Francia. Quarant’anni dopo, l’aborto diventa un diritto. E Catherine Deneuve la spara grossa

Di Leone Grotti
27 Novembre 2014
Per "festeggiare" l'anniversario della legge Veil la famosa attrice scrive un articolo in cui ne dice di tutti i colori

repubblica-deneuve-aborto-franciaPer “festeggiare” il 40esimo anniversario della legge Veil, che ha legalizzato l’aborto in Francia nel 1975, l’Assemblea nazionale di Parigi ha votato una risoluzione per «riaffermare l’importanza del diritto fondamentale all’interruzione volontaria di gravidanza per tutte le donne in Francia, in Europa e nel mondo». In aula erano presenti solo 151 deputati su 577 e hanno votato tutti a favore tranne sette.

DIRITTO FONDAMENTALE. Il valore della risoluzione è puramente simbolico, ma anche i simboli contano. In Francia nessuno aveva mai prima d’ora votato un testo nel quale si parlasse dell’aborto come di un “diritto” delle donne, tanto meno se “fondamentale”, cioè che sta alla base dell’essere donna. E questo perché l’articolo 16 del codice civile francese stabilisce come principio fondamentale il rispetto dell’essere umano dal principio della sua vita. Nel 1975, l’aborto era considerato accettabile solo in deroga a questo principio.

ABORTO E PENA DI MORTE. Quarant’anni dopo le cose sono cambiate. Basta leggere lo sproloquio di Catherine Deneuve, l’attrice che partecipò attivamente alla campagna per la legalizzazione dell’aborto, pubblicato oggi da Repubblica, che riprende un articolo apparso sull’Huffington post. Per Deneuve, mettere in dubbio il diritto all’aborto è «un fatto gravissimo» e i movimenti per la vita sono «un’aberrazione».
L’attrice dichiara di non volere affatto «riempirsi d’orgoglio» per «essermi impegnata civilmente» firmando il Manifesto delle 343, un appello di donne che hanno ammesso di aver abortito nel 1971, quando era ancora illegale. Però si inorgoglisce, mentre verga parole di ammirazione per Simone Veil, il ministro che firmò la legge, paragonandola a «Roberto Badinter», l’uomo che ha «cancellato la pena di morte».

BAMBINI CONDANNATI. Ecco. È curioso che Deneuve vada a parare proprio sulla pena di morte, come colta da un lapsus freudiano. Perché l’unico tema di cui l’attrice non parla nel suo articolo impegnato, così come non ne parla la risoluzione francese, è quello dei bambini. Nel 2013 in Francia ci sono stati 217 mila aborti, pari a 217 mila bambini mai venuti alla luce. Deneuve scrive che tornare indietro sul “diritto fondamentale” all’aborto è «impensabile» perché «è come ripristinare la pena di morte». È vero invece il contrario: significa cancellare la pena di morte per tutti, anche per i bambini appena concepiti.

@LeoneGrotti

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65 commenti

  1. Tommy

    Lena, lei per rispondere alle domande che le vengono poste, utilizza un linguaggio assolutamente tecnico, precisissimo, impersonale, quasi da macchina. Mi ricorda il solo linguaggio che conosceva – e utilizzava per rispondere – Eichmann nel processo, alle domande dei giudici ebrei

  2. filomena.

    @Giovanna
    Sei incredibile! Adesso ti metti anche a far diagnosi psichiatriche on line basate sui pettegolezzi condivisi con Toni da cui ne trai le conclusioni che più suffragano le tue tesi strampalate. Ma quando crescerai e comincerai ad accettare le persone semplicemente per come sono senza doverci per forza appiccicare una etichetta?

    1. Toni

      @ Filomena

      Sui “pettegolezzi”
      Hai il barbaro coraggio di parlare di “pettegolezzi” tu che hai improntato tutti i tuoi interventi sulla più bieca approssimazione, strumentale alla calunnia per diffamare il nostro pensiero? Tu…che ti sei cementata sugli occhi occhiali con vetrini grigio-neri per inquadrare nel tuo angusto schema ideologico una fede, un significato della vita … per pervertirli al punto da costruire ponti tra “amore coniugale” e violenza e sopraffazione? Ti prego …smettila!

