche i rapporti eterosessuali fuori dal matrimonio sono peccato mortale per la Chiesa.

      1. SUSANNA ROLLI

        Bravo, fossero tutti schietti come te ci sarebbero molte più confessioni, derivate da un piu’ ampio e profondo senso del peccato.

  4. leo aletti

    Quando parla Carron, presidente di Comunione e Liberazione, vale tutto e il contrario di tutto. Preghiamo e chi può gli dia saggi consigli.

    1. Fabio

      L’unico consiglio e’di rispondete a certe domande cpn i discorsi di Papa Francesco sulla famiglia o ….col Vangelo.
      E di finirla di buttare la palla in corner con la frasetta fatta :” ..e’una sfida dei nostri tempi…”= sono xazzi tuoi amico cosa vuoi da me ? sempre

      Cristo non ha mai dato risposte cone questa….frasetta fatta..che don Carron ,lui usa mokto… risposta evasiva…che fa molto intellettuale snob …
      se npn se la sente di dare certezze nel rispondere come faceva un certo Gesu’ Cristo , almeno rimandi a quel che dice il Papa sulla famiglia ….

      1. Fabio

        Che dire ?
        speriamo che l’ innaffiatura del ciliegio proceda e speriamo di mangiare buone cliegie quanto prima …!

        finora abbiamo mangiato ciliegie del supermercato…

    2. Fabio

      Giusto Leo,
      all’inizio anche il Papa Francesco parlava a ruota libera, adesso forse inizia a capire che la sua libertà è stata strumentalizzata dai mass media e sta più attento ed è più preciso nella formulazione delle espressoini.

      Don Carron vissuto fino all’ordinazione sacerdotale in una Spagna che era una riserva protetta dal generalissimo Franco, una Spagna tenuta fuori abilmente (e giustamente ) fuori dalle vicende belliche europee dal caudillo che aveva preso in giro Hitler facendogli credere di essere suo alleato e non muovendo mai un dito per i suoi pazzi e deliranti ideali nazisti (e ha fatto bene, è stato bravo a tutelare gli spagnoli , avesse fatto così anche Mussolini…) Carron forse non si è nemmeno reso conto che lontano dal suo seminario esisteva una cosa che si chiamava Europa : poi improvvisamente già adulto ha visto cambiare tutto .

      Don Giussani ha vissuto in seminario durante la guerra, Italia coinvolta in pieno, e ha dovuto subito aprire gli occhi sulla realtà, sull’Europa, e negli anni ’50 ha capito subito come stavano le cose e cosa stava succedendo e si è buttato ad annunciare Cristo nella scuola confrontandosi DI PERSONA ogni giorno con la mentalità laicista, non scrivendo lettere al Corriere della Sera ogni 2 x3.

      Carron ha una visione “perezosa ” spiritualmente del Cristianesimo, .per forza non è colpa sua, è vissuto in un ambiente protetto fino a 30 anni….non conosce il gusto della lotta.

      1. Antonietta

        @Fabio

        Concordo con la tua lettura sull’influenza del Franchismo su Carron.
        Chissà se i suoi “consiglieri” ci hanno pensato, chissà se sanno chi è il caudillo, ma soprattutto chissà se c’è qualcuno che gli da’ consiglio e aiuto a questo ispanico

  5. il santo bevitore

    A me, onestamente, questa ondata di “già saputo”, “so io” eccetera dà molto fastidio.

    La mia esperienza mi dice quanto è bello imparare sempre, continuamente. Se Dio mi dà il terzo Papa geniale di seguito, ebbene io cerco di seguirlo immedesimandomi anche con le sfumature e le intuizioni nuove che ha.

    Analogamente, vorrei invitare tutti ad abbandonare posizioni di difesa delle proprie ragioni e delle proprie interpretazioni su cosa sia il carisma di CL, e di andar dietro all’uomo che don Giussani in persona (mai dimenticarlo!) ha scelto come suo successore e che per ripetute volte è stato liberamente (mai dimenticarlo!) eletto Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione e Consigliere Ecclesiastico dell’Associazione Laicale Memores Domini.
    Qui nessuno ha usurpato qualcosa. Tutto è alla luce del sole. Non piace? Legittimo. Ma evitiamo di dire fanfaronate nell’ombra.

    1. Controcorrente

      Caro Santo Bevitore

      tutti i Papa sono geniali perché ci sono stati dati,anzi donati dallo Spirito Santo e non perché lo decide lei, anche i peggiori secondo l’opinione pubblica es: Giovanni X amante di Marozia detta la papessa Giovanna,Stefano VI completamente matto,Benedetto VII morto ammazzato da un marito geloso, ecc.

