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Meno male che con la legge bavaglio sarebbe stata «cancellata la realtà», come scrisse l’Espresso a proposito del decreto 188 con cui la ministra Cartabia provò a mettere un freno allo sputtanamento a mezzo stampa degli indagati. Quale realtà? A noi pare di vivere immersi in una fiction di serie B. Nell’ultimo mese abbiamo assistito al solito show mediatico-manettaro che, questa volta, ha colpito il governatore ligure Giovanni Toti e il generale Mario Mori. Due storie molto diverse, accomunate dal medesimo destino: in attesa del processo, la rovina.
Per Mori abbiamo finito di stupirci, ci pare un lampante caso di accanimento giudiziario. Fu lui ad arrestare il boss mafioso Totò Riina e forse è proprio per questo, come disse in un convegno organizzato da Tempi nel 2012, «che vogliono farmela pagare». Siamo ormai al quarto processo con il quale si vuole infangare la vita e la carriera dell’ex comandante del Ros ed ex direttore del Sisde.
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