Bergamo, centri sociali contro Sentinelle
Ancora disordini a Bergamo per la
veglia delle Sentinelle in piedi. Questa volta – a differenza di
quanto accaduto tempo fa – a interrompere e a disturbare pesantemente la manifestazione silenziosa e pacifica delle Sentinelle contro il
ddl Scalfarotto sono stati i centri sociali. È accaduto sabato pomeriggio, quando, intorno alle 16.30 del pomeriggio, un gruppo di antagonisti hanno circondato le Sentinelle in piedi, iniziando a insultarle e gridando loro «fascisti» e «omofobi». Le sentinelle – circa 130 – erano schierate ordinatamente sul “Sentierone”, una zona non distante dalla chiesa di San Bartolomeo. «Oltre agli insulti – racconta una Sentinella a tempi.it – i ragazzi dei centri sociali (circa una sessantina) hanno cercato di aggredirci, lanciando dei fumogeni. Si sono arrestati, ma appena per qualche istante, solo davanti alla presenza di alcuni bambini che, con i genitori, erano al centro del nostro schieramento». Soprattutto, i giovani dei centri sociali sono stati respinti dall’intervento della polizia e degli uomini della Digos, che hanno impedito loro ogni contatto con le Sentinelle.
Centri sociali aggrediscono Sentinelle in piedi
GLI SCONTRI E LA DENUNCIA. Dopo circa mezz’ora, sono stati proprio gli uomini delle forze dell’ordine a consigliare alle Sentinelle di ritirarsi onde evitare che la situazione degenerasse. A quel punto, le Sentinelle, loro malgrado, hanno lasciato il luogo, mentre gli antagonisti, nel tentativo di aggredirle, si sono scontrati con le forze dell’ordine. È scoppiato qualche tafferuglio, con alcune cariche della polizia e ad andarci di mezzo è stato un incolpevole signore di 70 anni, il cui banchetto per la raccolta fondi per un ospedale in Uganda è stato rovesciato e rovinato. Alcuni degli antagonisti sono stati identificati: per loro è inevitabile una denuncia per manifestazione non autorizzata, lancio di fumogeni e resistenza a pubblico ufficiale.