      Su Lena
      A Lena tutto si può rimproverare, tranne che non è un osceno libro aperto. Ha chiamato embrioni parassiti, ha descritto la gravidanza come un truculento film di Dario Argento, ha espresso una paranoica fissazione a sentirsi oggetto di molestia da chi l’ha avvicinato, ha dischiarato di sentirsi al sicuro tra pervertiti…sadici (ma non patologici …sic!!!) , ha dichiarato indifferenza ai bambini, indifferenza al sesso (imperdonabile questo pure per un bigotto cattolico), una generosità da alienati per regalare bambini ai gay ed una ostentata coscienza pro-eutanasia. Per completare il mio quadro mi manca solo la sua dichiarazione che è vegetariana ed animalista, ed ho finito l’album con le figurine che la riguardano.
      A questo punto il dire che è autista-schizofrenica-necrofila…non mi pare che ci vuole un genio per scoprirlo.
      Altri farebbero diagnosi più inclementi della mia: Sono sicuro che la creaturina accostata ad un malato terminale questo la farebbe cacciare gridando: “ Aiuto…levatemi questa cozza nera!!!”…. O peggio accostata ad un bambino di 5 anni questo a sentirla parlare griderebbe: “Brutta ….Brutta…via,via!!!” (Sostituirebbe nel suo immaginario “l’uomo nero”)
      Dio mi perdoni se sono cattivo: ma lo penso veramente!

      Su Giovanna
      Giovanna è la tua nemesi, ti confuta, ti dimostra che si può essere indipendente, vitale, intelligente, amare la propria famiglia e costruire armonia. Cose che tu nel tuo regno oscuro non comprendi. In più è una guerriera…e quando vi pesta fa bene …. cazzo se fa bene!!!

      1. giovanna

        :$

        1. giovanna

          Avevo tentato di fare una faccina rossa rossa, ma evidentemente non è riuscita !
          Toni, un abbraccio !

  3. Roberto

    Sig.ra Lena mi fai con -passione
    La bocca parla della pienezza del cuore
    NON TI AMI MOLTO

  4. daniperri

    È francamente singolare che di tutti i post sull’argomento solo uno sia di una donna (Lucia).

    1. giovanna

      Daniperri, cosa ne deduci ? Credi forse che l’aborto sia un argomento “femminile ” ? Niente affatto, riguarda l’uomo, la donna, il bambino, riguarda tutti !
      Da parte mia, comunque, ho già dato abbastanza alla causa “lena “, come anche altre lettrici in passato, e non credo sia utile continuare a rispondere ad una persona con così evidenti e gravi problemi : la compatisco e prego per lei.
      Sull’uscita di Catherine Deneuve : si è resa ridicola, con quella gaffe allucinante sull’aborto e la pena di morte !
      Mi piacerebbe sapere cosa hanno commentato almeno in Francia, dato che da noi, a parte il solito Tempi, non se ne è saputo nulla.
      Da noi continuano i gridi d’allarme ( oggi sull’home page del Corriere ) su come sia difficile abortire in Italia: non ci sono più i boia di una volta.

    2. Lena

      Infatti su questo sito scrivono soprattutto uomini, mi sembra; se poi alludi al fatto che la maggior parte delle donne pur pensandolo non ha il coraggio di dire quello che scrivo io, è perché non tutti sono per loro natura indifferenti agli insulti cui vengono assoggettate le persone che osano vedere l’aborto nelle prime fasi della gestazione per quello che è, per la semplice interruzione di un processo biologico. molte donne ci tengono a dare comunque un’immagine materna e tradizionalmente femminile di sé, quindi non riescono a concettualizzare in maniera franca il loro reale atteggiamento verso l’aborto.

      1. Toni

        @ Cara Lena
        amica mia, tra le cose che ignori c’è il particolare che il referendum sull’aborto ha visto il voto favorevole della maggioranza della popolazione maschile. La maggioranza delle donne ha votato contro.
        L’aborto è stata fondamentalmente una vittoria per i ….maschi.

        1. Toni

          Carissima amica…… dimenticavo sul “….non ha il coraggio di dire quello che scrivo io” . Per quello che ci siamo scambiati sopra capisci che in certe condizioni non si può parlare di coraggio.
          Il “coraggio” presuppone consapevolezza della realtà… se questa manca diventa un’altra cosa …. ma è brutta.

