
“Non ho nulla da perdere a provarlo”? La guida per smascherare i santoni e le loro “cure miracolose”

«Il ricorso a terapie non sperimentate conta numerosi precedenti nella storia: basti pensare al siero di Bonifacio, all’olio di serpente, o simili, anche molto attuali». Luca Pani, direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), usa questa formula per mettere in guardia e aiutare a proteggersi dalle nuove «cure miracolose». L’Aifa, infatti, forse anche per aiutare i cittadini a farsi una corretta idea dopo recenti casi controversi come quello di Stamina, ha pubblicato una guida intitolata “Non ho nulla da perdere a provarlo“, traduzione di quella redatta da Sense About Science con il titolo “I’ve nothing to lose by trying it”.
CAPIRE «IN COSA CREDERE». Divisa in tre sezioni, la breve guida parte dalla consapevolezza che «Internet è inondato di annunci e conversazioni nelle chat che raccontano di benefici incredibili» e «farmaci miracolosi». Nonostante «le prove a sostegno di questi supposti benefici non siano affidabili», «non è facile capire in cosa credere». Alcune domande da porsi, però, possono aiutare.
NON INFORMARSI OVUNQUE. Ci sono «molti siti web che pubblicizzano terapie non sperimentate», che «vengono commercializzate con promesse e affermazioni che giocano sulla disperazione e sull’ansia di saperne di più». La guida consiglia di «non fidarsi dei titoli gonfiati fatti per vendere i giornali» ma di controllare se di un trattamento «sono stati effettuati trial clinici approfonditi».
COSA HO DA PERDERE? Davanti a un trattamento miracolistico e non sperimentato per malattie incurabili, spesso si sente dire: «Perché non provare, cosa ho da perdere?». La guida mette in guardia dai “costi finanziari” di un tentativo disperato («vale davvero la pena spendere soldi per rincorrere false speranze?»), dai rischi per la salute («I trattamenti alternativi sono potenzialmente nocivi perché possono avere effetti dannosi per la salute o interferire con i farmaci convenzionali») e dai “costi emotivi” («Provare trattamenti non sperimentati implica un costo in termini di tempo, stress ed energie. Uno dei costi emotivi maggiori è la delusione nello scoprire che ti è stata venduta una falsa speranza»).
Ecco perché la guida consiglia di mantenere sempre un «occhio critico», di «sospettare di siti web che ti abbagliano con informazioni “pseudo-scientifiche”» e di «diffidare di ogni trattamento che venga propagandato come cura».
CERCA LE PROVE. Ma per sapere se un trattamento funziona, l’Aifa consiglia anche di non ascoltare chi è in cura perché «i testimonial danno spesso un’immagine distorta dell’efficacia di una terapia, (…) cercando con speranza qualsiasi segnale di miglioramento» e subendo il «cosiddetto “effetto placebo”». È bene invece fidarsi delle «sperimentazioni cliniche» perché «i trial clinici testano anche gli effetti collaterali e assicurano che le indicazioni sul dosaggio siano corrette», anche perché «in assenza di prove, si corre il rischio di scegliere trattamenti non efficaci o, peggio, dannosi».
CONFRONTO STAMINA. Se una cura è davvero miracolosa avrà anche delle «pubblicazioni scientifiche» pubblicate su riviste specializzate. È bene diffidare sempre di chi non ne ha. In caso di dubbio, oltre a riferirsi «al proprio medico», l’Aifa consiglia ai malati di «fare rete» per «sostenersi a vicenda e aggiornarsi sulle ricerche e le informazioni più recenti». In fondo alla guida, è anche presente una lista di siti governativi e scientifici attendibili su cui informarsi.
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18 commenti
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invece di creare un sano dibattito si lascia la parola solo all’Aifa. Come se non si sapesse che molti dei farmaci attualmente in uso sono stati scoperti/inventati da single persone conducendo privatamente le loro ricerche. Oggi queste persone sarebbero chiamate ciarlatani da certi soloni nostrani che hanno prodotto il nulla riguardo a nuove cure. Non fa onore a questo giornale una tale disinformazione.
intanto, wanna marchi ha pagato per tutti.
compresi i truffatori di lourdes e medjugorie.
