Stasera in tv I tre moschettieri, piuttosto gioco a burraco col morto

Di Paola D'Antuono
09 Giugno 2013
L'ennesimo adattamento del capolavoro di Alexandre Dumas non è altro che un lungo elenco di citazioni (per non dire scopiazzamenti). Ci sono modi più divertenti per passare la domenica

Su Sky Cinema Max alle 21.00 è in programmazione il film di Paul W.S. Anderson, I tre moschettieri. L’ennesima riduzione del celebre romanzo di Alexandre Dumas (padre). Che, se potesse, ne direbbe di tutti i colori al regista che le tenta tutte per postmodernizzare la storia dello scrittore francese, finendo per combinare un vero pasticcio.

CITAZIONISMO. Athos, Porthos e Aramis incontrano e si scontrano con D’Artagnan. Dapprima nemici, si uniscono quasi subito per lanciarsi in una missione che li condurrà dalla Francia all’Inghilterra alla ricerca di una collana. Per raccontare la storia che tutti conosciamo lo psichedelico regista si lancia nel citazionismo più sfrenato, sperando così di attirare al botteghino gli amanti dei film dell’australiano Baz Luhrmann o o dell’inglese Guy Ritchie. Ma il risultato, in questo caso, è disturbante e sopratutto superficiale. Eppure Anderson aveva a disposizione una bella scenografia e un cast niente male. Ma non riesce a costruire niente di memorabile.

VIDEOGIOCO. L’impressione è di guardare un film omaggio, con continui richiami a Matrix, I Pirati dei Carabi, Scherlock Holmes e affini. Immancabile l’autocitazione nella persona di Milla Jovovich, la modella compagna del regista e protagonista della saga di Resident Evil che veste i panni della doppiogiochista Milady rendendola nulla di più di un’attraente eroina dei videogiochi. Perché perdere tempo a interrogarsi sui modi che esistono al mondo per rovinare un capolavoro? Meglio sintonizzare su Rai Tre, dove va in onda alle 21.05 un capolavoro complesso ma imperdibile, The Tree of Life, di Terrence Malick.

@paoladant

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