«Troppi ciclisti bianchi, il Tour de France è razzista»
Il giornale progressista Libération critica la Grand Boucle perché «non rappresenta la diversità della società francese». A quando la richiesta di quote?
Il giornale progressista Libération critica la Grand Boucle perché «non rappresenta la diversità della società francese». A quando la richiesta di quote?
A colloquio con l'ex ciclista, oggi commentatore Rai. La bici è «libertà», che insegna a riscoprire «le cose semplici e i valori veri della vita». Ma anche «chi siamo e da dove veniamo»
Ventuno tornanti, 1100 metri di dislivello e centinaia di migliaia di tifosi lungo la strada. Qui dove hanno vinto solo i grandi, oggi la Grand Boucle del centenario salirà due volte.
Tony Lo Schiavo, vicedirettore di Bicisport, mensile per appassionati delle due ruote, a tutto campo sul ciclismo, il doping di massa e i responsabili. Che non sono solo i ciclisti, ma anche medici, organizzatori e team manager
Intervista a Francesco Moser, leggenda del ciclismo italiano, dalla sua casa di Palù di Giovo: «I controlli su Armstrong andavano fatti quando correva e non adesso, che non servono più a niente».
Adesso è chiaro e definitivo: Lance Armstrong era dopato quando, tra il 1999 e il 2005, ha vinto sette Tour de France. Sia cancellato dagli annali del ciclismo e restituisca tutte le maglie gialle indegnamente indossate. Giustizia è fatta. Si fa per dire, perché la vita non si riavvolge come ...
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