  5. Giancarlo

    Comprendo le donne in carriera e la reazione nel caso in cui si scopre che il figlio o la figlia che porta nel suo grembo è down ma l’aborto non è una soluzione poi non si tratta di scegliere da sola quello che vuole fare della sua vita ma la gravidanza va molto al di là delle sue forze e da sola non può reggere poi un figlio non ha bisogno solo della madre in casi di forza maggiore può chiedere aiuto alla sua famiglia

  6. E se invece di perdonare dopo perdonassimo prima?

  7. Wolf Cristhian

    lena è una roba informatica, non si incazza nemmeno se le dici che è un cesso nessuno se la fila e quindi fa come la volpe e l’uva. Se mi sbaglio fammi vedere foto… Io sono Cristhian Wolf su fb.

    1. Lena

      Non ho un profilo Fb nè su altri network ci tengo alla riservatezza e all’incolumità personale.

  8. scusate, non è molto pertinente con l’argomento
    ma c’ entra con la deneuve quindi potreste accettarlo cmq..

  9. certo che essere state state la bellezza in persona in Belle de Jour o Julie in ma drogue s’appelle julie, deve essere uno shock incredibile.. gli anni che passano per una che piu che una donna era considerata una divinita’.
    non ho mai incontrato nessuno capace di indossare le scarpe della nonna come lei con una tale scioltezza, eleganza.. o la calza color carne .. bellissima
    forse è andata un po’ fuori ..

  10. Roberto

    Gli psicopatici siedono sui governi del mondo civilizzato!

  11. Lena

    Ottima notizia. Almeno in qualche paese prevale la civiltà e la considerazione per il benessere delle donne, piuttosto che la foia primitiva e selvaggia di far sviluppare gli embrioni a tutti i costi. Meno male che da dove risiedo io sarà sempre facile fare un salto in territorio francese con il treno.

    1. Piero

      Posso permettermi di chiederle quale è il motivo che ha scatenato in lei la crescita irrefrenabile di questo odio e livore che permea i suoi post?

      1. Lena

        semplice, in quanto soggetto provvisto di un corpo con utero e ovaie, e quindi esposta, contro la mia volontà, al rischio di gravidanza (sia pure remoto), mi sento insultata e virtualmente minacciata da persone che ritengono che un embrione debba essere più considerato del mio bisogno di integrità fisica e di benessere e di non vivere un’esperienza come la gravidanza e il parto che per me sarebbe assolutamente traumatica ed egodistonica. mi dovreste stare pure simpatici? se qualcuno vi volesse imporre per legge di subire il rapporto omosessuale maschile passivo come vi sentireste? scommetto che prendereste i forconi…ah, già, dimenticavo che per voi la violenza della gravidanza subita contro volontà è giusta perché la prevede la vostra concezione dell’ordine naturale…
        ma anche se fossi stato in un corpo di sesso maschile, il mio senso dell’umanità e della civiltà mi avrebbe portato a stare dalla parte della persona che non vuole subire la violenza della gravidanza , piuttosto che dalla parte di un materiale biologico che ha solo la potenzialità di diventare un bambino.

        1. ftax

          Dimentica che anche Lei potrà essere considerata materiale biologico inutile?

        2. Mirko

          violenza della gravidanza… incredibile. Classico esempio da manuale di psicologia.

        3. grisostomo

          Eh, no. Non giochiamo a prenderci in giro. Lei il sesso NON lo fa contro la sua volontà. Ci sono gli anticoncezionali e funzionano. Se dopo Lei rimane gravida il bambino ha diritti almeno pari ai suoi. Lei non può ucciderlo per restare libera (magari di ucciderne un altro). Quale livore? Quali embrioni? Cosa sta a dire?
          … materiale biologico? …. Si vergogni

    2. Raider

      L’idea di poter abortire rende talmente felice la malvagia che, da embrione qual era, si è sviluppata in tutto, meno che nel cuore e nel cervello, che si farebbe mettere incinta apposta per poter abortire in Francia, Spagna e Alemagna, a costo di farsela a piedi.
      Lena, però, prenderà il treno in partenza dal binario morto 101, per fare una capatina da chi l’ha preceduta nel regno dei morti in spirito in termini di umanità.