      1. antonietta

        @cisco
        Grazie Cisco per aver confermato la mia idea che i ciellini di oggi (e quelli come te che dalla prima repubblica sono passati senza problemi di sorta alla seconda) non hanno la minima idea di cosa sia un padre dato che da 10 anni a questa parte la vostra guida e’ uno zio acquisito che confonde libertà e relativismo.
        Vatti a leggere ciò che ha consigliato Crotti, l’elogio della coscienza di Ratzinger

        1. giovanna

          Che pesantezza, Antonietta !
          E anche i tuoi sodali !
          Mi date una sensazione di asfissia !
          Aria, aria !
          ( anche se magari , sulla questione unioni gay, la potrei anche pensare come voi, ma se il frutto è questa arroganza e questa mancanza di carità…no, grazie, non mi faccio fre gare la cosa più bella della mia vita , la cosa che mi fa respirare.. )

    2. Fabio

      sai caro Santo Bevitore ….se e’per quello anche Benedetto XVI e’stato eletto da un Conclave di cardinali che forse pesa di piu’che l’indicazione di un prete ambrosiano da solo….eppure …la Chiesa non ha pietrificato il suo carisma ….
      panta rei …caro amico …panta rei…

      1. Fabio

        Non solo caro Santo Bevitore…ad esempio S.Pio V nella sua Bolla Quo Primo Tempore del 14 luglio
        (data fatidica…) 1570 scrisse che chiunque avesse ardito cambiare la Messa in latino e anche il modo di celebrarla
        sarebbevincorso nell’indignazione di Dio e dei SS.apostoli Pietro e Paolo…ma npn mi pare che Paolo VI e mons Bugnini si siano fatti.molti problemi nella Riforma Liturgica …..nella Chiesa tutto cambia caro mio ….panta rei….
        e si spera che cio’che cambia sia per il.bene della Chiesa …la Chiesa e’sempre stata la prima il modello vincente di come non si debba mai pietrificare un carisma….neanche se una cosa l’ha detta un Papa santo come S.Pio V…figuriamoci se per il.bene di CL non si puo’cambiare una cosa detta da don Giussani…in altri contesti e altri tempi…
        comunque nel frattempo….aspettiamo che l’innaffiatura finisca e il ciliegio cresca …

      2. Fabio

        Non solo caro Santo Bevitore : la Chiesa e’maestra di come non si pietrificano i carismi S.Pio V nella sua Bolla Quo Primo Tempore del 1570 scrisse che chiunque avesse ardito cambiare la Messa (la Messa in latino in vigore fino al 1973) o il modo di celebrarla sarebbe incorso nella indignazione di Dio e dei SS.apostoli Pietro e Paolo , ma come vedi mons Bugnini e Paolo VI non di sono fatti molti problemi 500 anni dopo con la Riforma Liturgica ,
        indignazione di Dio o meno….

        panta rei caro amico panta rei…

    3. Fabio

      ma nella Chiesa le cose cambiano in base alle esigenze dei tempi…anche in barba a decisioni autorevolissime prese in passato….e tutto cio’…pur di non pietrificare i carismi…non capisco perche’ CL dovrebbe fare eccezione e pietrificarsi su scelte del passato.
      L’argomento a favore di Carron e’che la Fraternita’l’ha liberamente rieletto piu’volte , non che don Giussani l’ha scelto nel 2005….questo ormai e’passato…con tutto l’affetto per don Giussani…

  6. Marina

    Libertà? Non mi aspettavo questo dal successore di Giussani. Possibile che ormai tutti nella Chiesa italiana facciano lo slalom per dire e non dire? Una parola chiara no, eh?

    1. federico

      Caro Direttore,
      mi permetto di segnalarle un passaggio di Papa Benedetto XVI sulla libertà e sul relativismo.
      E la prego, non abdichi alla sua ragione e alla sua storia e non si nasconda dietro a un dito come ha fatto in questo pezzo!

      “Quando, ad esempio, in nome della non discriminazione si vuole costringere la Chiesa Cattolica a cambiare la propria posizione riguardo all’omosessualità o all’ordinazione sacerdotale delle donne, questo significa che non le è più consentito vivere la propria identità, ergendo invece un’astratta religione negativa a tirannico criterio ultimo, al quale tutti devono piegarsi. E questa sarebbe la libertà, per il solo fatto che libererebbe da tutto quello che è venuto prima.
      In realtà si tratta di uno sviluppo che conduce sempre più a una rivendicazione intollerante da parte di una nuova religione che pretende di essere valida per tutti perché razionale, anzi, perché è la ragione stessa che tutto conosce e che quindi stabilisce i criteri che devono essere determinati per ognuno.” (Benedetto XVI, Luce del Mondo)

  7. caro Luigi,
    non voler prendere atto dell’evidenza non è molto costruttivo..
    Certo prendendone atto si devono anche tirare le conclusioni. Se non si segue più il capo…
    vedi un po’ tu, io ho visto da tempo…
    Un consiglio se posso permettermi, leggete “L’elogio della coscienza” di Joseph Ratzinger è del 1991 ma sembra scritto per i nostri giorni.

