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Squalo chi legge

Volevo stroncare Henry James ma non sono mai riuscito a finire di leggerlo

Di Emiliano Ronzoni
20 Luglio 2025
Se a lui non fregava nulla dei personaggi di cui scriveva, perché avrebbe dovuto fregarmene a me? Perché sprecare nei suoi romanzi l’impegno che avevo investito volentieri in Tolstoj?
Henry James (1843-1916) ritratto da John Singer Sargent
Henry James (1843-1916) ritratto da John Singer Sargent (particolare)

Questo avrebbe voluto essere un pezzo di stroncature. Ma non si può stroncare quello che non si è letto. O che, almeno, non si è riuscito a continuare a leggere e finire.
Questo è anche un pezzo accompagnato (gravato) da un indispettito risentimento nei confronti di uno dei miei amici più cari e stimati. Mauro Grimoldi, detto Ziche. Gran professore di liceo, gran poeta, gran lettore di non comune acume e intelligenza critica. La questione è che io andavo esaurendo il bagaglio di scrittori russi a cui mi ero disperatamente attaccato negli ultimi anni. La prospettiva, straniata e disperante, era di ritrovarsi con poco o nulla che valesse la pena di leggere. In quel grandissimo libro che è Tolstoj o Dostoevskij avevo visto George Steiner proporre confronti e rimandi tra Tolstoj, Dostoevskij e Henry James (lo scrittore americano naturalizzato inglese, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento). Di cui io, lo confesso, non avevo mai letto nulla. Così, incrociandolo quasi per caso, avevo chie...

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