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Siamo a Pavia. Una folla di centocinquanta figure scolpite nei marmi di Carrara e di Candoglia attende i pellegrini nella basilica di San Pietro in Ciel d’oro. Tanti sono i protagonisti dell’arca in stile gotico che conserva le spoglie terrene di sant’Agostino da Ippona, padre della Chiesa, vissuto tra il 354 e il 430 d.C. Un intreccio di episodi agiografici, di profeti ed evangelisti attorniano la figura del filosofo scolpita nel cuore della struttura. Le reliquie sono collocate al basamento, conservate in una cassetta argentea dell’VIII secolo di fattura longobarda e custodite nella città di Pavia da 1300 anni.
Da pochi giorni, di fronte all’arca risplende un cero, a memoria dell’elezione che ha scaraventato al centro della storia un ordine poco conosciuto, 2.700 anime sparse in 47 paesi diversi, nato a Roma agli inizi del XIII secolo dall’unione di varie espressioni di vita eremitica che seguivano la Regola di sant’Agostino.
La chiesa è avvolta da un’atmosfera di preghiera quando ci...
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