San Francisco al voto martedì per vietare il nudismo. «È una caricatura della nostra città»

Di Daniele Ciacci
19 Novembre 2012
La città "freedom body" di San Francisco fa un passo indietro e chiede di abolire il nudismo nei luoghi pubblici. «Si è passata la linea».

San Francisco è il paradiso dei nudisti. E non soltanto per le lunghe spiagge assolate, dove è possibile incontrare intere famiglie disposte su stuoie a prendere il sole senza un panno addosso. Nelle strade, nelle piazze, e in generale nei luoghi di pubblico passaggio, si può girare in bicicletta, mangiare un hot dog, portare a spasso il cane senza alcun vestito addosso. Eppure, non proprio tutta la popolazione è d’accordo con questa prassi, perciò martedì si andrà nuovamente a votare per ristabilire la norma antica: si può essere nudi dell’intimità della propria abitazione. Fuori, nei luoghi pubblici, ci si vesta, di grazia.

CARICATURA. Dopo aver notato che nel distretto Castro, famoso per l’affluenza di omosessuali, i cittadini si dilettavano in pratiche ben lontane dal pudore, il supervisore Scott Wiener ha proposto di rendere illegale il nudismo. «Si è passata la linea – ha  detto Wiener –. Non penso che avere ragazzi che si svestono e camminano per la città sette giorni su sette sia veramente ciò che San Francisco vuole. Penso che sia una caricatura della nostra città». Per questo, si è progettata una legge nuova: dall’età di cinque anni, si vieta di esporre i genitali, la zona anale e la zona perineale in tutte le strade, i sentieri, le piazze e in qualunque luogo usato per il pubblico passaggio.

ESIBIZIONISMO. Una prima sanzione ammonterà a un massimo di 100 dollari. La reticenza aggraverà enormemente il peso della condanna. Già dalla terza violazione, la multa aumenterà a 500 dollari, ed è prevista pure una pena di un anno di prigione per reati particolarmente gravi. Chiaramente, la legge sarà temporaneamente abrogata per alcune parate e per annuali festività come il Gay Pride e la fiera di Folsom Street, che celebra il sadomasochismo ed altre pratiche sessuali. L’opinione pubblica è combattuta: «È ingiusto che, a causa di pochi, siano in molti a rimetterci – commenta un cittadino –. La gente non riesce a separare la differenza tra nudismo ed esibizionismo».

@danieleciacci

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