Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Spettacolo

Tutti scandalizzati con l’Academy (a scoppio ritardato)

Il nuovo regolamento per l'assegnazione del premio è una follia. Lo dicono tutti (ma prima non se ne erano accorti?)

Redazione
11/09/2020 - 2:00
Spettacolo
CondividiTwittaChattaInvia

Tutti d’accordo. Tutti d’accordo nel dire che le regole preparate dall’Academy per l’assegnazione dell’Oscar nel 2025 come miglior film sono una scemenza pazzesca (l’altro giorno il Post ha spiegato bene tutti i dettagli). E ieri tutti i giornali erano unanimi nel bollare il nuovo regolamento come un «canone ideologico» dettato dalla «polizia del karma».

Cosa vi si prevede? Repubblica lo ha descritto così:

«Nelle pellicole candidate come miglior film è indispensabile la presenza almeno di un attore a scelta tra queste categorie: “asiatico, ispanico, nero non americano, afro-americano, nativo-americano, abitante dell’Alaska, mediorientale, nord-africano, hawaiano e un rappresentante delle isole del Pacifico”. Non solo: nei ruoli secondari è indispensabile scritturare, oltre ad un appartenente a un qualunque tipo di minoranza, almeno uno a scelta tra un interprete Lgbtq+ o affetto da disabilità, e gli studios saranno tenuti ad assumere almeno il 30% del loro staff secondo questo stesso criterio, anche per quanto riguarda ad esempio gli uffici marketing. Negli anni che ci separano dal 2024 sarà inoltre necessario esibire, per il momento in maniera confidenziale, un documento che testimonia di aver rispettato gli inclusion standards».

Un eschimese nel Padrino

Su tutti i quotidiani, ed è raro che sia così, il giudizio è stato unanime: follia. «Solo per fare un esempio – ha scritto Antonio Monda su Repubblica (“Un po’ di Alaska nel Padrino”) -, secondo questi criteri un capolavoro come Il Padrino non sarebbe eleggibile e forse neanche possibile, e per citare la passata edizione degli Oscar, almeno due delle pellicole candidate come miglior film, The Irishman e 1917, non sarebbero state al loro volta eleggibili».

LEGGI ANCHE:

Un fotogramma di La seconda via, film di Alessandro Garilli sulla Ritirata di Russia

Quei sei nel deserto di neve della Russia, come mio padre

18 Marzo 2023

“Everything Everywhere All at Once” meritava 7 Oscar? No

14 Marzo 2023

Ma la lista dei capolavori che non supererebbero l’esame è lunga:

«Alcune delle pellicole che in questi anni hanno vinto l’Oscar come miglior film, nel 2024 potrebbero essere chiamate a restituire l’ambita statuetta: “II caso Spotlight”, “Il discorso del re”, “Non è un paese per vecchi”, “II gladiatore”, “A beautiful mind”, “American Beauty”, “Titanic”, “Braveheart”, “Il paziente inglese”, “II silenzio degli innocenti”, “Schindler’s List”… Questo per andare indietro solo agli anni Novanta. Non si salveranno certo “Ben Hur”, “Il cacciatore”, “Il Padrino”…» (Giulio Meotti, Il Foglio)

Quanta stupidità

È stato quindi corale il giudizio di tutti i critici e osservatori nel definire come anti-creativa e anti-liberale la scelta dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Anche un critico come Paolo Mereghetti, che di certo non può essere messo nella lista degli eterodossi rispetto a un certo politically correct, ha scritto sul Corriere:

«Che la stupidità non smette mai di far capolino tra i paladini di ogni tipo di ortodossia perché nonostante il bizantinismo delle regole (…) niente potrà garantire che i film saranno davvero degni di essere premiati. Né portatori di valori progressisti e inclusivi. Dopo la decisione del festival di Berlino di abolire le distinzioni per i premi d’interpretazione (come se darne uno per genere fosse in qualche modo offensivo), l’uscita dell’Academy per favorire una presunta “equity and inclusion” fa tornare alla memoria le discussioni sul sesso degli angeli, le stesse che serviranno per decretare quale community avrà diritto al titolo di sottorappresentata».

Il politicamente corretto ha già vinto

Sulla vicenda esistono almeno tre osservazioni da fare.

La prima è che, al di là degli annunci di voler aumentare l'”inclusività”, il regolamento prevede che per correre alla più ambita tra le statuette degli Oscar devono essere soddisfatte almeno due richieste su quattro. Dunque basterà inserire un po’ di stagisti nella troupe, et voilà, “equity and inclusion” saranno soddisfatte. Che ipocrisia.

La seconda è che, già adesso, basta guardare un qualsiasi film hollywoodiano o serie tv, si sta molto attenti a rispettare quelle “regole” ora formalizzate dall’Academy: l’omosessuale, il nero, la donna indipendente, l’ispanico, il pellerossa, l’orientale… e così via. Per fare un esempio: Avete visto The Old Guard? Protagonista: donna bianca forte e indipendente. Co-protagonisti positivi: donna nera, uomo bianco omosessuale, uomo musulmano omosessuale, uomo bianco (che tradirà come un Giuda). I cattivi? Uomo nero che diventerà buono e uomo bianco che rimarrà cattivo fino alla fine.

La terza è che il politicamente corretto ha già vinto da un pezzo. I grandi film sponsorizzati prodotti da Hollywood è da anni che “rispondono” alla sensibilità della presunta inclusione E tutte quelle firme dei grandi giornali che ora si scandalizzano perché “così si uccide la creatività” sono le stesse che in questi anni hanno applaudito e sostenuto pellicole che di quella mentalità erano megafono.

Foto Ansa

Tags: CinemafilmhollywoodoscarPoliticamente Corretto
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Un fotogramma di La seconda via, film di Alessandro Garilli sulla Ritirata di Russia

Quei sei nel deserto di neve della Russia, come mio padre

18 Marzo 2023

“Everything Everywhere All at Once” meritava 7 Oscar? No

14 Marzo 2023
trans

Il libro di Meotti mette in crisi pure noi diavoli

4 Marzo 2023
Stanford libertà di parola

Libertà di parola sempre più in pericolo nelle università americane

27 Febbraio 2023
Roald Dahl

Roald Dahl ci ha messi finalmente (quasi) tutti d’accordo

22 Febbraio 2023
Manifestazione delle organizzazioni per i diritti dei trans davanti al New York Times

New York Times sotto assedio: ha osato fare informazione sui “bambini trans”

21 Febbraio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist