La lettera di Bergoglio a Repubblica rovina i piani di Berlicche: se l’assoluto si fa i fatti suoi, gli uomini possono farsi i loro. La novità del cristianesimo non è lo spirito, l’eterno. È la carne, la storia
Ha mai incontrato un ragazzo abbandonato che vuole sapere chi siano i suoi genitori? Il parente di una persona uccisa che vuole dare un nome all’assassino? Un amico che gli abbia una volta chiesto: ma tu chi sei?