
Orhan Pamuk parla del genocidio degli armeni, la Turchia lo multa
Dovrebbe preoccuparsi solo di come presentare la sua nuova fatica letteraria, e invece il premio Nobel 2006 per la letteratura, il turco Orhan Pamuk, deve vedersela con le ire del suo governo. Che ritenedosi insultato da quello che Pamuk scrive nei suoi romanzi e dichiara ai giornali ha chiesto un risarcimento di circa 2.800 euro.
Infatti, riportano i giornali turchi, a emettere la sentenza è stata una piccola corte nel distretto di Sisli di Istanbul e la motivazione risiede nelle dichiarazioni rilasciate dallo scrittore a un giornale svizzero nel 2005, quando disse che 30 mila suoi connazionali e più di un milione di armeni sono stati sterminati dalla Turchia. Il genocidio operato dai turchi è un vero e proprio tabù nella patria di Pamuk, viene tuttora negato dal governo, e il suo riconoscimento è una delle precondizioni perché la Turchia possa entrare a far parte dell’Unione Europea.
A breve è prevista l’uscita di “Il signor Cevdet e i suoi figli“, il nuovo libro di Pamuk che, secondo consuetudine, in Italia è distribuito da Einaudi. La trama ruota attorno alla storia di un bottegaio di Istanbul in un’epoca in cui essere musulmano era ancora una cosa sconveniente. E attraverso le vicissitudini di questa famiglia viene narrata la storia della Turchia. Che Pamuk ama profondamente. Sentimento evidentemente non ricambiato.
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