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Su Strisciarossa Rinaldo Gianola scrive: «È andata male. Niente storie e giustificazioni: i referendum sul lavoro e sulla cittadinanza sono falliti. Non è stato raggiunto il quorum per nessuno dei cinque referendum. Gli elettori sono stati circa il 30,6% del totale, troppo pochi davvero. Non basta, c’è qualche indicazione in più che emerge subito dai seggi. Lo spoglio dei voti, seppur inutile ai fini dell’esito, ha dato indicazioni ulteriori. Su circa 15 milioni di votanti, oltre 13 milioni hanno approvato le proposte referendarie. Ma bisogna distinguere. Se i "sì" ai quesiti sul lavoro sono stati nettamente superiori ai "no" (in generale oltre l’85%), il referendum sul taglio da dieci a cinque anni dei tempi di residenza legale per diventare cittadini italiani è stato deludente, perché condiviso solo dal 65% dei votanti. Un risultato che interroga su come è cambiato questo paese, su quali timori, paure, minacce pervadono la testa e il pensiero dei cittadini».
Il nucleo di giornalisti ...
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