    1. Antonietta

      Quando invece il parlare era si’ si’ no no…

      Novembre 2010:
      Benedetto XVI precisa che gli omosessuali vanno rispettati come persone, che «non devono essere discriminati perché presentano quelle tendenze. Il rispetto per la persona è assolutamente fondamentale e decisivo. E tuttavia – osserva – il senso profondo della sessualità è un altro. Si potrebbe dire, volendosi esprimere in questi termini, che l’evoluzione ha generato la sessualità al fine della riproduzione». «Si tratta – prosegue più oltre Benedetto XVI – della profonda verità di ciò che la sessualità significa nella struttura dell’essere umano». Parlando poi della l’omosessualità come di «una grande prova» che una persona può trovarsi a sopportare, il Papa sottolinea che «non per questo l’omosessualità diviene moralmente giusta, bensì rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto».

      1. Cisco

        @Antonietta

        Forse che Carron ha mai detto qualcosa di diverso? No. E tantomento in questa intervista, che non verteva sull’omosessualità, bensì su un’eventuale legge che regoli la convivenza tra coppie di fatto.

        1. Andrea udt

          eh no cisco. non parlava delle coppie di fatto, che se voglioni possono sposarsi e avere tutte le tutele. parlava delle relazioni omosessuali.

          non negare l’evidenza!

          1. Cisco

            @Andrea UDT

            Certo, parlava del riconoscimento delle coppie di fatto, in particolare quelle omosessuali.
            Ma non dava un giudizio, non richiesto, sul’omosessualità:

            “L’Europa invita l’Italia a riconoscere le unioni omosessuali. In Spagna è già accaduto. È un fenomeno irreversibile? Oppure va combattuto?

            La diffusione delle unioni omosessuali è un dato evidente a tutti, in una società plurale. La questione è quale tipo di riconoscimento dare, e il loro rapporto con la famiglia fondata sulla relazione uomo-donna, i figli, le adozioni. Tutti capiamo che sono temi di grande rilievo personale e sociale. Anche le coppie omosessuali non possono evitare certe domande. Una volta uno di loro mi chiese, parlando dell’adozione dei figli: che conseguenze avrà per loro la mancanza di una figura femminile? E che scenario apre per la dignità delle donne l’utero in affitto? C’è bisogno di uno spazio di libertà che permetta un dialogo che non costruisca muri, ma inizi processi, come ripete il Papa, anche a livello culturale e politico.”

            Praticamente Carron non risponde, lascia sospesa la questione.
            Ma ciò non si può interpretare come favore da parte di Carron.

          2. andrea udf

            e’ una debole difesa d’ufficio. leggiti cosa ha detto la Miriano su questa intervista. cavoli, e’ un prete dovrebbe parlare e avere le idee chiare su questo tema!!

            e se lo capisco pure io che sono ateo…..

        2. Fabio

          su cui avrebbe fatto meglio a tacere….visto che non e’suo campo…..con santa indifferenza..
          La politica e’compito dei laici lo dice il Concilio …lui e’un prete…non e’suo compito esprimere giudizi sugli aspetti giuridici delle situazioni di convivenza…

    2. Antonietta

      Quando il parlare era SI SI NO NO

      Novembre 2010: Benedetto XVI precisa che gli omosessuali vanno rispettati come persone, che «non devono essere discriminati perché presentano quelle tendenze. Il rispetto per la persona è assolutamente fondamentale e decisivo. E tuttavia – osserva – il senso profondo della sessualità è un altro. Si potrebbe dire, volendosi esprimere in questi termini, che l’evoluzione ha generato la sessualità al fine della riproduzione». «Si tratta – prosegue più oltre Benedetto XVI – della profonda verità di ciò che la sessualità significa nella struttura dell’essere umano». Parlando poi della l’omosessualità come di «una grande prova» che una persona può trovarsi a sopportare, il Papa sottolinea che «non per questo l’omosessualità diviene moralmente giusta, bensì rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto».

  8. Antonietta

    a me la risposta “libertà” non basta
    Voglio un giudizio chiaro!
    Se i miei figli mi chiedono cosa è bene e cosa è male non faccio appello semplicemente ma glielo spiego

    1. Antonietta

      a me la risposta “libertà” non basta
      Voglio un giudizio chiaro!
      Se i miei figli mi chiedono cosa è bene e cosa è male non faccio appello semplicemente alla loro libertà ma glielo spiego!

      1. pippo

        brava, allora vai da chi fa il guru, non dal capo di CL. il cristianesimo è per gente che usa la ragione non per produttori/consumatori di “pappa pronta”.

        1. Antonietta

          Caro Pippo,
          La ragione la uso abbastanza per capire che non ti è chiara la differenza fra guru e padre.
          Il cristianesimo e’ per gente che ama e segue un Padre
          Ma voi ciellini dell’ultima ora essendo orfani neanche sapere più cosa è un padre

          1. Cisco

            @ Antonietta

            Un Padre dice questo: «Non sono venuto qui per convincervi delle mie idee, ma per insegnarvi un metodo con cui giudicare tutto, comprese le cose che dico».
            Quindi siamo noi Figli ad essere responsabilizzati a giudicare con quel metodo, non qualcuno al posto nostro.

