In autunno, come tutti sanno, cadono le foglie. Ma non tutti sanno che in questo periodo dell’anno cadono anche i capelli. Per questo le pagine dei quotidiani si riempiono di annunci di lozioni per prevenirne la caduta, miracolosi preparati anticalvizie e altre pozioni che addirittura garantiscono una ricrescita sbalorditiva. Purtroppo quasi tutti questi annunci sono ingannevoli e subiscono puntualmente la condanna del Giurì e dell’Antitrust. Come quello, tanto per citarne uno, di Crescina : prodotto “miracoloso” della Labo Europa, che da tempo invade numerosi giornali con annunci che suonano più o meno così: “Pochi capelli? Arriva Crescina. Crescina agisce nei follicoli non completamente atrofizzati costringendo le cellule dei bulbi capilliferi a produrre forzatamente la cheratina”.
Inevitabile la condanna, che piomba direttamente sulle teste della Labo Europa, costretta a dichiarare il contrario sugli stessi giornali: “La vantata efficacia della lozione per capelli Crescina non risulta comprovata”. Nel frattempo – una sentenza per essere esecutiva impiega mediamente quattro mesi – si vendono migliaia di confezioni di Crescina e di altri prodotti balordi. Con un grave danno per la pubblicità. Tutta. E soprattutto per i consumatori più deboli che, sebbene abbiano imparato a distinguere una promessa-iperbole da una presa in giro, debbono fare attenzione prima di mettersi strane idee in testa.