Caro direttore, ho letto le parole di Nichi Vendola a commento della Conferenza stampa di papa Francesco di ritorno dal Brasile: «Se posso dirlo, siamo tutti spiazzati dalle parole di papa Francesco che, in un sol colpo, ha fatto un’operazione strabiliante: ha separato omosessualità e pedofilia. E noi sappiamo che una parte del pensiero clericale e del pensiero reazionario giocava la propria partita sulla confusione tra questi due elementi, tra queste due categorie completamente diverse».
Mi sono tornate alla memoria le parole pronunciate dallo stesso Vendola, in un’intervista a Repubblica del 19 marzo 1985 (“Il gay della Fgci”): «Libertà comunista è dinamismo, è contaminazione, con le nostre coscienze e i nostri corpi, è buttarsi nella mischia. Io l’ho fatto, sono diventato coscientemente omosessuale, per poi recuperare l’eterosessualità, per poi trovar la sessualità, senza aggettivi. Vorrei che ci capissimo, non sto parlando di membri e di apparati genitali, altrimenti torniamo alla caserma. Io credo di capire, ma non so quanti siano in grado di farlo nel Pci… Berlinguer è uno che capisce: aperto, vivace. Anche Natta ci aiuta. Abbiamo avuto un dibattito con lui molto libero. Ripete sempre che bisogna andare fino in fondo, che bisogna parlare, confessarci di più – non dal prete con la cotta – togliersi di dosso tutti i residui di intolleranza… Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti – tema ancora più scabroso – e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione».
Vorrei dire questo al presidente della regione Puglia: Caro Nichi, forse ventotto anni fa -benché comunista e omosessuale (anzi, scusa, sessuale e basta “senza aggettivi”)- non ti eri ancora tolto di dosso tutti i residui di intolleranza e facevi ancora collegamenti dal sapore reazionario e clerico-fascista. Ma stai tranquillo, noi non ti giudichiamo (siamo cattolici), magari cominci a cercare Dio con buona volontà (come auspicava il papa in quella parte della risposta che nessuno vuole ascoltare); fossi in te però, farei sparire la tua vecchia intervista dal web: se passa la legge sull’omofobia, potrebbero avere di che accusarti.
Giovanni Riserbo