Durante il suo viaggio negli Stati Uniti, papa Francesco avrebbe incontrato segretamente Kim Davis, segretaria di Contea del Kentucky arrestata perché si rifiuta di rilasciare certificati di matrimonio a coppie omosessuali (e liberata dopo cinque giorni di carcere solo perché i suoi vice hanno cominciato a concedere certificati licenze al posto suo). A rilanciare la notizia dell’incontro è oggi il New York Times, citando le parole che l’avvocato della donna ha pronunciato ieri a Inside the Vatican.
«SIA FORTE». La signora Davis e suo marito Joe sarebbero stati portati all’interno dell’ambasciata vaticana di Washington giovedì 24 settembre, e avrebbero parlato con il Papa per circa un quarto d’ora. Francesco, dopo aver stretto le mani alla donna, le avrebbe detto «grazie per il suo coraggio», le avrebbe raccomandato di «essere forte» e le avrebbe regalato un rosario chiedendole di pregare per lui.
OBIEZIONE DI COSCIENZA. Sull’aereo di ritorno in Italia, papa Francesco aveva dichiarato a riguardo dell’obiezione di coscienza: «Io non posso avere in mente tutti i casi che possono esistere. Ma posso dire che l’obiezione di coscienza è un diritto umano. È un diritto. E se una persona non permette di fare obiezione di coscienza, nega un diritto. In ogni struttura giudiziaria deve entrare l’obiezione di coscienza. (…) Se un funzionario di governo è una persona umana ne ha diritto».
ACCORDO CON IL VATICANO. L’avvocato, Mathew Staver, ha anche aggiunto che i Davis, d’accordo con il Vaticano, hanno deciso di tenere l’incontro segreto fino ad ora perché la visita negli Stati Uniti del Pontefice non «finisse per concentrarsi tutta su Kim Davis». Foto dell’incontro, ha concluso, verranno diffuse presto.
Foto Ansa/Ap