      1. Lena

        No, guarda non ci tengo proprio ad abortire, stanne certo, prima di tutto perché mi farebbe orrore essere incinta anche solo per pochi giorni.

        1. Toni

          @ Lena, ovvero la sorella di Shiva101.

          Non credo che non riesci neanche volendo a restare incita per via dell’ambiente acido.
          Fa talmente schifo quello che scrivi che mi viene il dubbio pure che sei vera. Intendiamoci, non penso neppure che sei il lato oscurissimo di Filomena (Filomena come Bruce Wayne tu come Batman) … ma addirittura che sei frutto di un algortmo informatico elaborato per fare la summa della schifezza. E questo sarebbe un peccato… perchè capisco che ci può essere una fetta di donne che ti somiglia, ma c’è una maggiranza di donne anche abortiste che se vedessoro in carne ossa una cattiveria così cambierebbero idea su cosa vogliono essere. Meglio i dolori da parto.

          PS – Se ti sembra cattivo quello che scrivo…sì lo penso pure io, per un momento pure mi dispiace, poi leggo un tuo prossimo schifoso post… e non mi pento.

        2. Stefsno

          Me lo auguro per il bambino che, in caso di una tua gravidanza, dovrebbe averti come madre.
          Un consiglio ti puoi sempre far legare le tube.

        3. Daniela

          …come mai…è solo materiale biologico!
          Cosa ti darebbe così tanto fastidio…una PRESENZA…forse?!

      2. Giannino Stoppani

        Considerando che i vari modelli di ebetroll della serie “ena” sono in realtà gestiti da un soggetto che a suo tempo si presentò dicendo di essere di sesso maschile (si fa per dire…), la probabilità statistica che costui abortisca mi pare pressoché nulla.
        Altrettanto nulla mi pare la probabilità che le sue pur copiose esternazioni possano convincere delle sue sgangherate tesi una femmina di normale sensibilità e quoziente intellettivo.
        Tanto meno mi pare probabile la suddetta femmina di normale sensibilità e quoziente intellettivo presti attenzione agli gli sproloqui di una carampana ottuagenaria residuato del sessantotto, col cervello ridotto definitivamente in pappa dall’abuso continuato di sostanze psicotrope come quella citata dall’articolo.
        Tanto varrebbe dar retta alle rampogne della suocera, n’est-ce pas?

    3. Alberto

      Sì, se la vedi solo dalla parte della donna. Prova a vederla dalla parte del bambino, perchè quello che è nel ventre della donna è un essere umano a tutti gli effetti. Parlare di “diritto all’aborto” equivale a dire “diritto ad uccidere un essere umano”. E’ semplice.. E’ per questo che siamo contrari, in linea di principio. Non per niente Madre Teresa di Calcutta ha detto a un giornalista: se una madre ha il “diritto” di uccidere il proprio bambino, che cosa può impedire a me di uccidere lei, o a lei di uccidere me?

      1. Lena

        L’embrione non è un bambino, è la fase iniziale del processo biologico di formazione di un corpo umano. Con l’aborto non si uccide un bambino, si impedisce che un bambino si formi.

        1. Giannino Stoppani

          Anche tu non sei una donna, ahité!

          1. Lena

            purtroppo per me, biologicamente ho un corpo determinato da geni XX, ma sinceramente avrei fatto volentieri a meno di questa configurazione.

          2. Giannino Stoppani

            Balle.

          3. Lena

            Credi pure ciò che ti pare, continua a vivere nel mondo di Adamo ed Eva e del buon selvaggio di Rousseau. Ma la realtà della psiche umana è molto più varia di quello che raccontano le tue favolette religiose. Gli uomini non sono fatti ad immagine e somiglianza dell’antropologia cattolica, ma voi quando la realtà nega la vostra dottrina, preferite negare la realtà.
            Comunque il fatto che non si creda possibile che io sia di sesso biologico femminile, la dice lunga su quanto ancora oggi sia diffusa l’idea che le donne sarebbero delle minorate mentali incapaci di spirito critico e di emancipazione nei confronti delle realtà e di rilevare le ingiustizie cui le espone una configurazione biologica avversa.