          2. Fabio

            A onor del vero don Carron ha sempre detto che lui e’ uno di noi e che non si ritiene un padre per i ciellini e che loro un padre l’hanno gia’avuto ( ha ragione : si ha un padre solo nella vita) : mi spiace ,ma in questo dpn Carron e’sempre stato onesto e non puo’ essere criticato.
            Una volta ha anche scritto che non e’ che perche’ lui sostituisce don Giussani per cio’ stesso fa tutto giusto.
            Le critiche in fondo sono quel che lui si aspetta per essere piu’ adeguato.

    2. SUSANNA ROLLI

      Brava! Ti diranno che sei una fondamentalista, fa niente! .”…cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Risposta: “Osserva i Comandamenti” ! “Mamma, che cosa devo fare per …?” “Figliola, osserva innanzitutto i Comandamenti!” . Semplice, no?.
      Purtroppo, il nostro destino eterno oggi non è sufficientemente predicato, ed anche contemplato: ma sarà ciò che ci attende, è inevitabile. Predicarlo un poco di più no? Pensarci un poco di più, no??
      Cordialmente,
      Susanna, mum.

  9. Brian

    “Il vostro parlare sia SI SI NO NO ciò che è in più vien dal maligno.
    “. Infatti…….
    “Non costruite muri” disse il papa ai giovani scout cattolici in p.zza S. Pietro e questi andarono subito dopo per le vie di Roma alla parata di invertiti e travestiti!
    Avanti pure con la deriva del relativismo!

    1. Gianni

      Ottimo !!!!

  10. Tommasodaquino

    “E’ l’umanità che ha abbandonato la Chiesa oppure è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?”
    Risposta di don Luigi Giussani: “TUTTE E DUE!”

  11. angelo

    Questo è l’effetto di quando non si parla mai con chiarezza, o si teme di dire ciò che si pensa per quieto vivere, i risultati poi sono questi. Frasi che si prestano a 1000 interpretazioni.

    1. M.G.

      Purtroppo è diventata questa la cifra della Chiesa attuale, a tutti i livelli. Lo splendore della verità, sotto una coltre sempre più pesante di espressioni ambigue e politicamente corrette, si fa sempre più fatica a scorgerlo.

      1. SUSANNA ROLLI

        M:G: …condivido. Ma il malessere è specifico dell’Europa: altrove parlan più chiaramente. E i cristiani aumentano, e non rinnegano la propria Fede, affatto. Ciò ti sia di incoraggiamento. Se hai notato la parola peccato non viene quasi più pronunciata..è demodè nella nostra Chiesa. Eppure N:S:G:C: fu chiaro, basta leggere il Vangelo! Così chiaro che cervavano in tutti i modi di “farlo fuori”: al tempo giusto, poi, ci sono riusciti.

  12. Controcorrente

    Caro direttore
    Negare l’evidenza di un cambiamento, provoca a chi non vuole vederlo dolore e rabbia, questo distacco dal tradizionalismo e l’apertura al dialogo era evidentissimo a giugno quando CL non prese posizione, anzi fu molto ambigua sulla partecipazione alla manifestazione delle famiglie.

    1. yoyo

      Dai modi consueti di CL, non dal tradizionalismo, etichetta sotto cui si catalogano anche gruppi da sempre lontani ed ostili a CL (leggersi qualche blog tradizionalista).

      1. Controcorrente

        Ha ragione, ma questi gruppi come li chiama lei sono ostili a CL dalla venuta di Francesco (sarà un caso), anzi il documento di rottura con il passato è quello delle ultime Elezioni Europee.

        1. Mappo

          Controcorrente, ci sono tradizionalisti e tradizionalisti, quelli più estremisti come i sedevacantisti hanno da sempre accusato CL di ogni eresia ed abominio possibile e non dalla venuta di Francesco, ma da decine e decine di anni ed in proposito basta fare qualche ricerca in rete.

          1. Controcorrente

            Chiaro, io mi riferivo a giornali come il Timone , la Nuova Bussola Quotidiana ecc. o allo stessa posizione attuale di Mons. Luigi Negri che mi sembra leggermente diversa da quella di Carròn,
            almeno io la vedo così se qualcuno mi dimostra il contrario gliene sarei grato.

          2. SUSANNA ROLLI

            “Il vostro parlare sia: sì si, no no” , mi dispiace non sia tenuto in considerazione il modo all’imperativo (che non è il condizionale):Evabbè, quisquilie!!,

          3. SUSANNA ROLLI

            Do sempre una letta veloce al Timone, la Nuova Bussola quotidiana, Antonio Socci….e mi piacciono tanto!

          4. SUSANNA ROLLI

            PS: e stampo anche degli articoli, e li divulgo. E lo farò finchè mi parrà bene.

  13. ppp

    Dopo l’ennesima intervista cambieremo nome. Non più comunione e liberazione ma educazione e liberazione

    1. Fabio

      No visto l’esempio del ciliegio che Carron starebbe innaffiando…
      piantagione e idratazione….
      chissa’ quanto tempo durera’ questa lenta innaffiatura ….

