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Le masse povere musulmane del Terzo mondo sembrerebbero il terreno ideale per la semina di odio dell’estremismo islamico, ma in realtà la penetrazione è meno facile di quanto si pensa. L’esempio del Bangladesh: 130 milioni di musulmani che frequentano senza problemi le opere sociali cristiane. E diventano anti-occidentali solo davanti alla tivù. Conversazione con padre Piero Gheddo
di Rodolfo Casadei

Non è la rapina che ha fatto ricco l'Occidente e povero il Sud del mondo, ma l’impeto avventuroso e razionale del Vangelo. Per aiutare il Terzo mondo van bene le campagne per la cancellazione del debito e gli aiuti internazionali, ma non serviranno granché se non si punta - come in Corea- sull'educazione e il cambiamento delle mentalità. Il contributo più grande che può dare l'Occidente è la condivisione del bisogno per amore di Cristo. Mentre troppo spesso negli ambienti ecclesiali si fa un cristianesimo complessato dal retaggio exneopostcomunista e molto ideologicamente chiacchierone sui poveri. Un noto giornalista e missionario del Pime non esita ad accarezzare contro pelo il mondo delle missioni, dell’ecumenismo e del volontariato cristiano
Conversazione di Rodolfo Casadei con Piero Gheddo

Tutto come previsto: Gore vs. Bush. Ma c’è uno spettro che si aggira per l’America: la “moderazione ideologica”. Si è materializzato nella bolla d’aria mediatica del fenomeno McCain e somiglia tanto al moralismo della sinistra veltroniana italiana. Come acchiappare un fantasma che minaccia la libertà? Quasi un decalogo di politica liberal, cioé cattolica

Tutto come previsto: Gore vs. Bush. Ma c’è uno spettro che si aggira per l’America: la “moderazione ideologica”. Si è materializzato nella bolla d’aria mediatica del fenomeno McCain e somiglia tanto al moralismo della sinistra veltroniana italiana. Come acchiappare un fantasma che minaccia la libertà? Quasi un decalogo di politica liberal, cioé cattolica

Comunicazione post Sanremo e postVeltroni l’Africano: chi annullerà il debito contratto in Italia, non nel Terzo mondo, da uno Stato nemico della sussidiarietà, ma fraterno compagno di una burocrazia sempre più inefficiente e arrogante? La dura lotta di padri e madri di ragazzi disabili per tirar sù e aprire un varco nel mondo ai propri figli. La parola a un gruppo di genitori con bambini handicappati

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