Si sono giocati ieri sera i recuperi della 17ma giornata di seria A. A Firenze l’Inter riesce a vincere accorciando la distanza da Milan e Napoli e scavalcando la Lazio al terzo posto. Nel derby di Genova sono i rossoblu di Ballardini a conquistare i tre punti grazie a una prodezza di Rafinha.
Fiorentina – Inter: 1-2
I nerazzurri non esprimono un bel calcio e nel primo tempo soffrono parecchio. Il secondo tempo invece è più di marca interista, quanto basta per portarsi in vantaggio grazie a una incursione da destra di Eto’o (una mossa tattica voluta da Leonardo che ha spostato il camerunense a destra anziché a sinistra) che ha servito con un rasoterra la palla del gol a Pazzini (ex di turno, non esulta) che realizza il 100mo gol in carriera in 200 partite tra i professionisti. Migliore in campo Ranocchia (ieri era il suo compleanno, 23 anni) che sventa tanti pericoli nella sua area di rigore. Unica preoccupazione per i tifosi dell’Inter è l’uscita dal campo a metà del secondo tempo di Sneijder che si tocca l’inguine. Baresi nel post partita (è andato lui ai microfoni, Leonardo non aveva più voce) getta acqua sul fuoco dicendo che non è nulla di grave. Ne sapremo di più tra stasera e domani.
Sampdoria – Genoa: 0-1
Lo stadio è gremito dal tifo doriano, ma gli ultras rossoblu, raggruppati nella gradinata Nord, si sentono eccome. Una partita che vale molto più dei 3 punti in palio, vale una stagione intera, nata con sogni di gloria per entrambe le formazioni e tramutatasi, forse, nella peggiore degli ultimi anni. Il Genoa si rende subito pericoloso con il gigante Kucka. Nella Samp si vede solo Guberti, fermato due volte da un ottimo Eduardo (uno dei migliori portieri in Italia sulle palle basse, uno dei peggiori sulle prese alte). La traversa salva Curci in due occasioni sulle conclusioni bellissime di Palacio e capitan Rossi (lo Javier Zanetti italiano, ovunque lo metti fa la differenza). Poi nel secondo tempo dopo 10 minuti Rafinha si trasforma in Claudio Branco e fa esplodere un destro da 40 metri che si infila sotto la traversa, un missile imparabile. C’è tempo solo per poche altre occasioni, ma il Genoa controlla il risultato. Al triplice fischio, la Nord esplode in cori festosi all’indirizzo dei propri beniamini.