  14. Sasso Luigi

    Sono andato a leggere l’intervista di Padre Carron e, personamlmente, trovo i suoi ragionamenti assolutamente coerenti al vangelo, alla dottrina della Chiesa e al carisma di CL con uno sguardo realista sul mondo.
    Condivido anche pienamente la lettura che ne fa Luigi Amicone.
    Trovo che bisogna riflettere e seguire lasciando perdere i sensazionalismi.

    1. Fabio

      Ma Giovanardi e’un politico e deve cercare soluzioni e’il suo lavoro.
      Carron e’un prete e non ha nessuna responsabilita’in merito oltretutto non e’italiano quindi un motivo in piu’per adottare una santa indifferenza su certe questioni e riportare solo quel cge dice Cristo e quel che dice Papa Francesco.

    2. Fabio

      Caro Luigi Sasso
      nel Vangelo Cristo non lasciava mai in sospeso le questioni , ma dava sempre una risposta.
      Non ti avrebbe risposto “…questa e’la sfida del futuro…” come dire affari tuoi, cosa vuoi da me” , no il Vangelo da’sempre una risposta pensa a come e’stato preciso Cristo sul matrimonio…
      e sulla questione della donna dei sette mariti di chi sara’spisa in Cielo…Cristo risponde preciso , anzi direi scientifico…
      mi spiace ma nell’intervista si lasciano troppe cose in sospeso…ladciate all’immaginazione di cho domanda…troppo comido rispondere sempre “..questa e’ una sfida…”
      Cristo nrl Vangelo npn rispondeva cosi.’

      O firse tu hai un”idea di Vangelo molto sentimentale.
      O forse abbiami letto due vangeli diversi.

      1. Sasso Luigi

        È incontrovertibile che il cristianesimo ha portato all’abolizione dello schiavismo. Eppure i primi cristiani non reclamvano leggi per abolirlo. Vivevano una dignità umana autentica.

  15. Daniele

    Premesso che di ciò che dice Carrón m’importa meno di niente, devo dire, per amor di verità e sulla base della mera conoscenza della lingua italiana, che a me pare che una sua apertura ci sia.

    Quando uno dice: “La questione è quale riconoscimento dare”, significa che dà per scontato che un qualche riconoscimento vada dato e restano da discutere solo le modalità. Magari non il matrimonio, magari non l’istituto configurato dal ddl Cirinnà, ma un qualche riconoscimento giuridico delle unioni gay, secondo Carrón, va dato, E questo è già più di quanto i commentatori di questo giornale siano disposti a concedere 😉

    Poi Carrón dice: “Parlando dell’adozione dei figli: che conseguenze avrà per loro la mancanza di una figura femminile?” Sembra dare per assodato che l’adozione ci sarà (dice “avrà”, non “avrebbe”) e si interroga – legittimamente – sulle conseguenze. Insomma, si pone delle domande, ma non dà risposte negative (a differenza di Ruini o Bagnasco), bensì auspica “un dialogo che non costruisca muri”.

    Insomma, dire che Carrón “apre alle unioni gay” non mi pare così lontano dalla realtà.

    La mia interpretazione: CL è un movimento (che io aborro) pragmatico e immerso nella realtà. Quindi sono realistici e optano per una politica di riduzione del danno (di quello che loro considerano tale). Si rendono conto che le unioni gay sono inevitabili e quindi pensano: meglio contibuire a regolarle piuttosto che contrastarle invano. Prendono atto della sconfitta e cercano almeno di trattare la resa.

    Detto questo, lascio i cattolici alle loro beghe interne 😉

    1. Mangiafuoco

      Di “amor di verità” e “mera conoscenza della lingua italiana” io non mi azzarderei a trattare, fossi in te.
      Comunque, a voler esser pedanti, la frase “la questione è quale riconoscimento dare” significa “sic et simpliciter” la constatazione che la cosa di cui si oggigiorno dibatte nella società cosiddetta occidentale è quale riconoscimento giuridico dare a questa realtà.
      Che tu creda che con questa frase si dia per scontato che un qualche riconoscimento vada dato dipende forse dal fatto che tu sei talmente rintronato da ritenere plausibile che Carron avrebbe potuto anche auspicare la deportazione in massa dei gay su carri piombati verso la “soluzione finale”…

      1. andrea udt

        mi limito a constatare che Ruini e’ stato chiarissimo, Carron qualche dubbio a chi non conosce la storia e il carisma che caratterizza CL lo fa venire.

        se concedi una intervista ti rivolgi a tutti ed e’ meglio tenerne conto: non e’ sempre colpa dei giornalisti.

      2. Daniele

        Io non so nulla di Carrón e pochissimo di CL.
        Mi limito a constatare che nell’affermazione “La questione è quale riconoscimento dare”, il riconoscimento è – come si dice in pragmalinguistica – “shielded from challenge” (“protetto dalla contestazione”), ossia viene dato per pacifico e presupposto, e quindi il dibattito non verte più sull'”an” bensì sul “qualis”: non SE ci sarà un riconoscimento, bensì QUALE: modalità, caratteristiche, estensione, ecc.
        Poi, se non intendeva dire questo, ha usato le parole sbagliate (o volutamente ambigue).

