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Saranno anche tutti giovani e belli gli eroi, ma il leader della compagnia privata militare Wagner, Yevgeny Prigozhin, su cui qualcuno in Occidente ha frettolosamente mal riposto le sue speranze, oltre a non avere l'aspetto romantico del rivoluzionario ha anche sbagliato tutte le mosse. La sua lotta per il potere e per la sopravvivenza dei propri affari, culminata nella «marcia su Mosca» che niente aveva a che vedere con la democratizzazione della Russia, era soltanto frutto della disperazione. E anche se, alla fine, sembra essere riuscito a salvare la pelle, il rapporto privilegiato con Vladimir Putin sul quale ha costruito una carriera sembra definitivamente compromesso.
Il 2022 stellare di Prigozhin
Nel corso degli anni, lo "chef di Putin", così viene soprannominato il re dei mercenari, ha fatto fortuna riuscendo ad assicurarsi ricchissimi contratti per fornire i pasti al sistema scolastico moscovita e alle basi militari dell'esercito russo, spiega in un'analisi il New Y...
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