Dalla carta alla tela, per poi tornare alla carta, molti anni dopo. È un amore che nasce nella prima metà del Novecento quello di Carmen Herrera (Cuba, 1915) per i dipinti a matita e acrilico su carta di cui ne rivisita, nel corso degli anni, le diverse possibilità espressive. Cuore dell’intera opera è per l’artista cubana il disegno preparatorio, che consiste in disegni matematici su carta da lucido, che vengono combinati insieme in modo da formare linee, numeri e forme decise e rigorose, geometrie valorizzate da una sapiente e logica scelta dei colori.
Il risultato è una miscellanea di forme, strutture e relazioni spaziali che riportate su basi cartacee di grande formato danno vita a una visione d’insieme completa, dove la forma è definita dal colore, che la purifica, la rende chiara, lineare e completa. Dal titolo Carmen Herrera. Works on paper 2010 – 2012, la retrospettiva aperta dal prossimo 24 gennaio al 15 marzo 2013 presso la Lisson Gallery di Milano, racconterà al pubblico italiano le opere nate da una passione di questo genere.