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Le motivazioni dell’assoluzione per Silvio Berlusconi e per gli altri imputati nel processo “Ruby ter” milanese, uscite ieri a due mesi dalla sentenza pronunciata dal tribunale di Milano a metà dello scorso febbraio, confermano che il processo è stato condotto malissimo dalla procura. E confermano la piena correttezza della tesi espressa dalla difesa del Cavaliere già nel gennaio 2019, quando i suoi avvocati Federico Cecconi e Niccolò Ghedini (deceduto nell’agosto 2022) segnalarono alla corte che molte delle ospiti delle serate di Arcore, sospettate già nella primavera del 2012 di aver mentito su quanto vi accadeva, per lunghi mesi erano state ascoltate dalla procura come semplici testimoni: ma era stato un gravissimo errore, perché in quel momento avrebbero dovuto essere già iscritte nel registro degli indagati.
Era stato lo stesso Berlusconi, del resto, a dichiarare pubblicamente già nel 2012 che aveva deciso di versare un mensile alle ospiti delle serate ad Arcore per r...
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