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Squalo chi legge

L’acqua sporca e il veleno

Di Emiliano Ronzoni
10 Novembre 2024
Così attraverso i pensieri del principe Nechljudov protagonista di “Resurrezione” Tolstoj ricorda quanto sia «terribile» perdersi nella nostra «animalità» al punto di «non distinguere più il bene dal male»
Otto Dix, Tre prostitute sulla strada, 1925 (particolare)
Otto Dix, Tre prostitute sulla strada, 1925 (particolare)

Da dove pescare in quel mare infinito e maestoso che è Tolstoj? Nel più bel romanzo mai scritto (Anna Karenina)? Nel racconto più perfetto (La morte di Ivan Il’ič)? Nel romanzo più possente (Guerra e pace)? Questa volta la bussola mi ha guidato su Resurrezione.

Resurrezione di Lev Tolstoj è la storia, complessa, di una colpa e della sua redenzione. Protagonista è da una parte il principe Nechljudov che in una notte di dissipazione seduce Katjuša, una serva. Katjuša, come la più classica delle sedotte e abbandonate, rimane incinta, è allontanata dalla casa, trascina inevitabilmente la propria vita nel vizio. Si prostituisce e beve. Innocente, si trova coinvolta in un caso giudiziario. Fra i giudici siede proprio quel principe gaudente e corrotto. Nechljudov riconosce Katjuša. È folgorato dalla constatazione che è lui, lui stesso, l’origine della perdizione di quella ragazza. Da allora incomincia un cammino di redenzione e conversione. Da allora in poi tutta la sua vita sarà il tenta...

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