Si è aperto oggi ufficialmente l’anno italiano delle proteste studentesche. Con il solito bestiario di slogan, muri imbrattati e violenze, cavalcati dal tranquillo Paese per vecchi. Che ridere. E che pena per questi ragazzini bestioni e già un po’ nonni, fermi alle pippe sessantottine del secolo scorso
studenti
Nel 2011, complice la crisi economica, nei campi a vendemmiare o a raccogliere mandorle, pesche e pomodori non c'era il solito 99% di stranieri. Duecentomila giovani dai 16 ai 25 anni si sono mossi per pagarsi le vacanze o l'affitto. «Dopo anni si registra un ritorno al lavoro nei campi, si tratta di un’inversione di marcia che non si può ignorare». Le storie