E quelli dell’uasr.. da cui tu te dissoci, ma ripeti paro paro le fregnacce!
E quelli dell’uaar.. da cui tu te dissoci, ma ripeti paro paro le fregnacce!
Dovete perdonarmi, ci sono cascato ancora. In me c’è una lotta interiore tra Dr.Jeckill e Mr. Hide e spesso prevale quest’ultimo. So benissimo che a Lourdes si va per pregare e fare un’ esperienza. di fede e nessuno pretende o promette guarigioni. So anche che nessuno vende l’acqua, ma essa sgorga dalle fontane e chiunque la può prendere liberamente. Perdonate le mie espressioni animalesche e pregate perché in me vinca il bene.
A bello.. c’e gente che campa con la pensione di babbo morto, gli illuminati finanzieri che fanno i soldi supeculando su prezzo di riso e grano e tu me vieni a dì quanto è imbrogliona la Chiesa perché PROPONE (infatti se vai su vatican.va te se riempe lo schermo de pop up per l’acqua de Lourdes) de usà l’acqua santa per beneddi casa???
Shiva si vede che lei a Lourdes non c’e mai stato.
In ogni caso scrive dei commenti disorientanti.
Almeno altri ci provano con la logica matematica.. ma lei neanche quella: fa una affermazione e dovrebbe bastare a convincerci tutti… ci saluti Vanna Marchi!
Beh… con l’acqua di Lourdes uno magari guarisce, senza pagare un euro e senza tanti servizi delle Iene. Le cartelle cliniche dei miracolati ci sono, un comitato scientifico le può valutare e magari dare una spiegazione …oppure si può arrendere davanti ad una guarigione (accertata) ma non spiegabile.
Si fa i conti con l’evidenza… cosa che decisamente non fa lei!
I miracolati di Lourdes non esistono, infatti la scienza neanche li calcola.
Sono 60 persone su mezzo miliardo certificate dalla stessa Chiesa tra la fine del 1800 e i primi anni del ‘900..
Qualunque imbonitore potrebbe fare meglio.
In natura esistono molte piu guarigioni spontanee di quelle avvenute a Lourdes.
In ogni caso convincere malati di tumore e paraplegici, facendo leva sulla loro disperazione, a farsi guarire con le acque magiche è grave e dovrebbero TUTTI essere perseguiti a norma di legge, perche la legge… è (dovrebbe) essere uguale per tutti, SENZA distinzioni.
Gli euro si spendono e tanti.
I miracolati di Lourdes non esistono, infatti la scienza neanche li calcola.
Sono 60 persone su mezzo miliardo certificate dalla stessa Chiesa tra la fine del 1800 e i primi anni del ‘900..
Qualunque imbonitore potrebbe fare meglio.
In natura esistono molte piu guarigioni spontanee di quelle avvenute a Lourdes.
Ma poi… non dite che il Signore è ovunque e che in ogni luogo si puo pregare?
Se vule miracolare una persona puo farlo ovunque questa si trovi no?
A meno che non si cerchino I SOLDI.
Convincere malati di tumore e paraplegici, facendo leva sulla loro disperazione, a farsi guarire con le acque magiche è grave e TUTTI dovrebbero essere perseguiti a norma di legge, perche la legge… è (dovrebbe) essere uguale per tutti, SENZA distinzioni.
Sopratutto quando di mezzo c’e’ la salute.
Ah shiva .. provato il dente di tigre indiana? Per un cultore newage comme te è all’ultima moda..
Che cosa ti ha fatto la logica per violentarla in questo modo?
“siero di Bonifacio, all’olio di serpente, o simili”.. avete dimenticato l’acqua di Lourdes, anche quella molto attuale.