        1. Cisco

          @Daniele

          Se per questo perfino Giovanardi è favorevole al riconoscimento dei diritti dei singoli – peraltro già previsti dalla giurisprudenza – all’interno della coppia, anche omosessuale.
          E’ a questo che si riferisce Carron, non certo alla proposta Cirinnà.
          Poi certo poteva essere anche più chiaro, ma mandare a quel paese qualcuno non mi sembra rientri nel temperamento di Carron (ha trascorso un’infanzia felice tra piantagioni di ciliegi in Estreamdura, non in qualche circolo arcobaleno di Bologna a discettare di utero in affitto e a tacciare di “omofobia” chiunque non la pensasse come lui).

    2. giovanna

      Caro “daniele-xyzwk”, qualsiasi cosa dica contro la Chiesa e contro CL un venditore di sperma , quale tu ti sei dichiarato, è una medaglia al valore.

      Ciò detto, sono perfettamente d’accordo col direttore : non mi farò fre gare dai titoli farlocchi e interessati di giornali e giornalisti.

      1. Daniele

        Tipico argomento “ad hominem”, il tuo. Ben nota fallacia logica 😉

    3. Andrea

      “Detto questo, lascio i cattolici alle loro beghe interne ?”

      CL non e’ i Cattolici, ma solo un minoritario movimento.

      La questione di bambini che vengono comprati da genitori, il fatto che a un bambino venga negato di avere una presenza materna (o paterna) sono questioni che non riguardano i cattolici ma i diritti umani, qualcosa di comprensibile anche a non credenti.
      Essere genitori non e’ un diritto, avere un padre e una madre deve invece esserlo.

      Non devi necessariamente essere religioso per capire. che l’omofilia, oggi di moda, domani chissa’, propone derive di aretramento della civilta’.

      1. xyzwk

        Essere genitori non e’ un diritto, avere un padre e una madre deve invece esserlo.

        Leggi di Più: Notizia bomba sull’«apertura di Cl a unioni gay» | Tempi.it
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        Magari se ci spieghi perché quando sei figlio hai diritto ad avere i genitori e quando sei genitore non hai diritto ad avere figli? Il diritto o esiste per entrambi o non esiste per nessuno! Altra cosa è dire che i figli quando sono piccoli hanno necessariamente bisogno dei genitori, mentre i genitori possono non avere il bisogno di avere figli!

        1. giovanna

          Sempre più in basso , “xyzwk-daniele” !
          Ma se non hai niente da dire, non riesci a trattenerti ?
          Che umanità disastrata e devastata.
          E non parlo di umanità dei gay, dato che si è bello che capito che non sei un gay, te ne impipi dei gay, come te ne impipi di chiunque : cerchi solo un pretesto per sfogare il disagio psichico che ti divora.
          Sei patetica.
          Mi dispiace molto che sei ridotta così, ma sei patetica.

  16. Mappo

    Caro Amicone, grazie per il chiarimento, tuttavia la sensazione di qualcosa che non vada nel Movimento continuo a provarla e non da ora, ed è come puoi immaginare un qualcosa di spiacevole, che mette tristezza e disagio, perché se, come spero, ho torto io, vuol dire che l’alzheimer galoppa a più non posso e se viceversa per disgrazia avessi ragione io sarebbe peggio ancora, visto che CL è parte indissolubile della mia storia dal 1977. Tutta questa premura a non erigere muri, ma anzi costruire ponti, che si tratti dei migranti o delle “nuove famiglie” mi sembra, come dire, un poco eterodiretta, in rottura con la nostra storia e quel che è peggio con la Storia della Chiesa.

    1. Lucia

      Sono d’accordo con Mappo, c’è qualcosa che non va. Lo dico senza arroganza, con umiltà, ma questa di oggi non è la nostra storia. Sono legata al movimento dal 1973 e questa appartenenza ha plasmato un modo di vivere e di pensare che ha determinato tutte le scelte della mia vita. Ora non appare più la forza di una proposta integrale. Perché Carron non ha il coraggio di don Giussani?

      1. xyzwk

        Forse perché di proposte integraliste non ne sente più nessuno il bisogno? Bastano e avanzano gli integralisti islamici….

        1. Valerio

          si ha bisogno di una proposta integrale, Cristo e tutto quello che deriva da Lui

          1. SUSANNA ROLLI

            ..se no non avrebbe detto “io sono la via, la verità e la vita”.

        2. mappo

          Xyzwk, qui l’unico integralista sei tu e non c’è integralista islamico che possa reggere il tuo confronto, ma poi che gusto ci troverai a fare sempre la figura del fesso lo sai solo tu. Dimmi, sei così anche nella vita quotidiana, ammesso che una cosa come te possa avere qualcosa che si possa definire almeno eufemisticamente vita sociale?

          1. SUSANNA ROLLI

            Mappo, scusa, a me non dai dell’integralista? Me lo merito un pochino anche io,in fondo, le mie discussioni, i miei posts feroci….Abbi pietà! Ci tengo!

        3. To_Ni

          Essere integralisti significa non essere come te?.

