Notizia shock: nel Regno Unito il sesso è un fatto biologico, le donne non vogliono condividere ricoveri e degenze con gli uomini e il popolo vuole toilette separate per maschi e per femmine, mica gender neutral
Il rapporto della pediatra inglese Hilary Cass mette fine all'uso di bloccanti e ormoni sui minori con disforia di genere. «Migliaia di vite alterate senza prove». Jennifer Lahl nel suo "Trans Mission" aveva già documentato tutto
Nel mondo avanzato sempre più centri di ricerca, luminari della materia, perfino interi sistemi sanitari dichiarano fallito l’agghiacciante esperimento di massa delle transizioni di genere sui minori. E l'Inghilterra li vieta. In Italia invece siamo ancora al culto della triptorelina
Corpi senza peli o capezzoli, pseudofalli e vagine. E dolore, atrofia, cancro. Nei file trapelati dalla World Professional Association for Trangender Health la prova regina che non c'è scienza o etica nelle cure gender affirming: i medici brancolano dietro ai desideri di "clienti immaturi"
Un documento nato dal confronto tra insegnanti, medici, dirigenti e avvocati inquadra le controversie sui fronti giuridico, psicologico, medico ed educativo della procedura amministrativa che permette di registrarsi con il sesso percepito in classe
Il New York Times demolisce la narrazione sulle cure di genere ai minori. Detransitioners, pionieri dei bloccanti e terapeuti usciti dal silenzio smentiscono il modello affirming presentato come scienza consolidata: è pericoloso. «Basta guerre culturali sui pazienti»
Common Sense pubblica la testimonianza di Sue Evans, che già nel 2005 aveva denunciato gli abusi della sua équipe alla Tavistock: «I piccoli più vulnerabili venivano avviati ai trattamenti ormonali subito e sotto la pressione degli attivisti»
Appello internazionale per una informazione basata sui dati riguardo ai problemi legati a identità di genere e sesso tra i minori. «Danni gravi da “transizioni” troppo frettolose»
Dopo avere ignorato gli allarmi dei luminari della medicina di genere anche il Nyt inizia a considerare i rischi dell'approccio "affirming" sui minori: «Non possono assolutamente essere trattati come gli adulti», denunciano tanti professionisti