Sindaco di Napoli: caos e spaccature all’interno dei partiti per le nomine

Di Emanuele Boffi
10 Marzo 2011
I candidati a successore di Rosa Russo Jervolino sulla poltrona di sindaco di Napoli sono: il prefetto Mario Morcone per il Pd, Luigi De Magistris, Raimondo Pasquino per l'Udc, Gianni Lettieri per il Pdl e Clemente Mastella. Ma non mancano i detrattori di ciascun candidato anche all'interno degli stessi partiti di riferimento

Situazione ingarbugliata per la corsa alla poltrona di sindaco a Napoli. Dopo la fallimentare gestione di Rosa Russo Jervolino, si va al voto con i partiti spaccati in candidature assai contestate anche al proprio interno.

Pd. E’ il caso più aggrovigliato. Riassumendo: il partito organizza le primarie che sanciscono la vittoria di Andrea Cozzolino, candidato dell’area bassolinana, su cui – un minuto dopo la vittoria – piombano accuse di brogli, di “avere fatto votare anche i cinesi”, di soldi offerti in cambio di voti. Psicodramma a livello locale e nazionale, cui dà una mano anche Roberto Saviano che indica nel giudice anti-camorra Raffaele Cantone il candidato giusto per risollevare il capoluogo partenopeo.
Mentre il Pd decide sul da farsi, Luigi de Magistris (Idv) si inserisce nella disputa e si autocandida chiedendo sia al Pd sia a Sel di Nichi Vendola di appoggiarlo.

Il Pd di De Magistris non vuole neppure sentirne parlare e così annuncia che il suo uomo per la poltrona di sindaco sarà il prefetto Mario Morcone. Problemi: Morcone non è mai stato “troppo” dentro la storia del Pd locale e a molti non piace. Secondo: ha collaborato con Ciriaco De Mita, ha dunque il profilo più di un uomo di centro che non di sinistra. Terzo: De Magistris ha ormai iniziato da tempo la campagna elettorale, si presenta come il “nuovo” e ha già incassato il sostegno di Rifondazione (Sel e Verdi dovrebbero rimanere con Morcone). De Magistris ha gioco facile nel presentare Morcone come un uomo del vecchio sistema “bassoliniano” e se stesso come l’unico che può veramente scardinare tale fortilizio. Ad aggiungere carne al fuoco ci pensa lo stesso Cantone, il favorito di Saviano, che, dopo aver rinunciato a correre per il Pd, chi dice di appoggiare? Esatto, De Magistris.

Udc. Ha indicato come proprio candidato Raimondo Pasquino, rettore dell’Università di Salerno. Su chi convoglierà dopo il probabile ballottaggio? A Napoli si dà quasi per certo lo spostamento verso il candidato di centrosinistra.

Pdl. Oggi è stato ufficializzata la candidatura di Gianni Lettieri, ex numero uno degli industriali, tenacemente sostenuto da Antonio Martusciello, ex candidato sindaco di Napoli nel 2001 per Forza Italia (sconfitto dalla Jervolino) e oggi  commissario dell’Agcom. Ma questa mattina è uscita sul Corriere del Mezzogiorno un’intervista a Antonio D’Amato, ex leader di Confindustria, che contro Lettieri è andato giù pesante: «Lettieri sindaco? Napoli non merita anche questo». Secondo D’Amato non è «né capace né idoneo a concorrere alla sindacatura di Napoli».

Mastella. L’ex ministro della Giustizia ha detto che è sua intenzione correre per la poltrona di sindaco. A lui va il merito della battuta più bella di questo strapaesano inizio di campagna elettorale: «Quasi quasi la mia lista la chiamo Why not, come l’inchiesta con la quale De Magistris mi ha rovinato al vita».

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