Contenuto riservato agli abbonati

La preghiera del mattino

Referendum, la sinistra dovrebbe ammettere la sconfitta

Di Lodovico Festa
10 Giugno 2025
I numeri che decretano la disfatta per Pd e Cgil, l'importanza di saper perdere, alle prossime elezioni in palio c'è il Quirinale. Rassegna ragionata dal web
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo la sconfitta ai referendum
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo la sconfitta ai referendum (foto Ansa)

Su Strisciarossa Rinaldo Gianola scrive: «È andata male. Niente storie e giustificazioni: i referendum sul lavoro e sulla cittadinanza sono falliti. Non è stato raggiunto il quorum per nessuno dei cinque referendum. Gli elettori sono stati circa il 30,6% del totale, troppo pochi davvero. Non basta, c’è qualche indicazione in più che emerge subito dai seggi. Lo spoglio dei voti, seppur inutile ai fini dell’esito, ha dato indicazioni ulteriori. Su circa 15 milioni di votanti, oltre 13 milioni hanno approvato le proposte referendarie. Ma bisogna distinguere. Se i "sì" ai quesiti sul lavoro sono stati nettamente superiori ai "no" (in generale oltre l’85%), il referendum sul taglio da dieci a cinque anni dei tempi di residenza legale per diventare cittadini italiani è stato deludente, perché condiviso solo dal 65% dei votanti. Un risultato che interroga su come è cambiato questo paese, su quali timori, paure, minacce pervadono la testa e il pensiero dei cittadini».
Il nucleo di giornalisti ...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati