“Riforma” Albertini: Primavera a 19 anni e rappresentativa giovanile in serie B

Di Daniele Guarneri
17 Maggio 2011
Il grande centrocampista rossonero Demetrio Albertini, ora vicepresidente della Figc, porta avanti una riforma per riportare in auge in Europa il calcio italiano e creare spazio per i giovani: «Da settembre abbasseremo l'età della Primavera da 21 a 19 anni. Andiamo avanti con il progetto della rappresentativa giovanile di serie B»

Per rendere più competitiva la nazionale Under 21 bisogna accelerare il processo di maturazione dei giovani calciatori e accrescere la loro esperienza. In che modo? Demetrio Albertini, vicepresidente della Figc, propone per prima cosa di abbassare i limiti di età nel campionato Primavera: «Dal prossimo anno abbasseremo l’età della Primavera da 21 a 19 anni». Sempre nell’ottica di potenziare e rilanciare i vivai delle squadre italiane, Club Italia ha portato avanti uno stretto confronto con le maggiori Federazioni di calcio estere.

La “riforma” Albertini prevede anche la creazione di una rappresentativa Under 21 da far giocare nel campionato di serie B: «Continueremo a portare avanti il progetto della rappresentativa giovanile di serie B. In questo modo potremo avere 30 giocatori da convocare per la nazionale Under 21». Un’idea interessante, ma ancora lontana dai modelli esteri, come quello spagnolo dove la squadra B di una società di calcio gioca nella serie B nazionale e fa crescere i giocatori del proprio vivaio per lanciarli, il prima possible, nell’orbita della prima squadra. Apprezzabile il tentativo dell’ex metronomo rossonero, ma per ridare linfa alla nostra nazionale c’è ancora molto lavoro da fare.

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