          4. Giannino Stoppani

            Se è una “emerita testa di carciofo” uno il quale ieri scriveva che la violenza sulle donne è conseguenza dell’Amore con la A maiuscola, quello che oggi ha l’ardire di apparentare il mito del buon selvaggio di Rousseau col racconto biblico della genesi del peccato originale, che testa è?!
            Mi pare che tu, anche stavolta, ti sia sbagliato nel confonderti.
            Studia e ripassa quando sarai preparato.

          5. Lena

            e lo continuo a dire, l’amore coniugale in cui credete voi è la principale causa non solo delle violenze sulle donne, ma anche dell’attitudine di certe donne subirle in silenzio

          6. Toni

            @ Lena

            Lo credi perché sei una noce ….. vuota. lo credi perché è una frase che ti guizza nel cervello come un peto ti scappa dal culo. Se non hai l’idea di cosa è l’amore coniugale certo che l’associ con la violenza, figurati, potresti associarlo pure con il buco nell’ozono…tanto che ti costa.
            Solo una ignorante assoluta può richiamare il mito del Buon selvaggio di Rousseau che la nostra tradizione spernacchia dal primo momento che è stato elaborato.

          7. Giannino Stoppani

            Grazie Toni, tu rispetto a me sei un Giobbe al quadrato.
            Dopo la bischerata dell’Amore maiuscolo cagione della violenza e quella del peccato originale apparentato col buon selvaggio illuminista possiamo dire che il replicante Ena spara bordate a coppia come certe torrette d’artiglieria navale.
            P-2… Acqua!

          8. Raider

            Lena la malvagia continua a dire follie sataniste, a bestemmiare la santità della vita, è inutile discuetre con quest’invasata, questa donnaccola immonda: schifatela, prendetela in giro, compiangetela, se volete, senza insistere nemmeno su questo, pregate per lei, se pensate che possa servire a qualcosa, ma non prendetela sul serio, lei è presa e posseduta da satana e perciò, non ha posto dentro di sé nemmeno per l’idea di un bambino. Per la malvagia Lena, secondo tutti i crismi del satanismo, la benedizione della vita è una maledizione che devono essere i più innocenti fra tutti a pagare. E la malvagia se ne vanta: perché odia se stessa e odiare chiunque altro le dà il brivido di poter essere se stessa fino in fondo – eh, molto, molto in fondo… lena non deve nemmeno scavare tanto. .

          9. Toni

            Comunque devo ammettere che se ci fosse una hip parade tra quelli che hanno scritto schifezze antiumane… Lena vince (Schiva101 è fuori concorso). Credo che questa è una delle poche cose che capisce e la preoccupazione di vedersi superata da altri baldi concorrenti la spinge quotidianamente a scrivere il suo solito vomito.

          10. Lena

            soltanto persone con un’istruzione approssimativa da suntino scaricato online non coglie l’affinità fra il prototipo umano edenico (ovviamente prima della caduta) e la figura del selvaggio incorrotto di Rousseau…due miti affini, che portano allo stesso risultato in termini di politica sociale…

          11. Toni

            @ Lena

            Soltanto una bestia assoluta resiste insiste e persiste nell’errore.
            Una candidata al premio di imbecille del giorno, o ad entrare nel Guinness World Records dell’idiozia da alture tibetane, ignora il dettaglio del “Peccato originale” per costruire “affinita”.

          12. Giuseppe Burgio

            Lena, quoto pienamente, condivido e diffondo.

          13. Raider

            il delirio Lenenistico è più evidente che mai, dalle affermazioni qui incolonnate, che è di natura satanica: Lena non si perdona di essere quello che è; quindi, odia tutto ciò che è per quello che è e perché è. Solo ciò che nega se stesso, gay che vogliono bambini, uomini che vogliono essere donne e viceversa e “configurazioni” che cambiano da un momento all’altro, perchè il soggetto dovrebbe ssere sempre quelo che gli pare e come gli pare, per la malvagia Lena è un diritto e un segno di salute: ah!”, il corpo, questo limite inaccettabile della volontà!
            Cambiare senza una ragione, da un momento all’altro, sei donna oggi, maschio domani, trans pomeriggio, bisex la sera e via con gli orientamenti censiti da istituzioni psichiatriche da ricovero, corrisponde, per le L’-ena unite, alla salute: mentre, come chiunque capisce, è la definizione di una follia che L-ea e l’Ue vorrebbero trasfomare in modello di una società dove gli individui sono nele mani di “configurazioni politiche” come quelle contro cui tutti dovremmo lottare,.

