
Affari in vista: Monti accoglie l’emiro della superpotenza economica più piccola del mondo
Se non fossero stati scoraggiati «dalla corruzione», avrebbero investito di più e prima. Ha detto così il premier Mario Monti al termine dell’incontro avvenuto ieri a Roma, lisciando l’emiro del Qatar Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani. «L’incontro è stato l’occasione per consolidare il rapporto strategico tra i nostri due Paesi’» ha aggiunto, per «corroborare l’amicizia ed estendere l’ambito di questa amicizia nel breve e medio periodo». Il Professore, come se ce ne fosse bisogno, ha anche ricordato che il Qatar è «tra i Paesi più dinamici e ricchi del Golfo».
Monti cerca così di entrare nelle grazie dell’emiro della famiglia Al Thani, che si diletta a fare shopping di calciatori a suon di miliardi, che comanda l’impero economico grande quanto l’Abruzzo dal 1995. Attirare gli investimenti di Doha è una mossa che potrebbe fruttare molto al Belpaese, visto che il Qatar, unico Stato al mondo a ospitare una base americana e offrire un consolato ai talebani, attinge la sua fortuna dal giacimento marino di North Dome, che ospita 1.800 milioni di miliardi di metri cubi di gas naturale.
Negli ultimi anni, le relazioni bilaterali si sono intensificate soprattutto nel settore energetico: «Con il rigassificatore di Rovigo (costruito con il contributo di Qatar Petroleoum e inaugurato nel 2009, ndr), quando sarà a pieno regime, sosterremo il 10% del fabbisogno annuo di gas». L’obiettivo, insiste Monti, è quello di fare dell’Italia un «hub energetico tra Unione Europea, Africa centrorientale e Asia».
Tanti gli affari sul tavolo tra Italia e Qatar: Doha starebbe per rilevare la quota dei soci libici di Unicredit e punta a consolidare gli scambi con Finmeccanica. C’è poi la Costa Smeralda, con il Qia (Qatar INvestment Authority) che è molto vicino ad acquisire la Costa Smeralda Holding con i terreni e gli alberghi dell’Agha Khan. Dal punto di vista del settore dei servizi aerei, i voli si intensificheranno tra i due paesi passando da 14 a 35 settimanali, mentre i cargo da 2 a 7.
Per sapere tutto sull’economia e la politica estera della “superpotenza tascabile”, l’impero più piccolo del mondo che sgomita per un ruolo da grande protagonista nello scacchiere mondiale, non perdete il servizio di Tempi (13/2012).
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