
Farina (Pdl): «Libia, ci vuole cautela per non far scoppiare una guerra civile» – Rassegna stampa/2
Renato Farina (Pdl) ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «».
Le rivolte in Libia si fanno sempre più gravi. Ieri a Tripoli i caccia hanno bombardato la folla e sono state uccise 250 persone in un giorno.
C’è grande stupore per quello che succede in Libia, non si capisce che cosa bisogna aspettarsi, la storia si sta muovendo con una rapidità incredibile. Bisogna comunque essere cauti con questi eventi epocali: da una parte, c’è Repubblica che con un editoriale esalta la “primavera dei popoli”, un titolo festoso strano se si trova sotto ad un altro che parla di guerra civile. Bisogna anche stare attenti a usare questi problemi per la propaganda politica contro Berlusconi, come ha fatto un irriconoscibile Bersani. Noi dobbiamo mirare a una transizione non violenta del potere, perché se scoppia una guerra civile potrebbero esserci centinaia di migliaia di vittime. Dobbiamo quindi salvaguardare i diritti dei popoli e il bene delle persone, e l’Italia ha una grande responsabilità verso la Libia per motivi storici e geopolitici. Oggi Frattini andrà in Egitto a parlare alla Lega Araba, io ho molta fiducia in lui perché è bravo a tenere conto di tutti i fattori in gioco.
Ieri anche la Fondazione Policlinico, che gestisce il patrimonio immobiliare dell’ospedale milanese, ha diffuso l’elenco degli immobili di sua proprietà venduti o affittati, spesso a prezzi non di mercato, come successo per il Pio Albergo Trivulzio.
La casa è un tema importante per gli italiani. Chi ottiene case con lo sconto fa arrabbiare la gente. In un momento di vacche magre come questo, poi, certe cose sono imperdonabili. Bisogna dividere i compiti in modo che si evitino conflitti di interesse. Gli enti ospedalieri devono fare il loro lavoro, non possono gestire immobili. Sarebbe quindi un bene che dessero da gestire gli immobili di loro proprietà a società esterne in grado di farli fruttare.
Ieri il gruppo dei responsabili ha raggiunto quota 28 in Parlamento e potrà così riequilibrare le Commissioni.
Fli con mosse abili era riuscito a mettere in scacco il governo, ora la maggioranza ha reagito e ha i numeri giusti nelle Commissioni. Diciamo, con una metafora, che abbiamo messo in fuorigioco l’opposizione.
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