
Arriva la giornata dei vegani. E persino l’Oktoberfest si adegua
I vegani sono tra noi. Si tratta di un gruppo sociale che non si limita a bandire la carne dal piatto, come i vegetariani, ma vieta ogni proteina animale. No pesce, no latte e vari derivati, no uova, no cuoio. Il 1° novembre si terrà la giornata mondiale dedicata ai vegani, un modo di vivere ormai entrato a far parte della società, nonostante siano ancora molti a guardarlo con scetticismo.
NUMERI. I dati Eurispes del 2013 parlano di quasi 600 mila vegani in Italia, cioè l’1,1 per cento della popolazione. Aumentano le associazioni che ne tutelano gli interessi, i prodotti a loro dedicati, i menù nei ristoranti. Sempre più spesso le case cosmetiche espongono una “V” verde sull’etichetta del proprio prodotto, per indicare la mancanza di ingredienti animali.
Nelle scuole milanesi è già partito, con scarso successo, l’esperimento di dare cibo vegano ai bambini, mentre Michela Brambilla, animalista convinta, ha proposto un decreto legge che imponga ai ristoranti di avere sempre un menù vegetariano e vegano alternativo a quello classico.
Persino l’Oktoberfest, festa di birra e salsicce, ha deciso quest’anno di proporre piatti senza carne e birre vegane. Non tutti sanno infatti che la birra, pur essendo fatta di malto e orzo, potrebbe contenere in sé alcuni additivi di origine animale. Lo stesso discorso vale per il vino, e per questo un vegano dovrà stare attento anche a ciò che beve.
STAR. Moltissimi i personaggi famosi che si sono fatti sponsor del veganesimo. Paul e Stella McCartney in primis, Pamela Anderson, che ha anche manifestato per la Peta, l’associazione animalista, Madonna, anche se non si è mai apertamente dichiarata tale, e Natalie Portman, che però ha confessato di non aver saputo resistere in gravidanza di biscotti al cioccolato.
ASSALTI. Lo scorso settembre un gruppo di vegani ha assaltato la “Festa della famiglia abruzzese e molisana”, a base di arrosticini, che si teneva in un paesino limitrofo a Torino. Cavi elettrici tranciati e stand imbrattati con le scritte “no ai mangia cadaveri”. Nonostante questo, la festa è andata avanti per tre giorni con oltre ottomila partecipanti. E ventimila arrosticini grigliati e distribuiti.
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8 commenti
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essere vegani non è un credo politico, e infatti persone di ogni credo e idea politica sono vegane. ma vi do’ ragione solo su un punto: quelli che si fanno sentire di più e quelli che sembrano tenere la scena, sono quelli affiliati con centri sociali di estrema sinistra. dirò di più: ci ho anche barrufato più volte visto che sostenevano l’idea purista che solo chi è di sinistra è contro l’opressione quindi può essere un vero vegano/animalista. chissà perchè dimenticano sempre stalin e tutte le dittature comuniste…
in realtà le persone vegane, hanno una semplice e unica differenza con chi non lo è. hanno aperto occhi e cuore e hanno lasciato entrare la compassione. tutto qui. quando ti rendi conto che una mucca soffre enormemente come un cane, o un gatto abbandonati, quando le portano via il vitello, se hai un briciolo di pietas non puoi fare finta di niente. io credo che il 95% delle persone siano potenzialmente vegane ma preferiscono non guardare. come diceva linda mcartney (la prima moglie di paul), se i macelli fossero in centro e avessero pareti di vetro, il numero di vegani sarebbe enorme. c’è un video di una candid camera su youtube, dove al supermercato quando chiedono una salsiccia il salumiere prende un maialino e lo mette in una macchina. gira la manovella, si sentono le urla dell’animale ed esce la salsiccia. ovviamente è uno scherzo ma la gente non lo sa, e si indigna o si sconvolge. io mi chiedo perchè? è ciò che succede lontano dai loro occhi…
perchè dovrei accettare e provocare la morte di un essere che usa linguaggio diverso dal mio, ma soffre in egual modo? solo perchè sono solo intellettualmente superiore? solo perchè ho il potere di farlo? seguendo questo principio si potrebbe giustificare ogni genocidio, perchè gli aguzzini erano più forti e organizzati, quindi avevano diritto di fare ciò che hanno fatto?
bhè io non credo. ed è per questo che un vegano non sarà mai in pace finchè il 100% delle persone non la smette con la carne. poi c’è modo e modo, ma alla fine il senso è quello: non è mania di controllo, ma voglia di metter fine a delle sofferenze che noi vediamo e ci sconvolgono mentre la maggior parte delle persone non nota, e non possiamo accettare. una bistecca per noi non è una “cosa” che tu scegli di mangiare o no, era un essere senziente che ha fatto una vita atroce e una morte ancora peggiore. per questo non c’è spazio per la negoziazione.
