
Libia, ribelli fermi da tre giorni a Ajdabiya. «Gheddafi è troppo forte» – Rassegna stampa/3
È il quinto giorno di guerra in Libia e Muammar Gheddafi è tornato a farsi sentire. Dal suo palazzo a Tripoli il rais ha dichiarato: «Alla fine vinceremo. Non temo i missili, io sono qui». Le milizie del regime hanno colpito diverse città ribelli, a Misurata e Zintan sono morti decine di civili. Gli alleati hanno risposto centrando depositi di missili. Intanto ieri è stato trovato un accordo tra Usa, Gran Bretagna e Francia per passare il comando delle operazioni militari alla Nato. L’Italia si dichiara soddisfatta della svolta mentre la Germania ha annunciato il suo ritiro dal Mediterraneo.
Rimane bloccata la situazione vicino a Bengasi. I ribelli, ormai prossimi alla città, hanno smesso di avanzare. Domenica mattina sembrava che Ajdabiya, 160 chilometri a ovest di Bengasi, potesse venire ripresa dai rivoluzionari in poche ore. Invece si è creata una situazione di stallo e da tre giorni son tutti fermi nelle stesse posizioni.
“Rafaa Al Gawarsha, capitano del vecchio esercito passato ai ribelli spiega la situazione: «I soldati di Gheddafi sfuggiti alle bombe Nato si sono trincerati all’entrata della città di Ajdabiya e nella zona occidentale, presso l’incrocio per la strada che porta a Brega, Ras Lanuf e alla Sirte. Non sono tanti, forse meno di 150. Ma sono ben armati, con lanciarazzi e una decina di tank nascosti tra le case. Gli aerei della Nato non possono colpirli, se non vogliono rischiare vittime civili»” (Corriere, p. 3).
“«Le nostre armi leggere hanno per lo più raggi di tiro inferiori ai tre chilometri. [I soldati di Gheddafi] possono sparare bombe a oltre 40. La disparità di forze è troppo ampia. La nostra tattica è compiere blitz rapidi con le nostre camionette e costringerli a esaurire le munizioni»” (Corriere, p. 3).
Oggi alcuni ribelli sono stati uccisi. A Bengasi le truppe di Gheddafi continuano a colpire la popolazione, a dispetto del “cessate il fuoco” dichiarato pochi giorni fa. Intanto si ha notizia di un aereo americano precipitato non lontano dal centro della città: è un F-15, forse vittima di un guasto meccanico. Sono salvi comunque i due piloti, già recuperati da elicotteri Usa.
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