      2. Fabio

        .Lucia…Carron ..sta innaffiando il ciliegio….abbi un po’di pazenza…

      3. Fabio

        rispondo a Lucia : perche’ non ha ricevuto come don Giussani una formazione teologica e un’educazione cattolica
        pre conciliare.

        Il motivo per cui CL con don Giussani era invisa a molti nella Chiesa era perche’ aveva dimostrato una continuita’ vissuta con la Tradizone precedente rendendo manifesto che la cultura cattolica del padsato basyava per dar bita ad un movimento anche nei tempi moderni. E aveva avuto successo tanto che nel ’75 Paolo VI si ritrovo’solo cpn CL a Roma gli altri….non c’erano piu’…
        CL di don Giussani e’l’esempio e l’applicazione del fatto che la cultura cattolica pre conciliare poteva essere vissuta ancora oggi in termini umani e sociali pienamente soddisfacenti…in poche parole don Giussani senza volerlo coscientemente e senza saperlo cpn CL aveva dimostrato che il Concilio Vaticano II era inutile superfluo…
        questo per gente cone il card Martini e tanti altri era insopportabile…
        Carron anche grazie alla sua formazione unicamente post conciliare sta conducendo CL all’ovile della Chiesa attuale…

    2. Cisco

      @Mappo

      La Chiesa non è storia, è Presenza: per fortuna Cristo è risorto e continua a operare!
      Con questo non voglio dire che è colpa del tuo alzheimer, tuttavia bisogna cercare di approfondire il discorso, il papa lo ha detto molto chiaramente:

      “Fedeltà al carisma non vuol dire “pietrificarlo” – è il diavolo quello che “pietrifica”, non dimenticare! Fedeltà al carisma non vuol dire scriverlo su una pergamena e metterlo in un quadro. Il riferimento all’eredità che vi ha lasciato Don Giussani non può ridursi a un museo di ricordi, di decisioni prese, di norme di condotta. Comporta certamente fedeltà alla tradizione, ma fedeltà alla tradizione – diceva Mahler – “significa tenere vivo il fuoco e non adorare le ceneri”. Don Giussani non vi perdonerebbe mai che perdeste la libertà e vi trasformaste in guide da museo o adoratori di ceneri. Tenete vivo il fuoco della memoria di quel primo incontro e siate liberi!”

      Grazie Papa Francesco!

  17. Intervista al Corriere

    Intervista interessante ma la frase: “Quello che renderà sempre più forte il legame matrimoniale sarà solo un’esperienza di fede adeguata, senza la quale l’indissolubilità sarà un’utopia” suona molto equivoca. L’indissolubilità del vincolo matrimoniale non è un’utopia, perché si tratta, se celebrato validamente, di un sacramento, cioè di un fatto, stabilito da Cristo e dalla Chiesa, per grazia di Dio.
    I fatti non si cancellano.
    E questo vincolo è molto più grande della capacità degli sposi di corrispondervi o di mantenerne le promesse, anche se si smarrisse la fede dopo trent’anni di matrimonio da perfetti cattolici (e può succedere, il mistero della libertà usata male è sempre in agguato) il vincolo non scomparirebbe e difatti non scompare, anzi, rimarrebbe come uno dei segni della presenza di Dio, come una possibilità di appiglio da cui ripartire…

    In questa frase invece Carron pone le giuste domande:
    «Parlando dell’adozione dei figli: che conseguenze avrà per loro la mancanza di una figura femminile? E che scenario apre per la dignità delle donne l’utero in affitto?»
    però non fornisce il suo tentativo di risposta, che sicuramente sarebbe stato negativo e quindi avrebbe scatenato le solite polemiche; però se su questo tema, cioè che i bimbi nascono e dovrebbero crescere con un papà e una mamma, possibilmente quelli naturali, non ci si sente più liberi di esprimere una posizione ragionevole e di buon senso in una normale dialettica di dialogo, la situazione è veramente triste e violenta…

    1. Carlo

      “L’indissolubilità del vincolo matrimoniale non è un’utopia, perché si tratta, se celebrato validamente, di un sacramento, cioè di un fatto, stabilito da Cristo e dalla Chiesa, per grazia di Dio.”

      Grazie tante. Se non c’e` la fede, come si fa a celebrare validamente un sacramento?

      1. Claudio

        E allora i matrimoni misti non sono validi? Uno dei due non ha fede. Come la mettiamo?

        1. Carlo

          Uno pero` ce la deve avere!

        2. Cisco

          @Claudio

          Un matrimonio misto non è sacramento, nonostante sia valido.
          Infatti può essere sciolto per favor fidei a causa del privilegio paolino.

    2. To_Ni

      Intervista al Corriere

      «Parlando dell’adozione dei figli: che conseguenze avrà per loro la mancanza di una figura femminile? E che scenario apre per la dignità delle donne l’utero in affitto?» oltre no muri e si ai ponti

      In sostanza non siamo in grado di dire “Sí, sí; no, no”. Forse perché temiamo che si arrabbiano e che ci prendono per integralisti? Questo è un bel problema.

