Negli Stati Uniti sempre più centri di ricerca stanno convertendo i propri studi sulle cellule staminali embrionali in quelli sulle adulte. Il fallimento della ricerca sugli embrioni, infatti, ha costretto alcune aziende di biotecnologie a cambiare completamente campo. Lo segnala un recente rapporto del Charlotte Lozier Institute che sottolinea che il California Institute for regenerative medicine (Cirm), che nel 2007 aveva finanziato cento progetti di ricerca sulle cellule embrionali, nel 2012 ne ha sostenuti solamente sei. Lo stesso anno, su 21 premi rilasciati dal Cirm, ben 15 sono stati assegnati alle ricerche sulle staminali adulte.
ANCHE IL MARYLAND. L’uso degli embrioni per la ricerca ha sempre fatto discutere l’America. Se il presidente Barack Obama – così come il mondo progressista – è sempre stato favorevole a un loro utilizzo, anche a costo della distruzione, l’ala conservative statunitense e il mondo pro life usa si sono sempre opposti. Lo stesso rapporto segnala come uno Stato liberal come il Maryland stia tornando sui propri passi. Non certo per ragioni etiche, quanto per più banali e pragmatici interessi di business. Il Maryland, infatti, che già nel 2007 aveva devoluto fondi pubblici a 11 progetti di ricerca sugli embrioni, nel 2012 ne ha finanziato solo uno, girando il denaro su 28 studi legati all’uso delle staminali adulte, che hanno sempre più successo.
ETICA E GUARIGIONE. Le aziende di biotecnologie Geron e Escr, visto il fallimento delle ricerche sugli embrioni, nel 2012 sono passate alla ricerca sul cancro. Crescono anche i casi di guarigione grazie alle staminali adulte: come quello della bambina coreana di due anni che per la prima volta ha cominciato a respirare da sola grazie alle cellule del midollo osseo. L’istituto nazionale di Salute americano (Nih) ha elencato sul suo sito i numerosi benefici delle cure con le staminali adulte.