ad ogni modo sono d’accordo con voi che molte persone esprimono questo concetto con rabbia e violenza e sono quasi sempre persone che escono dai centri sociali. ma io credo che questo derivi dalla frustrazione e dal senso di violenza che le persone di estrema sinistra hanno dentro di sè. anche io sono rimasto molto male andando al festival vegetariano a gorizia e vedendo che alla fine sembrava un misto di centri sociali/new age di bassa lega. peccato perchè so che questo spaventa e allontana molte persone potenzialmente interessate. me ne sarei andato pure io dicendo “questi sono fuori!”.
ma la realtà è che la compassione e la pietas non hanno colore politico, ma l’obiettivo finale è certamente fare sì che tutte le persone la possano riconoscere e scelgano volontariamente di smetterla di mangiare animali. del resto l’essere umano si evolve: fino a 500 anni fa era normale assediare una cittadina e moncare le mani a tutti gli abitanti se non si arrendevano, una volta conquistata. o fino a 150 anni fa erano normali le pubbliche esecuzioni (soprattutto in vaticano), dove ai giustiziati venivano prima frantumate le ossa a sprangate e poi venivano finiti tramite squartamento in pubblica piazza, e tutto ciò attirava molto pubblico, come fosse uno spettacolo. oggi ci sembra rivoltante. tra qualche secolo ci sembrerà rivoltante ammazzare mucche.
Marco for president….
continuando così ci faranno diventare tutti jainisti. beh io no una bella bistecca ogni tanto me la mangio. a quel paese i vegetariani.
sta tornando di moda il jainismo. non solo riguardo al vegetarianismo. basta informarsi anche su internet. corsi e ricorsi storici. dai e dai convinceranno sempre più persone. millenni fa c’erano platone, gli orfici, i pitagorici, i gimnosofisti e vorrei vedere certe opere del teatro greco. oggi ci sono media.
anche zoroastrismo, buddhismo e taoismo. l’induismo in parte. ma il jainismo viene prima. asceti nudi mendicanti itineranti sono citati nei poemi epici indiani e nei veda (il cosiddetto kesin muni o saggio dai lunghi capelli che poi è anche descritto come “la droga” e anche qui corsi e ricorsi storici).
NB: i famosi gimnosofisti greci sono i digambara (=vestiti d’aria) jainisti, ossia gli asceti della corrente certo più antica del jainismo. infatti gimnosofisti dal greco significa “sapienti nudi”.
visto che mi sto divertendo un altra cosa: oggi va di moda, e da decenni, il nudismo. dei digambara si è detto. aggiungo che il famoso personaggio raffigurato nel sigillo proto-shiva o shiva-pashupati trovato in gujarat altro non è che un asceta digambara. ma questo è riconosciuto. ciò che forse non è ancora del tutto riconosciuto, o così mi pare, è che un personaggio simile è raffigurato nel calderone di gunderstrup trovato in Danimarca. anche se, e non so come lo abbiano capito/dedotto, forgiato in tracia (=bulgaria e grecia del nord-est), patria di dioniso. che era importante nel culto misterico di orfeo o orfismo (=jainismo esportato in grecia). l’unica differenza rilevante, comunque non da poco, è che è vestito. in effetti in india puoi anche andare nudo, in tracia o in Danimarca no. si ha nel complesso l’impressione che in passato la gente si divertiva a portare in giro le proprie idee apparentemente bizzarre. che oggi sono state riscoperte. chi glielo ha fatto fare? mah vai a capirci!
poi idee bizzarre… bruttarelle un bel pò. il suicidio assistito jainista (=samlekana) praticato in grecia e in cina dai taoisti oggi è più tecnologico e lo hanno cgiamato eutanasia. e siamo sempre lì, corsi e ricorsi storici.
Il problema di questi vegani non è che abbiano idee strampalate, ma che sono dei dittatori travestiti. Alla fine il succo è che le loro idee le vogliono imporre a tutti.
Infatti sono affratellati con centri sociali, animalisti fanatici, sinistre estreme. Gente che non ha certo solo intenzione di proclamare le proprie idee eccentriche, in mome della “libertà di opinione”, ma tutto il contrario. Basti pensare agli assalti alle macellerie e agli allevamenti, ai presidi animalisti contro i laboratori di ricerca, ai “blitz” nei centri di ricerca universitari, agli insulti e minacce verso chi non la pensa come loro.
Nei loro intenti è instaurare un sistema legislativo e poliziesco che al confronto quello dei talebani sono rose e fiori.
Mangiare carne fra un po’ potrà essere fatto solo di nascosto (sempre che non ti becchino e ti mandino in galera per “omicidio).
Almeno fossero altrettanto intransigenti con cose come l’ aborto e gli esperimenti sugli embrioni umani… Ma di questo non se ne parla nemmeno. Anzi sono tutti alleati con le nazi-femministe abortiste.
Soliti tiranni mascherati da libertari.
alla faccia della democrazia. se l’uno per cento è già più importante del restante 99 vuol dire che siamo già
alla dittatura delle minoranze, qualunque idea bislacca promuovano.