        2. Raider

          La sentite, questa bestiaccia? Si impedisce che un bambino possa svilupparsi come ha fatto lei, cosa che non perdona né a sua madre, né a stessa, né al mondo intero.

    4. Andrea UDT

      Lena,

      ad una certa età non è solo giusto avere le propie opinioni, è anche doveroso.

      Molto più difficile è guardare nel profondo le prorpie convinzioni e coraggiosamente trarne tutte le conseguenze.

      Io, agnostico e tendenzialmente farovevole alla legge 194, non posso nascondermi quale abisso di umanità celi l’aborto.

      Perchè lungi da essere AUTO_determinazione l’interruzione di gravidanza è ETERO_determinazione ai massimi livelli.

      Sono io che decido per la vita di un altro. Altro che non può parlare per se, non esprime ancora pensiero di se ma è già altro da me, una altra vita perchè c’è già tutto il progetto di quello che potrà diventare. E sopprimerlo alla 3 settimana di gestazione piuttosto che alla 4 settimanaa non è diverso dal sopprimerlo a 3 anni piuttosto che 3 anni e 3 giorni.

      E se spingo il ragionamento l’abisso umano è chiaro: perchè oggi ci indignamo per i cristiani uccisi, oppure per i gay uccisi, ma chi li uccide segue la medesima logica: annienta l’autodeterminazione di una persona, dicendogli che Dio può pregare, che persona può amare, cosa deve pensare.

      Ed a essere onesti questi criminali sono pure un gradino sopra: perchè il barbuto imbevuto d’odio di turno magari una possibilità te la dà (convertiti o muori) e la vittima una voce per denunciare, due gambe per scappare, due mani per difendersi le ha.

      Quindi l’aborto, lungi da essere un “diritto” è una concessione che la cultura occidentale, così prodiga di diritti per tutti, fa alla debolezza di uno a scapito del più indifeso degli indifesi.

      Non vi vedo nulla da festeggiare, nulla da celebrare: vedo una ferita aperta ed una scelta tragica che dei genitori fanno perchè il medico comunica loro una malformazione grave, un gene sbagliato e questo li schianta fino a portarli per decidere sulla vita di un essere che è già altro da loro e allo stesso tempo parte di loro come solo un figlio, carne della tua carne può esserlo.

      Ecco, queste sono le riflessioni che la invito a fare prima di rallegrarsi di abitare vicino al confine.
      Perchè, magari, a pensarci bene potresti già essere sul lato del confine “più civile” e non renderne conto.

      Saluti, Andrea.

      1. Lena

        Il problema è che chi la pensa come te è così preso dalla fede nell’immoralità dell’aborto, per un atavico pregiudizio pronatalista, che non riesce neppure a cogliere la differenza REALE che esiste fra un embrione e un bambino. Se io uccido un organismo umano neonato o uno di 4 anni, ho ucciso sempre lo stesso tipo di organismo, con la stessa tipologia di vita (cosciente e senziente), solo che a 4 anni è più grosso di quanto sia a 0 mesi, sa più cose, parla invece di emettere suoni come gli animali. Ma se io interrompo il processo di sviluppo di un organismo umano, cioè agisco sull’embrione, intervengono prima che quel corpo e quel cervello umano si siano costituiti, sia venuti alla realtà. Quando c’è l’embrione, il bambino è solo una potenzialità, una prospettiva futura, qualcosa che si attende alla fine di un processo, un’idea che si sta concretizzando. Per gli antiabortisti l’uomo possibile è più importante dell’uomo realmente esistente che soffre per la gravidanza, che la vive come una violenza e vuole sottrarsi ad essa, e questa sarebbe umanità, civiltà, rispetto per i deboli ? Che senso dell’umanità può avere chi non capisce che la donna che incorre in una gravidanza indesiderata ed egodistonica è una vittima?

