
Rihanna licenziata da Nivea. Non sono mica tutti come Beckham
«Grazie per il lavoro svolto, ma i suoi servizi non ci sono più utili». Anche le star possono ricevere lettere di licenziamento qualche volta, quando non sono più all’altezza di svolgere il duro compito di testimonial. Voi direte, che ci vuole a mettersi in posa e sorridere facendo finta che il prodotto che si sta pubblicizzando è il migliore del mondo? Questo è facile, è vero, essere sempre e comunque in linea con la politica aziendale un po’ meno, nessun lavoratore al mondo lo è al 100 per cento.
NIVEA. E non lo è stata neanche Rihanna nei confronti della Nivea, l’azienda cosmetica più famosa e diffusa al mondo, una marca che non manca in nessuna casa. «È troppo sexy e provocante per il pubblico familiare a cui ci rivolgiamo, non si può più associare l’immagine che Rihanna propone di sé a Nivea» ha detto il ceo dell’azienda Stefan Heidrenreich. Effettivamente l’estate 2012 di Rihanna è stata particolarmente intensa, a bordo del suo yacht, impegnata a scorrazzare per il Meditteraneo facendo tappa nei club più famosi. Il numero di alcol e droghe utilizzate non è stato tenuto segreto, visto che la popstar immortalava ogni follia estiva sul suo profilo twitter. E così il suo ingaggio si è volatilizzato.
KATE MOSS. Per colpa della droga, Kate Moss aveva perso il contratto con Burberry e Chanel, dopo che il Sun aveva pubblicato foto privatissime in cui tagliava cocaina. L’opinione pubblica pensava che la supertop model avesse appena detto addio a tutta la carriera, quand’ecco che, qualche mese dopo lo scoop, le case di moda la rivogliono indietro, e la reingaggiano con contratti ancora più alti. Risultato, la notizia è finita nel dimenticatoio e Kate è ancora tra le più pagate al mondo.
BELEN. Stessa cosa è successa a Belen Rodriguez. Dopo la storia del sex tape diffuso in rete la showgirl sembrava spacciata dal punto di vista televisivo. Invece ecco pronto per lei Sanremo, Italia’s got talent e Amici. Anche gli spot di Fastweb con protagonista Valentino Rossi non si sono visti per un po’ in televisione quando era scoppiato il caso dell’evasione fiscale, poi chiarito. Persino Sabrina Ferilli, che aveva fatto causa a Poltrone e sofà per avere utilizzato oltre misura la sua immagine, dopo un periodo di supplenza di Teo Teocoli, è tornata a sponsorizzare divani. Perché non sono tutti testimonial impeccabili come David Beckham.
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