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Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, risponde alle domande di Tempi. «Il programma del governo Monti è un totus oeconomicus. Non può e non deve contenere riforme istituzionali che sono compito della politica. Siamo contrari a una patrimoniale pesante, un aggiustamento del sistema pensionistico invece è una cosa accettabile»

Monti è un’invenzione astuta e geniale (e solo lievemente pilatesca) per fare quella Grosse Koalition di cui l’Italia ha disperato bisogno e che l’Italia oggi si può permettere solo per le vie indirette. Quindi, buon lavoro. Poi, però, si torni a dare la parola agli elettori. Per ricostruire l’Italia e rifare l’Europa ci vuole un governo e capi politici che abbiano un popolo dietro le loro spalle.

Mario Monti, sciolta la riserve, ha assunto il ruolo di presidente del Consiglio e ha varato il nuovo governo, leggendo la lista dei ministri. Monti: «La non presenza di politici agevolerà un solido radicamento del governo nel Parlamento». Applausi da Pd e Terzo Polo. Più cauto il Pdl. Scontenti Sel e Lega

La notte ha portato consiglio a Mario Monti, che stamattina alle 11 salirà al Colle per sciogliere la riserva e leggere la lista dei ministri. Nel pomeriggio, invece, ci sarà il giuramento del nuovo governo. Monti ha detto sulle consultazioni di ieri: «Colpito dalla alla disponibilità delle forze sociali ad accettare anche misure non del tutto gradite»

Il direttore del Tempo Mario Sechi frena la voglia di tecnici che sembra mettere tutti d'accordo: «Un governo privo di un ponte con i gruppi parlamentari, tecnicamente è uno zombie. Se è composto solo da tecnici avrà vita breve. Come farà ad approvare quelle riforme, che compongono una ricetta che è esattamente l’opposto di quella predicata dal Pd?»