        1. Lena

          Inoltre anche usare contraccettivi per impedire la nascita è eterodeterminazione, la nascita di qualcuno è un evento per sua natura eterodeterminato, nessuno nasce o non nasce per propria volontà.

          1. Lucia1332

            Basterebbe guardare un’ecografia fatta alla 12 esima settimana di gravidanza, contemplare, mani, piedi, faccia con occhi, naso, bocca, per domandarsi se quello è un processo, o un essere umano. Piccolo, immaturo finché si vuole…

        2. Andrea UDT

          Provo a prenderti sul serio anche se il sospetto che la tua sia tutta una trollata rimane.

          Se uccidi un neonato è omicidio.
          Se lo uccidi un secondo prima del parto cosa è?

          In un secondo è passato da grumo di cellule a essere umano?

          E se non è quello il momento, QUANDO un grumo di cellule smette di essere grumo e diventa essere umano?

          Vedi, per il “diritto” magari una soglia arbitraria si può fissare (tipo a 18 anni puoi votare anche se magari sei ancora un imbecille immaturo) biologicamente, dal punto di vista della VITA, la cosa è molto, molto, più difficile: praticamente impossibile.

          Buona vita e ricordati che nella vita c’è di peggio che diventare madri.

          1. Lena

            un minuto prima del parto, infatti, non è aborto,è un omicidio in utero, solo che il diritto per considerazioni di opportunità, fondate sul dato fisiologico dell’incorporazione, preferisce che il bambino maturo per nascere, acquisti la personalità giuridica solo dopo la separazione dal corpo della gestante. ma 9 mesi prima del parto la differenza c’è eccome. Quando smette, quando si forma il corpo e il cervello, è un processo rilevabile,si situa intorno alla 20esima settimana.

          2. Lena

            un minuto prima del parto, infatti, non sarebbe aborto,ma omicidio in utero, e la fattispecie potrebbe qualche rilevanza per i casi di malpractice sanitaria, perché nessuna “abortisce” un minuto prima del parto. ma 9 mesi prima del parto la differenza c’è eccome. Quando smette di essere un gruppo di cellule o comunque una forma di vita meramente biochimica, quando è ormai formato il corpo e il cervello proprio di un umano, è un processo rilevabile,si situa intorno alla 20esima settimana.

          3. Lena

            non vedo a che titolo tu poi stabilire al mio posto cosa sia peggio per me subire nella vita. quindi se ci fosse una legge che imponesse la sodomizzazione forzosa per tutti i maschi, tu non ti opporresti, perché tanto c’è di peggio nella vita che …

          4. Toni

            Tu non capisci che il problema non è l’embrione o il bambino, ma che incarni una tale componente di deterioramento umano che non riesci a vedere non solo un embrione ma neanche un essere umano di trent’anni. Le cose sono inscindibili. Perché non basta vedere la forma di un uomo per vederlo come tale (non ti confondere su questo punto… so che non lo capisci). Per questo dubito che trovi emozioni differenziate tra materia vivente ed inerte, tra meccanico e vivo. Hai dichiarato che non hai neanche interesse al sesso…. che è comunque una espressione vitale. Costruisci paragoni tra sodomizzazione forzata e gravidanza possibili sono in soggetto desensibilizzato. Un habitat di questo tipo solo una spiegazione: soffri di autismo.

          5. Lena

            se anche fosse, l’autismo funzionale non impedisce lo sviluppo del le facoltà cognitive superiori, anzi lo favorisce, quindi non toglierebbe nulla alla validità delle mie argomentazioni, e in ogni caso poiché sicuramente esistono donne autistiche per cui una gravidanza sarebbe una violenza, ancora una volta un paese civile e umano non può negare a queste persone il diritto di aborto.

          6. Toni

            @ Cara Lena
            Ho visto ….giusto …. è autismo. Mi dispiace. Non per infierire su una situazione umana tragica , ma devo puntualizzarti una cosa: non è come dici tu, purtroppo le “tue” …. “facoltà cognitive superiori” non bastano a connetterti con la realtà che ti appare fredda, distante e monocolore. Quindi le tue argomentazioni si sviluppano su un oggetto sfasato.