      1. SUSANNA ROLLI

        Ci sveglieremo, To-Ni, dal sonno stanco delle nostre anime..Ha voglia, che ci sveglieremo!!

    3. Carlo

      “se celebrato validamente”

      certo, ma se non c’e` la fede, celebrarlo validamente e` piuttosto difficile…

      1. Fabio

        Secondo me un cristiano e specialmente un prete dovrebbe parlare di quel che ha detto Cristo e basta e non dare giudizi politici per compiacere tanto piu’su argomenti come il ddl Cirinna’che si scontrano con la visione cristiana.

        In tutta l’intervista al Corriere non compare nemmeno una volta la parola “Cristo”.
        In compenso ci sono tante considerazioni cge oscillano tra lo gnostico e l’utopico.

        Ormai in CL si parla di Cristo per allusione. Uno deve intuirlo dietro le righe…se riesce…

        anche se e’ difficile immaginarlo dietro i giudizi che si leggono nell’intervista….su argomenti che collidono con la visione cristiana…in certi casi e’ meglio tacere …
        Esiste un atteggiamento in questi casi che la Tradizione cristiana ha chianato “una santa indifferenza”.

        1. SUSANNA ROLLI

          Caro Fabio, annunciare il Vangelo estrapolandolo dal contesto storico in cui ci si trova a vivere (quel preciso momento storico in cui Dio ti ha messo) significa infischiarsene di come vanno le cose..”pastori” di anime, si dice..da pascere. Devi dare l’erba buona al gregge se vuoi che cresca bene: la devi controllare, vagliare, devi tenere fuori quella cattiva se no si rischia di danneggiarlo… devi amare il gregge che ti è stato affidato al punto che dovresti correre a dx e a manca per tnerlo bene in guardia dal lupi rapaci; oggi ce ne sono tanti che cercano di divorarti!, senza nemmeno che tu te ne accorga! . E allora ecco il Pastore che arriva e, oltre ad annunciare il Vangelo, ti dice che se sostieni l’aborto col tuo voto sei complice, che devi informarti come genitore su cosa si potrebbe insegnare ai figli alla scuola dove li porti, che se non pagate il biglietto del tram è come rubare, che i panni di troppo che sono nel tuo armadio starebbero bene indosso anche a qualcun’altro, ecc. ecc.
          Perchè se ci siamo ridotti cristiani nè carne nè pesce è proprio anche colpa dei pastori che hanno annunciato in Vangelo -ok- ma se ne sono infischiati della realtà che li circondava…

      2. Fabio

        no vale …basta intendere il matrimonii come lo intende la Chiesa e voler fare cio’che fa la Chiesa anchecsenzacaver fefe , basta riconiscerne il valore per se’…ed e’valido.

    4. Cisco

      Carron non penso facesse un ragionamento da teologo…a Cazzullo, poi….non scherziamo!
      Evidentemente per “indissolubilità” intendeva il vivere in maniera autenticamente cristiana il matrimonio, dato che molti cattolici divorziano sebbene il matrimonio resti, in quanto sacramento, indissolubile…

    5. Fabio

      Alle domande sarebbe bastato che Carron avesse risposto con i recenti discorsi del Papa sulla famiglia e sull’impirtanza di avere un padre e una madre. ( di Papa Francesco , non S.Pio X).
      Niente ;neanche quello.

      Utopia e’l’idea di cristianesimo di don Carron.

      Riguardo alla fedelta’richiesta in punto di morte da don Giussani credo che anche un ciellino sappia che deve essere fedele a Cristo innanzitutto.
      E le disposizioni orali in prossimita’della morte valgono per quel che valgono con tutta la compobente emotiva che inplicano.

      S.Paolo nella Prima Lettera a Timoteo scrisse ,e non in punto di morte,che il vescovo non deve essere un neo convertito perche’non si inorgoglisca.

      La Chiesa gli ha subito “disobbedito” e ha fatto vescovo S.Ambrogio che non era neanche battezzato.

      Ma non credo che S.Paolo dal Cielo se la siapresa piu’di tanto.

      1. Fabio

        San Pio V nella Bolla Quo Primo Tempore del 14 luglio (data fatidica…) 1570 aveva scritto che chiunque avesse cambiato la Messa e il.modo di celebrarla ,la Messa in latino in vigore fino al 1973,sarebbe incorso nella indignazione di Dio e degli apostoli Ss.Pietro e Paolo…
        ma non mi sembra che mons Bugnini e Paolo VI si siano fatti molti problemi in merito e se pensavano fosse un bene per la Chiesa cambiare la Messa hanno fatto bene (ma che fosse un bene va anche dimostrato…).

        Fissare per sempre la storia di CL alle decisioni prese davanti a don Giussani morente questo si’ mi sembra proprio voler “pietrificare il carisma”….

      2. Fabio

        anche S.Pio V aveva scritto cose nel 1570 (Quo Primo Tempore) che con la Riforma Liturgica del ’73 sono state spazzate via come se nulla fosse..e Paolo VI non si e’fatto certo problemi per quanto scrisse S.Pio V…

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