            PS : Parlo in questi termini con te di autismo solo perché mi accorgo che si tratta nel tuo caso di una patologia di basso grado che lascia aperta una ipotesi di connessione con processi schizofrenici e necrofili. Ammetto però che ciò non ti impedisce il cogliere il linguaggio logico. Se ti può essere d’aiuto la tua condizione, secondo studi accreditati ( di B. F. Smith W. Maser, A. Kubizek ) era condivisa da Hitler.
            Tale condizioni secondo te legittima ancor più il diritto all’aborto? Personalmente non credo, e come dire che tendenze al suicidio di uno sventurato legittimano il favorire socialmente il suicidio dello stesso.

          7. Lena

            ahhah abbiamo lo psichiatra online…hai fatto un corso accelerato al Cepu?

          8. Toni

            “ahhah” … è un sorriso o un ghigno? Comunque una nota positiva… che ne pensi?
            Comunque ti tranquillizzo, purtroppo non sono uno psichiatra…. ti avrei aiutato di più, solo che colgo benissimo quando ho d’avanti una persona disturbata. Ho tratto delle conclusioni che ogni persona di buon senso farebbe. Per te è difficile capire pure questo?

          9. Toni

            Cara Lena, ho scritto un post di risposta al tuo “se anche fosse ….”, che la moderazione ha bloccato. Immagino il perché: parlare di autismo come faccio io con te, può indurre a generare un disturbante equivoco a chi vive questo tragico problema. Preciso, per quanto possa valere, che io ho maturato la personale convinzione che esiste un autismo indotto da particolari e sfavorevoli condizioni sociali, quali quelle odierne. Quindi non si tratta necessariamente di un autismo come patologia neurologica e/o psichiatrica. Preciso inoltre che , per mia esperienza personale, chi pur vivendo una condizione autenticamente patologica non sviluppa, neanche lontanamente, una aggressività alla vita come la tua.

          10. giovanna

            Toni, tanto di cappello !
            Anche se devo ammettere che nel mio piccolo, avevo sospettato una problematica simile, senza arrivare a definirlo così precisamente come te, e glielo avevo anche detto, tra le righe, anche all’altra ena, la Filom-ena: entrambe accumunate da questa chiusura totale alla realtà, da questa aridità e mancanza di sentimento agghiaccianti.
            E devo anche dire che, avendo tratto questa conclusione, più e più volte, per entrambe ( si fa per dire, si mostrano sempre di più come un unicum ! ), e cioè che ci fosse un ché di patologico molto evidente , spesso ho rinunciato alla discussione.
            Non che tutti gli autistici, a basso o alto funzionamento, siano persone simili, che hanno idee mortifere simili, ma il tratto patologico , probabilmente rafforzato da esperienze di vita molto negative, è indubbio: ora anche confermato dalla iena nella versione più besti ale.
            Dopo questa rivelazione, la compassione è ancora più grande , come la speranza che incontrino qualcosa di bello nella loro ( nella sua ) vita.
            Anche un autistico, anche così aggressi vo nei confronti della vita, è fatto per la felicità, come tutti.

          11. Toni

            Grazie Giovanna,
            ma devo ammettere che combattere queste “creature oscure” è avvilente, e riescono, anche per come ti fanno reagire, a segnarti.
            Penso ad un tuo vecchio post dove avvertivi una sensazione simile ed un bisogno di distacco.

    5. Toni

      @ Lena
      Ero sicuro che aprivi le danze della discussione …. sono sicuro che ti luccicano gli occhi per l’emozione.

    6. LUCA

      Cara Lena, visto che apprezzi così tanto l’aborto(!) quando prendi il treno perchè non ci resti in Francia.

      Magari potresti incontrare la Deneuve e fondare un circolo italo-francese.

      Il titolo te posso suggerire io:Sangue e Libertè.

      A parte le battute, prima di scrivere stupidate prova ad informarti e VEDERE come materialmente
      viene fatto un aborto( magari verso la 20 settimana con le piccole gambine lughe già parecchi centimetri),

      Medici ex abortisti mi dicono ancora oggi scioccati del sangue caldo copioso che esce e del rumore delle ossicine aspirate.

      L’aborto è un delitto altro che diritto.

      Sò che se vorrai potrai capire ciò che ti dico

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